Aversa, (Ce). La Gran Polacca della Pasticceria Mungiguerra


La Gran Polacca della Pasticceria Mungiguerra di Aversa


di Phyllis De Stavola

Storia del dolce tipico della ‘città dalle cento chiese’

 

Aversa, cittadina situata nel cuore dell’agro aversano in provincia di Caserta, conserva, nell’architettura e nell’enogastronomia, delle sue peculiari identità che in qualche modo si sono reciprocamente influenzate nel corso della sua storia millenaria. Città dal passato ricchissimo di eventi, come testimoniano gli innumerevoli edifici d’interesse storico-culturale, Aversa è sede vescovile della Diocesi da un millennio e conta numerosissime architetture religiose: monasteri, conventi, chiese, interi complessi sacri, cappelle, oltre al seminario arcivescovile e alla monumentale cattedrale, tante da essere definita ‘la città dalle cento chiese’.

Pasticceria Mungiguerra Via Garibaldi 11 Aversa

La città, geograficamente vicina a Napoli, dalla capitale partenopea ha ereditato la tradizione dolciaria con grandi pasticcieri e dolci tipici le cui ricette sono spesso ispirate o risalenti agli ecclesiastici come ad esempio la sfogliatella santarosa inventata nell’omonimo convento a Conca dei Marini o la melanzana al cioccolato probabilmente nata nel convento dei francescani di Tramonti nella costiera amalfitana. Nel filone della tradizione di dolci tipici campani anche la ‘Gran Polacca’, specialità inventata nel 1930 dal Pasticciere Nicola Mungiguerra, è ispirata secondo la leggenda alla ricetta di una religiosa, una suora di origine polacca. Si tratta di un dolce basso, di forma circolare, farcito di crema pasticcera e amarene dai profumi delicati, racchiuso in un guscio di morbida pasta.

La ‘Gran Polacca’ proposta anche nel Bar Pasticceria Mungiguerra in via G.M. Bosco a Caserta

 

La Gran Polacca della Pasticceria Mungiguerra di Aversa tanto apprezzata anche dai VIP

Nicola, dopo la scuola pratica dell’arte dolciaria appresa presso il laboratorio di una pasticceria napoletana, fondò la propria nel 1926 all’età di 22 anni insieme all’allora giovane moglie Maria nel centro storico di Aversa in Via Garibaldi 11, la sede storica dove tutt’oggi la tradizione pasticciera continua attraverso l’attività di Franco Tiberio Mungiguerra e della moglie. La ‘Gran Polacca’ è stata portata da qualche anno anche a Caserta dal figlio Nicola Mungiguerra, titolare dal 2007 dell’omonimo Bar Pasticceria Mungiguerra in via G.M. Bosco a Caserta e  da gennaio 2012 del Ristorante ‘Dolci e Fornelli’ ‘innovativo format del gusto’
in via Roma 87/91 a Caserta.

‘Dolci e Fornelli’ in via Roma a Caserta

 

La sala del Ristorante ‘Dolci e Fornelli’ in via Roma a Caserta

Tre generazioni che rinnovano la tradizione con la produzione artigianale di questo dolce che è la medesima di 90 anni fa: con l’utilizzo degli stessi ingredienti, ovvero materie prime di prima qualità (farina ’00’, uova fresche, latte fresco, burro fresco) senza l’aggiunta di ‘mix’ o di altri preparati, il ricorso al minimo di tecnologia, replicando le medesime tecniche di lavorazione e di preparazione del nonno Nicola. Artigianali sono anche gli altri prodotti dolciari dell’azienda famigliare, protagonisti indiscussi della tradizione gastronomica partenopea quali il panettone, il pandoro, il torrone, il nocillo e il limoncello. La tradizione incontra nel tempo l’innovazione e 20 anni fa nasce la ‘polacchina’, la versione monoporzione della ‘Gran Polacca’ e che, analogamente al cornetto, è preferibilmente  consumata al mattino a colazione. Nel 2006 nascono anche la Cioccolateria Mungiguerra e il relativo laboratorio in via Michelangelo 34 ad Aversa, dove anche qui la scelta è di puntare sulle materie prime, adottando le migliori qualità di cacao. La Cioccolateria è gestita dalla moglie di Franco Tiberio, la Signora Rosaria che si occupa anche del confezionamento creativo.

