A proposito della critica alla critica acritica


Il commento di Luigi Cremona

Caro Luciano
condivido il contenuto e il senso di quanto dici a proposito dell’ articolo di Carlo Cambi Quello che dà fastidio in quest’ articolo non è solo il tono e il linguaggio, (i nostri politici ci hanno abituato a questo e altro), quanto il “cupio dissolvi”, il criticare pur di criticare per distruggere e non costruire. Nessuno di noi è esente da critica. Tu, io come quelli del GR, operiamo da anni, abbiamo fatto tante cose, e qualcuna ci sarà riuscita meno bene. Ma a Bonilli e Cernilli va comunque dato atto di avere fondato la rivista più diffusa, la guida di vini di maggior successo, una struttura innovativa come la Città del Gusto, il primo canale televisivo monotematico sul food&wine…. scusate se è poco! Le critiche distruttive e faziose abbondano sulla carta stampata e nel mondo del blog. Credo che tutti noi dovremmo, quando critichiamo, ricordare che la critica è attività nobile se fatta con misura ed equilibrio, perseguendo quello che ci pare imperfetto, ma anche lodando quanto di buono esiste. Bonilli è poi libero di comprare o vendere le quote della holding del Gambero. Fosse pure a Panerai, non credo proprio che quest’ ultimo comprerebbe solo per ingraziarsi la guida dei vini. E’ un Editore che non tutti amano, ma sicuramente un imprenditore capace. Magari sarebbe auspicabile che, se le cose fossero confermate (ma Bonilli ha smentito con fermezza), quanto prima venisse presentato un nuovo piano editoriale.
Un caro saluto
Luigi