4 Spine Tramonti rosso 2005 Costa d’Amalfi riserva doc


TENUTA SAN FRANCESCO

Uva: aglianico, tintore, piedirosso
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio  e legno

Monte di Grazia dell’omonima azienda, Borgo di Gete di Reale, A’ Scippata di Apicella, Ravello rosso Riserva di Marisa Cuomo. Adesso il 4 Spine da vigneti secolari. Sono questi i rossi di nuova generazione della Costiera Amalfitana che interpretano il Tintore in modo concentrato con parametri ad alta quota spiazzando in effetti quanti sono abituati ai rossi più morbidi e beverini di questa zona. Credo che l’idea commerciale sia quella di rispondere ai piani superiori dello stile di bere vino degli ospiti stranieri dei grandi alberghi, una alternativa locale insomma ai rossi importanti di altri territori specializzati della Campania e dell’Italia. La sfida non è certo facile perché il rischio che si corre in questi casi è sempre quello di fare bottiglie caricaturali e non profonde in cui il legno prevalga oltremisura piallando così la forte connotazione territoriale dei vini della Costiera, molti dei quali, lo ricordiamo, sono prodotti con uve a piedefranco e naturalmente vocate alla diversità e alla mineralità del terreno. Parliamo inoltre di quantità minime, dunque c’è difficoltà a costruire un archivio che consenta poi di studiare l’evoluzione nel tempo di questi rossi, creare cioé delle verticali da cui nasce la leggenda e l’appeal capace di spingere il dito verso una bottiglia anziché su un’altra, mentre per altre zone, soprattutto per il Taurasi e l’Aglianico del Vulture, pur tra mille ingenuità e difficoltà ormai è possibile ricavare la memoria di comportamento a seconda delle annate seguendo i diversi percorsi. Diciamo dunque che personalmente sospendo il giudizio finale su questo piccolo fenomeno in attesa di vedere i risultati da qui a cinque, dieci anni, continuando ad immaginare la produzione complessiva della Costiera soprattutto come sede di bianchi eleganti, spesso di montanari, comunque profumati e giustamente acidi oltre che di rosati davvero molto buoni. Anche le degustazioni coperte di Vini Buoni d’Italia, del resto, al momento ci danno per il terzo anno consecutivo indicazioni in questa direzione, con i bianchi di queste aziende sempre in finale o sulla soglia. Fermo restando che ognuno è padrone a casa sua e che ogni scelta di chi lavora in viticoltura va profondamente rispettata. Al di là delle valutazioni “politiche”, siamo comunque in presenza di prodotti interessanti, figli tra l’altro di una giovane generazione di enologi abituati a lavorare la materia rossa concentrata in altre zone della Campania: dunque le bottiglie sono sempre dotate della giusta piacevolezza: come il 4 Spine, appunto, primo prodotto di questo genere della Tenuta San Francesco già conosciuta per i due suoi deliziosi bianchi, il base e il PerEva, uno dei miei preferiti in assoluto in Campania. Il primo impatto vede fortemente prevalere un legno ancora da digerire, ma poi dopo pochi minuti, starei per dire secondi, riprende per fortuna sopravvento una frutta rossa ben matura e giustamente evoluta a cui subentrano note balsamiche fresche molto piacevoli. In bocca, come sempre accade per i rossi importanti campani nei primi anni di vita, esprime subito il meglio di se grazie ad un piglio selvaggio non domato che si manifesta con una acidità robusta e appagante che tiene insieme la trama della beva, una beva resa piacevole evidentemente dalla diluizione del piedirosso che smentisce le previsioni visive e olfattive portando a termine il bicchiere, la bottiglia, con molta naturalezza e piacere nonostante l’alcol sia oltre 13,5 gradi. La chiusura è lunga, il vino lascia il ricordo della struttura e, soprattutto, di buona mineralità con il ritorno anche della frutta. Un bicchiere da abbinamento, lo diciamo subito, proprio grazie alla sua acidità, ma anche da poter bere in assoluto secondo lo stile della clientela anglosassone.

Sede a Tramonti, via Solficiano, 18. Tel e fax 089.876748. Enologo: Carmine Valentino. Ettari: 7 di proprietà e 3 in conduzione. Bottiglie prodotte: 30.000. Vitigni: tintore, piedirosso, falanghina, biancolella, ginestra, pepella.