‘A Pizza o a’ pizza? Macché: gli italiani si ingozzano della pizza surgelata inglese Ristorante Cameo, la Bella Napoli della Buitoni diventa seconda


La pizza ristorante Cameo, prima in Italia con il 20%

La pizza surgelata più venduta nei supermercati italiani  è fatta nel Lancashire per un’azienda tedesca. Si tratta della pizza Ristorante della Cameo (divisione italiana della tedesca Dr. Oatker) che ha conquistato il 20% del mercato della pizza surgelata in Italia, battendo la Bella Napoli della Buitoni, che si piazza la secondo posto.


Viene prodotta in un complesso industriale di Leyland, vicino Preston. Nell’Italia del movimento Slow Food, scrive The Indipendent nel dare la notizia, negli ultimi anni si è assistito anche a uno spaventoso declino della cucina casalinga. Il mercato dei pasti pronti in Italia, secondo i dati di Euromonitor, ormai rivaleggia con quello britannico. E le vendite di cibo preconfezionato stanno crescendo, come in altri Paesi europei, del 15% l’anno.

La pizza Bella Napoli della Buitoni

Ecco spiegata la base di massa del successo della Parodi.
La Dr Oatker, della quale la Cameo è la divisione italiana, è stata fondata nel 1891 dal farmacista August Oetker, l’inventore del lievito in bustina, ed è specializzata nella produzione di budini e surgelati. Nel 1933 aprì in Italia e nel 1953 italianizzò il suo marchio in Cammeo, per poi trasformarlo in Cameo nel 1985. 

Trovo incredibile che si debba mangiare surgelato il prodotto fast food per eccellenza, ma in fondo non è l’unico paradosso italiano. Giusto?

12 Commenti

  1. Sarà anche strano ma una volta al supermercato a Napoli, diverse signore mi hanno detto che con questi prodotti (altri più economici) risolvono la cena per tutta la famiglia. E fanno felici tutti. Di certo un piatto di pasta costa meno di una pizza da asporto, ma la sera a cena la pizza è festa. Tuttavia farla per tutti sembra non sia possibile. Questo tipo di problematiche, io le capisco pure e sono tristemente reali, ma il single che mette una di queste pizze in forno invece di scendere o alzare il telefono per ordinarne una fumante…no! La pizza, non c’è che dire, è una pietanza che ti coccola. Quando sei davvero stanco, a notte, un pò di vino, un pò di birra …una pizza e ti senti ristorato. Posso testimoniare che la pizza che fanno negli States è la più plasticosa che abbia mai visto, a prescindere che esca da un congelatore. Anzi, io credo sia molto spesso congelata. Quando la pizza è troppo regolare, tonda, i latticini rimangono come pietre isolate sul pomodoro, quando è priva di elasticità, ma è croccante, pochi dubbi: è congelata. Io penso che i nostri maestri pizzaioli dovrebbero insegnare a farne di ottime in casa con il forno elettrico per chi davvero non può andar fuori…sempre meglio che far cadere in tanti nella trappola del surgelato!

  2. E’ assurdo comprare questi prodotti che non hanno ne inizio ne fine comse si fa a mangiare una pizza così senza parole se una mamma fa mangiare una pizza così

  3. E pensare che noi siamo cresciuti con la pizza fatta in casa e questo ci sembra strano, perchè si tratta di un player straniero; Ma pensiamo agli adolescenti di oggi: che culutra del cibo avranno da adulti? non ci voglio pensare.

  4. fantastico! io sarei indecisa tra la pizza pollo – che sa di genuino – e il gusto Hawaii – perchè ho sempre tifato per Obama.

  5. Gentili signori, la pizza che tanto criticate e mi rioferisco alla BELLA NAPOLI e non alla CAMEO è sicuramente e ripeto sicuramente migliore di tante pizzerie che usano LA PASTA FRANCESE invece di criticare fate una proposta seria e cioè ISPEZIONI NELLE PIZZERIE DEL SALERNITANO da parte di un organo deputato del consorzio DOC della pizza. Certe pizzerie fanno schifo.

