Il cibo e i bambini di paesi diversi: ecco l’ ABC di Enos


L' ABC di ENOS

di Barbara Guerra

Non nego l’emozione che ho provato nel partecipare al battesimo di un progetto curato da un’amica e di cui sono stata testimone dei primi vagiti su una spiaggia del litorale laziale.

Pochi giorni fa la conferenza stampa di presentazione in un’elegante area degli Internazionali BNL d’Italia conclusasi con un assaggio di immancabile Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Dominga Cotarella, Catia Sulpizi e Andrea Baldanza (Capo di gabinetto della regione Lazio)

Dominga Cotarella, Catia Sulpizi e Andrea Baldanza (Capo di gabinetto della regione Lazio)

La necessità di Catia,  mamma, colta gastronoma e firma anche di questo sito, nel comunicare al proprio figlio la cultura alimentare familiare e nel contempo aprirlo ai sapori ed alle tradizioni dei suoi compagni di scuola di origini diverse, prende forma attraverso un ciclo di iniziative di educazione alimentare di ampio respiro.

Nasce così ABC, programma di integrazione culturale attraverso il cibo. Subito trova un compagno di viaggio in “ENOS, Just a Finger” progetto di Falesco diretto da Dominga Cotarella che ha come obbiettivo quello di avvicinare le nuove generazioni all’agricoltura e alla viticoltura, attraverso un’esperienza di gioco che coinvolge tatto, olfatto, udito, vista e gusto.

Enos ABC

Donne, Mamme, identica voglia di offrire alle nuove generazioni,  un futuro consapevole  e diretto con quello che è uno degli aspetti più importanti della nostra vita, l’alimentazione e di conseguenza l’agricoltura.

degustazione organizzata dal famoso  ristorante di Anzio Romolo al Porto

La degustazione organizzata dal  ristorante di Anzio Romolo al Porto

Salutiamo con gioia il primo ciclo di iniziative che si stanno concludendo nelle lounge degli  internazionali di Tennis. Aspettiamo la vendemmia in costume del 10 settembre nelle cantine di Falesco e tutti gli appuntamenti che seguiranno con la certezza che solo attraverso un impegno concreto nell’educazione dei bambini si potranno far crescere consumatori attenti e rispettosi del lavoro di chi produce il cibo, in grado di dare un valore a ciò che mangiano,  senza paura del diverso ed attenti alla salute.

Su questo nodo cruciale l’impegno che sia di tutti.