Aglianico del Taburno e del Sannio: i dieci selezionati dal Mattino Mangia&Bevi


Lorenzo Nifo

Lorenzo Nifo

1-Aglianico del Taburno 2012
Nifo Sarrapocchiello

Sicuramente tra i migliori rossi campani di questo millesimo. Lorenzo Nifo, viticoltore ed enologo, ha interpretato molto bene l’annata regalandoci un rosso di grande quilibrio, con fresce notte fruttate al naso e al palato esaltata dall’uso dei legni decisamente centrato e interessante. Un bicchiere da invecchiamento.
www.nifo.eu

2- Aglianico del Taburno 2011
Fontanavecchia

Sempre affidabile e precisa l’esecuzione di Angelo Pizzi, in perfetta simbiosi con Libero Rillo. Ci piace il tono non esasperato della frutta, il moderato uso dei legni che spingono il vino semza però sovrastarlo, il tono sapido e amaricante al palato che ripulisce e sopinge a bere di nuovo. Una bella esecuzione che conferma questa azienda come ounto di riferimento storico dell’areale.
www.fontanavecchia.eu

3-Aglianico del Taburno 2012
Cantine Tora

Angelo Valentino segue questa piccola realtà familirare di Torrecuso. Come sappiamo l’enologo irpino ha una buona mano per l’Aglianico e si vede anche in questo caso grazie ad una esecuzione semplice ed impeccabile. Buon frutto, sapidità, allungo nel finale, tannini ben risolti e vellutati ma presenti e in equilibrio con l’alcol
www.cantinetora.it

4-Ianico Sannio Aglianico 2010
Torre a Oriente

L’azienda di Patrizia Iannella si sta qualificando sempre di più per il giusti tempo di attesa non solo dei rossi ma anche dei bianchi. Questo è un classico esempio di come faccia bene all’Aglianico stare il più possibile in cantina prima di uscirne. Un grande rosso, molto elegante, con tannini vellutati e bella chiusura.
www.torreaoriente.com

5-Bue Apis Aglianico del Taburno 2011
Cantina del Taburno

Grande rosso che ha fatto epoca nel Sannio. Passano gli anni, l’impostazione può forse apparire un po’ carica rispetto alle tendenze moderne che puntano alla leggerezza, ma vale sempre la pena di prenderlo, sonervarlo a lungo: la purezza dell’aglianico si esprime attraversou nfrutto elegante e pulito, sostenuto da buona acidità.
www.cantinadeltaburno.it

6-Sannio Aglianico 2012
Mustilli

Buona uscita della storica cantina di Sant’Agata dei Goti che vede al lavoro Fortunato Sebastiano. Si tratta di un rosso abbastanza morbido, con la frutta in evidenza, decisamente fresco e già in equilibrio. Da bere sulla tradizionale cucina contadina o sulle paste con i legumi. Faile prevedere una discreta longevità.
www.mustilli.com

7-Solopaca Aglianico 2011
Cantina di Solopaca

Sempre più precise e appaganti le esecuzioni della storica cantin. Il rosso a quattro anni dalla vendemmia è fresco, i tannini sono stati ben ammorbiditi dal tempo e la spinta va verso la freschezza. Un bicchiere sincero, di quelli da bere in compagnia con gli amici e i familiari nei giorni di festa.
www.cantinasolopaca.it

8-Manent Sannio Aglianico 2013
Terre Stregate

Il rosso di questa piccola azienda familiare che sta registrando una crescita significativa si distingue per a sua piacevole bevibilità. Spicca la frutta e la beva è sicuramente facilitata dai tannini morbidi oltre che dalla freschezza ben marcata. Da spendere sulle carni e i primi piatti strutturati
www.terrestregate.it

9-Sannio Aglianico 2012
Aia dei Colombi

Ci è sempre piaciuto lo stile dell’azienda di Marcellino Pascale. Sicuro, piacevole, tradizionale, assolutamente efficace e soprattutto bella da abbinare alla cucina tradizionale. L’uso del legno non è invasivo, note di tabacco e di frutta sono sostenute dalla buona freschezza. Grande il rapporto tra qualità e prezzo, un affare per chi ama conservare le bottiglie in cantina.
www.aiadeicolombi.it

10-Marraioli Sannio Aglianico 2009
Venditti

Solo il tempo, tanto tempo, sostiene il progetto da cui Nicola Venditti non ha mai deviato: usare l’acciaio. L’Aglianico, da uve biologiche, non può che uscire così dopo un bel po’ di anni come appunto accade il Marraioli. E dopo sei anni freschezza e fragranza del frutto restano integre e piacevoli.
www.venditti.it