  6. e’ abbastanza triste come queste percentuali nel bel paese possono avere la meglio ma purtroppo come dicono da me nn si puo’ avere la botte piena e la moglie ubriaca….con questo cosa voglio dire che il tempo di stare a casa nn l’ho abbiamo piu’ perche’ sin dal mattino abbiamo le ore contate e nn perche’ si lavora ma perche’ siamo vittime del consumismo,una sorta di suicidio verso il nostro organismo e il nostro cervello che risulta un zerbino alle offerte quotidiane che ci trasmettono i media……….siamo pilotati!!!!!!!!!!! al tal punto da da farci comodo risparmiare mezz’ora per cucinare e dedicarsi a quello che nel nostro paese ne mantiene i principi pur di seguire meccanicamente una certa moda del momento che si rinnova continuamente ogni giorno…………….!Potrei dirne un libro ,di cose alla base di questa nn bella realta’ che abbraccia una serie lunghe di problematiche il resto capitelo voi

    1. Grandissimo Modestino!!! Giustissimo, concordo pienamente con quello che dici, anzi aggiungo che è proprio per questo modo di pensare e di fare della socioetà cosiddetta contemporanea, che siete stati costretti, tu, come tanti altri giovani, a imbracciare “armi e bagagli” e trasferirvi a Londra o in altre capitali europee. Almeno tu hai avuto il coraggio di farla questa scelta, e questo ti onora tantissimo, altri aspettano ancora ” ‘o posto”, che piova dal cielo con il cosiddetto… panariello. Bravo Modestino, appartieni all’Italia migliore…Ciao. e fatti sentire più spesso

  7. Mangiare è un atto culturale, più si è ignoranti, meno ci si pongono domande, peggiore è lo stile delle scelte a tavola.
    Uno degli emblemi è il consumo di acqua minerale, necessario solo nei trasferimenti se si devono prendere pillole o se sei in paesi dove manca la’qcua potabile.
    L’agenzia da cui ho tratto questa notizia va oltre e spiega che il mercato del surgelato è praticamente pari in Italia e Inghilterra. Nell’arco di due, tre generazioni i nostri consumi sono completamente cambiati perché siamo cambiati noi.
    Non so se questo è peggi o meglio, so per certo
    1-che ci omologa
    2-si perde molto il gusto delle cose
    3-si perde il senso della misura e del limite. Mangiare piselli in inverno era impensabile quando ero bambino e nessuna mamma avrebbe usato quelli in scatola.

    1. Sono daccordoma bisogna fare delle differenze.
      Una cosa è il cibo surgelato fatto da piatti pronti e precotti come la pizza di cui sopra, 4 salti in padella, bastoncini e sofficini etc che sono un vero abominio e, concordo, segnale di abrutimento culturale.
      Altra cosa sono le verdure, il pesce cioè i prodotti “semplicemente” congelati che offrono un prodotto non reperibile in quella stagione o in quel luogo. Sicuramente non sono la stessa cosa del prodotto fresco ma sono obiettivamente diversi dalla prima categoria. Credo che un ritorno all’epoca pre-refrigerazione sia anacronistico e poco attuabile, considerare invece la preparazione del cibo che mangiamo qualcosa che valga il nostro tempo e un pò fatica mi sembra invece una posizione condivisibile.

  8. Vivo da 40 anni a Novara e posso assicurarvi che amici e conoscenti ogni tanto per non dire spesso desiderano la pizza ed affermano che è migliore delle pizzerie. Molte famiglie non sanno preparare l’impasto e pertanto comprano la buitoni,poi molti comprano la pizza d’asporto per risparmiare.Saluti e auguri a tutti Antonio

  9. NON MI PARE CHE QUESTI PRODOTTI SIANO COSì A BUON MERCATO COME DETTO DA QUALCUNO IN PRECEDENZA!!!!SE SI COMPRA A KM 0 NEI PERIODI DI STAGIONALITà SI SPENDE POCO E SI MANGIA BENE!!!!UN KG DI ALICI O UNO SGOMBRO UN KG DI POMODORI UN KG DI FARINA COSTANO MOLTO MENO DI PRODOTTI CAMEO O FINDUS

  10. per me la pizza ristorante costa troppo e dentro nella confezione ce ne è solo una però è buonissima

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