Amalfi, ristorante Marina Grande


Corso delle Repubbliche Marinare, 4
Tel. e fax 089.871129
www.ristorantemarinagrande.com
Sempre aperto, ferie variabili in inverno

Una sosta sicura per chi gira in barca in Costiera e desidera fare un pranzetto estivo come si deve sulla spiaggia principale di Amalfi, tra lo storico porto e l’Hotel Luna. Come altri ristoranti della Terra delle Sirene, anche Marina Grande nasce come stabilimento balneare, correva l’anno 1935 e l’idea fu di Nicola Esposito.
Il figlio Arturo e la moglie Malina decisero, vent’anni dopo, di proporre anche ristorazione ai clienti più affezionati, proprio come adesso stanno facendo molti stabilimenti nel Parco Nazionale del Cilento: un piatto di pasta e un po’ di pesce proprio per chi non riesce ad adeguarsi all’ideologia digiunistica. Poi la terza fase con la terza generazione costituita dai fratelli Nicola, Giampaolo ed Enzo, ossia la nascita di un vero e proprio locale da poter frequentare anche in inverno e la sera.
L’atmosfera non è molto cambiata rispetto alle prime palafitte piantate nella sabbia sassosa da Nicola, Amalfi e la Costiera continuano ad essere fuori dal mondo in modo estremanente rilassato, un luogo di villeggiatura in cui gli orari saltano e il pranzo partenopeo che inizia alle 14,30/15 spesso poi termina poco prima della cena anglosassone in genere fissata alle 19. In questo contesto Amalfi riesce a garantire buona qualità coniugando turismo e passione gourmet a cominciare dalla Caravella, ovviamente, ma dobbiamo citare anche l’Hotel Santa Caterina, Eolo, Lido Azzurro e, appunto Marina Grande giusto per restare nel territorio comunale della Repubblica. Uno standard raggiunto da questo bel pool di locali negli anni ’90 e mantenuto sempre con costanza e professionalità senza alcuna sbavatura: servizio collaudato, hotellerie aggiornata, buona, ottima, carta dei vini ricca di territorio, pane da forno sono la cornice ai piatti che variano dai classici scialatielli con i frutti di mare o con melanzane e provola all’antipasto di calamaretti ripieni su letto di purea di piselli, dal pacchero condito con il pescato del giorno alla parmigiana di pesce azzurro, sino al dolce, fatto in proprio, delizia al limone o semifreddo al torroncino. Tra i primi meritano una citazione gli ndunderi con calamari, tartufi di mare e crema di zucchine, linguine con seppia e sfusato Amalfitano, gli spaghetti ai gamberetti rossi e pomodorini del piennolo.
Non c’è esasperata cucina di ricerca, ma molta serietà sulle materie prime e soprattutto tanto divertimento sui sapori tradizionali negli antipasti, il pesce chiedetelo con le patate al forno o all’acqua pazza e rilassatevi.
La mitica zuppa di pesce per cui è stata famosa Gemma viene riproposta all’amalfitana con crostone agliato, c’è persino un menù vegetariano che più ricco di così non si può: scamorza alla griglia in foglia di limone, risotto alle verdure croccanti, parmigiana di melanzane. Pensate, in questa atmosfera potrete addirittura chiudere con un limoncello come fanno gli americani: qui siete in vacanza sempre e comunque, qualunque siano le ansie metropolitane che popolano i vostri sogni.