‘A Pasta: mentre l’Italia giocava al Bikini segnavano Mauro Uliassi, Alfonso Caputo, Alessandro Negrini, Tonino Mellino e Alfonso Iaccarino


Alfonso Caputo chef della Taverna del Capitano di Marina del Cantone e Alfonso Iaccarino del Don Alfonso di Sant’Agata sui Due Golfi

I due giorni a Gragnano con Gazzetta Gastronomica

Dopo il successo dello scorso anno con l’evento ‘A Pizza, la Gazzetta Gastronomica, in collaborazione con il Consorzio della Pasta di Gragnano, torna sulla Costa delle Sirene per raccontare la storia dei pastai gragnanesi.  E’ una storia antica che ha coinvolto in passato la vita di ogni abitante di questo borgo e che lentamente ritorna ai suoi fasti grazie alla giusta fusione tra tecnologia moderna e la memoria artigiana dei pastai. La kermesse si è articolata in una full immersion di due giorni, 24 e 25 giugno, fatta di visite guidati ai pastifici artigianali, di laboratori su come cuocere la pasta nella maniera giusta, come preparare il ragù napoletano e quali trafile preferire.

La mitica palma a largo del Bikini Beach

Ma anche di incontri con chef e cuochi di ogni tipo che hanno saputo esaltare secondo il proprio stile la protagonista indiscussa della tavola degli italiani, cucinando per strada in uno scenario insolito ed incantevole.

Stefano Bonilli

Alfonso Caputo della Taverna del Capitano e Mauro Uliassi del ristorante Uliasssi di Senigallia

Impeccabile e indistruttibile Elisia Menduni ha organizzato e condotto incontri ed appuntamenti senza perdere mai un colpo. Riccardo Felicetti, direttore di Unione Pastai Italiani ha mostrato grande entusiasmo ed ammirazione per l’arte dei pastai di Gragnano e per la sua storia.

Riccardo Felicetti e Luciano Pignataro

A tavola

 

Maurizio Cortese

L’evento si è concluso con una cena d’autore al mitico Bikini Beach di Vico Equense. La suggestiva location sulla costa sorrentina ha visto protagonisti i piatti di alcuni chef stellati che hanno saputo divertire e raccogliere ampi consensi tra il pubblico seduto ai lunghi tavoli in spiaggia.

Rigatone fritto ripieno di ragù di Riccardo Scarselli

 

Il Vesuvio di rigatoni di Alfonso Iaccarino

 

Mezze candele con ricotta pomodoro triglia e menta di Alfonso Caputo

 

Mezzi rigatoni con bottarga pistacchi e rosmarino di Mauro Uliassi

 

Mezze maniche al ragù di coccio e scorfano di Tonino Mellino del ristorante Quattro Passi di Nerano

 

Spaghetti con cipollotto e peperoncino di Aimo Moroni del ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano

 

Zuppa di cantalupo con semifreddo alla vaniglia e cialda di zenzero di Domenico De Simone del Bikini Beach

Le paste utilizzate sono quelle dei pastifici  D’Apuzzo Sebastiano, Faella, Gentile, La Fabbrica della pasta, Le antiche tradizioni di Gragnano, Le stuzzichelle, Pastificio dei campi, Pastificio Di Martino, insieme a una selezione fra i più interessanti pastifici italiani tra i quali il Pastificio Felicetti di Predazzo (TN) e il Pastificio Spinosi di Campofilone (FM).  I vini serviti sono dell’ azienda vinicola La Rivolta. Come sempre accade, la pasta ha saputo mettere tutti d’accordo e creare la giusta convivialità ed armonia tra i commensali.