Le specialità di Munguerra ad Aversa e Caserta

Nicola Mungiguerra, perpetuando la tradizione familiare dell’arte pasticciera, la modernizza integrandola con l’offerta dei servizi di caffetteria, ristorazione ‘a fuoco lento’ e banqueting e impersonandone così lo spirito innovativo. A Caserta il Bar Pasticceria Mungiguerra e il Ristorante ‘Dolci e Fornelli’, aperti da Nicola, attualizzano il concept della pasticceria rinnovando la tradizione del ‘termopolio’ dei romani con il laboratorio dei gelati, la cioccolateria, la gastronomi ad a asporto, piatti caldi come quelli preparati a casa per buona forchette, aperitivi serali comprensivi di mandorle salate e tostate artigianalmente, prodotti tipici e a marchio. I punti di forza dell’offerta di pasticceria, cioccolateria, caffetteria, ristorazione e banqueting, riferisce Nicola, sono da una parte l’italianità e la qualità dei prodotti, e dall’altra l’allegria e l’accoglienza cordiale in un’ambientazione contemporanea in pieno centro città.

Ritornando alla storia di Aversa, essa è legata a quella ecclesiastica ed in maniera poetica lo è anche quella del suo dolce tipico. La ‘Gran Polacca’ era un dolce gradito da Karol Wojtyla, che l’ha conosciuto attraverso il cardinale Crescenzio Sepe, originario di Carinaro, un comune vicino ad Aversa, che ne mandava a prendere con cadenza periodica per farlo assaggiare quale dolce tipico. Si dice che il beato e canonizzato Papa Giovanni Paolo II, a cui la Pasticceria Mungiguerra aveva avuto anche il privilegio di servire il tè in occasione della sua visita ad Aversa nel 1990, lo avesse apprezzato perché il sapore gli ricordava le sue origini essendo nato in Polonia, a 50 km da Cracovia. Oggi è apprezzato anche da numerosi VIP del mondo dello spettacolo e della televisione, tra cui Tony Servillo e Bruno Vespa.

 

Pasticceria Mungiguerra (sede storica)

Via Garibaldi, 11

Aversa (CE)

Tel. 081-8901525

Apertura: 8:00-20:00 tutti i giorni tranne il martedì.

 

Bar Pasticceria Mungiguerra

Via G. M Bosco, 94

81100 Caserta

Tel. 0823-356401

 

Ristorante Dolci e Fornelli

Via Roma, 87/91

81100 Caserta

Tel. 0823-327426

www.dolciefornelli.it

9 Commenti

  1. Fanno anche spedizioni a domicilio?
    Se così fosse è possibile conoscere i costi.
    Cortesi saluti.
    Mauro Spinelli (vs assiduo lettore)

  2. è da tempo che mi riprometto di assaggiare questo dolce, molto decantato da amici, e poi fa sempre piacere vedere realtà come queste, eccellenze imprenditoriali del nostro Sud.
    Solo un appunto quando nell’articolo è riportata la frase “…protagonisti indiscussi della tradizione gastronomica partenopea quali il panettone, il pandoro,….”
    bè il panettone e il pandoro non fanno parte della nostra tradizione direi…
    Saluti

  3. Sì,ad Aversa quando si parla di questo dolce si dice “la polacca di Mungiguerra” e rappresenta sempre i modello con il quale tutti gli altri pasticceri del luogo si dvono confronare agli occhi ,anzi al palato,del consumatore.Ognuno ne dà una interpretazione diversa,ma quella del suo inventore è particolare per la consistenza e lo spessore dell’impasto e per l’aroma.Si produce solo ad Aversa e consiglio di comprarla direttamente sul posto senza farsela spedire,ne perderebbe in fragranza.Per me non è un dolce da fine pasto,meglio ad inizio giornata,perchè merita uno stomaco tutto per lei !

  4. Sono un aversano doc e vi dico che Mungiguerra ha inventato la Gran polacca, ma la polacchina appartiene a Pelosi,c’è da considerare che Pelosi è una realtà presente ad aversa dal 1919, ma vi assicuro che non sono tipi che fanno molte relazioni pubbliche come Mungiguerra.

    1. confermo che Pelosi fa una grande polacchina,che però resta la radice quadrata della grande polacca.

  5. …ma io preferisco di gran lunga la polacca grande di Pelosi, recentemente l’ho portata a una cena a casa di amici napoletani che in passato l’avevano presa da Mungiguerra, vi dirò che hanno decisamente cambiato opinione, ora sono diventata la fornitrice ufficiale di polacca aversana, anzi adesso chiederò la percentuale :-))

  6. Anche io sono un aversano Doc e vi dico che Mungiguerra ha perso tantissimo in qualità ed in popolarità; scalzato inesorabilmente da altre pasticcerie …in primis dalla Pasticceria Pelosi, che secondo me dovrebbe ricevere una visita di Luciano Pignataro. Ad ogni modo, vi dico che sia la polacca mono porzione che la polacca grande di Pelosi non hanno rivali; molto più leggera e con una crema molto più delicata rispetto a quella di mungiguerra, che invece è molto più pesante e con un gusto al limone che la rend quasi indigeribile

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