Abbinamento tra vino e musica per il debutto Ais Comuni Vesuviani a Ercolano


di Marina Alaimo

Il delegato Pasquale Brillante (a destra) con il vice Antonio Perna durante la serata

Il tratto di strada denominato Miglio d’oro che va da Portici a Torre Annunziata è caratterizzato dalla presenza di bellissime ville vesuviane del ‘700 e tra queste c’è la stupenda Villa Signorini, incantevole location presso la quale si è svolta venerdì scorso la cena AIS Comuni Vesuviani, fortemente voluta dal neodelegato Pasquale Brillante per presentare i suoi progetti ma soprattutto per promuovere i prodotti enogastronomici e la storia del territorio vesuviano. La villa è un autentico gioiello di architettura settecentesca, costruita proprio sul confine tra Portici ed Ercolano, dotata di un ampio giardino rimasto straordinariamente intatto, le sale interne sono finemente decorate da incantevoli affreschi autentici ed è poco distante dagli scavi di Ercolano.
Ai piatti, preparati dallo chef Natale Langella, sono stati abbinati i vini dell’azienda Olivella, sita nel Parco Nazionale del Vesuvio. Ad ogni vino è stato abbinato un brano musicale scelto da me che condivido con Pasquale la passione di accompagnare il vino con la musica per amplificare l’effetto emozionale e meditativo del vino.
Si comincia con una parmigiana di patate in abbinamento con Katà, prodotto da uve catalanesca in purezza, accompagnato a sua volta da una bellissima canzone degli anni Quaranta, A zonzo, interpretata da Ernesto Bonino, scelta per la grande allegria e spensieratezza che infonde, suggeritami dall’immagine vista durante una visita in azienda dei figli di Angela, la produttrice, che crescono correndo felici tra il vigneto di famiglia, inconsapevoli della fortunata realtà che vivono ogni giorno.
Con gli scialatielli di pasta fresca conditi da pomodorini del Vesuvio e salsiccia, Lacrymabianco 2006, al quale ho abbinato una stupenda canzone napoletana, ‘O paese d’ ‘o sole, interpretata magistralmente da Milva, il testo narra la storia di un emigrato napoletano che rientra con grande gioia a Napoli in quanto profondamente provato dalla nostalgia per la sua bellissima città. Si sa che il Lacryma Christi è tra i vini più conosciuti all’estero perché ha appunto accompagnato le numerosissime emigrazioni di napoletani all’estero.
Poi braciole di vitello e di cotica ripiene di pinoli e di caciocavallo di Agerola con Lacrymanero 2006, Lacryma Christi rosso doc, è questo il vino delle cantine olivella che ho indubbiamente preferito, prodotto con 50% di piedirosso, 30% olivella e 20% aglianico, esprime fedelmente le caratteristiche di questa tipologia di vino, rosso rubino trasparente con intensi profumi di marasca matura, corredati da lievi sentori di viola e delicata mineralità. Di medio corpo, è fresco e sapido, morbido con buoni ritorni gusto-olfattivi. Qui un brano di Ennio Morricone, la colonna sonora del film Metti una sera a cena, scelto semplicemente per il titolo e per la toccante melodia, non certo per il tema del film piuttosto complicato ed imbarazzante.
Dulcis in fundo torta di carote su crema al mascarpone con VO, passito di catalanesca, accompagnato da Musica greca, colonna sonora del film Meditterraneo, scelta da Pasquale per sottolineare le origini storiche della zona vesuviana fortemente legate al Mediterraneo ed al mondo ellenico.