Agostinella 2006


COLLE PALADINO

Uva: agostinella
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Se il Vesuviano sta riscoprendo la catalanesca, Castelvenere, il comune più vitato della Campania, punta ad una delle tante uve del suo immenso patrimonio ampelografico, l’agostinella. In questa seconda vendemmia ha una presa di beneficio dall’annata, più ricca e matura, maggiore struttura, alcol in buona fase di assestamento, la beva è delicata, somiglia molto al Biancolella d’Ischia. Bisogna lavorare molto per capire sino a che punto la riscoperta di vitigni autoctoni ha un valore assoluto oltre che museale, se cioé questi vini, oltre ad affascinare mentalmente e ideologicamente, hanno poi la capacità di competere nel bicchiere con altri competitor forti e affermati come nel caso della falanghina, del greco e del fiano oltre che della stessa coda di volpe, tutti ampiamente presenti in zona. Vale secondo me la pena di insistere, appunto però senza aspettarsi troppo da questa uva, che io vedo bene in un pic nic  all’aperto, in un buffet senza impegno, proprio per la facile beva con cui si presenta, uno dei rari casi in cui la sensazione di morbidezza prevale addirittura sull consueta freschezza, pur presente, dei vini campani. Un buon esperimento, insomma, per un comune che deve assolutamente affermare una priopria identità vitivinicola strappata a suo tempo da Solopaca grazie ad un motivo molto comune: si chiamava così la stazione dove si caricavano l’uva e il vino diretti ai mercati regionale e nazionale. Colle paladino si conferma comunque una buona realtà, come avremo modo di vedere con la Falanghina e la Barbera.

Sede a Castelvenere, via Sannitica, 98. Tel. 0824.940088. ww.collepalladino.it. Ettari: 10 di proprietà. Bottiglie prodotte: 30.000. Vitigni: aglianico, barbera del sannio, falanghina, agostinella