Bufala fest: le sei cene bufaline e una pizza d’autore


Paolo Gramaglia

Paolo Gramaglia

Una volta si diceva cena sotto le stelle. Oggi, invece, il dinner vip si fa nella kosmosfera, in riva al mare e nel cuore di via Caracciolo, alla Rotonda Diaz. Un’esperienza unica, poiché sarà possibile solo nei giorni del Bufala Fest. Nessun nuovo ristorante, intendiamoci. Ma una struttura temporanea realizzata esclusivamente per i clienti delle Cene Bufaline Stellate.

Grandi chef della Campania, tutti insigniti del prestigioso riconoscimento della Michelin, si alterneranno ai fornelli per offrire agli ospiti che saranno riusciti ad accaparrarsi un posto numerato, un menù speciale a base di prodotti della filiera bufalina.  L’esclusiva sala prevede, infatti, solo 80 posti a sedere.

Ad aprire le suggestioni gastronomica da kosmosfera, stasera, alle 20.30, lo chef stellato Paolo Gramaglia, del President di Pompei, che sottolineerà, con il suo menù, anche l’appartenenza della bufala a un territorio di mare, quale è la Campania, coniugando di volta in volta, i sapori della ricotta, della carne di bufalo, della burrata con quelli del polpo, delle vongole, veraci. La sua, in sostanza, è una “Bufala verso il mare”.

 

Il 2 giugno, a pranzo, lo chef Giuseppe Aversa, dello stellato “Buco” di Sorrento interpreterà un menù capace di esaltare la filiera bufalina in tutti i suoi aspetti “per evitare si rimanesse fermi esclusivamente ai prodotti lattiero caseari”. Nel menù la carne di bufalo è proposta con vari metodi di preparazione: dal brasato alla cottura lenta.

Sempre il 2 giugno, ma a cena, Peppe Stanzione, de le “Trabe”, ristorante stellato situato proprio a Paestum, terra di bufale, proporrà una linea insolita che intercetterà anche i profumi d’oriente, lo yuzu, agrume asiatico che prospera in alcune regioni e isole del Giappone, per abbinarli ai sapori della robiola di bufala, dello yogurt croccante e persino alla maionese di latte di bufala.

Il 3 giugno, sempre alle 20.30, Vitantonio Lombardo della Locanda Severino a Caggiano con un menù particolare che aprirà con una Tartara di filetto di bufalo in finta corteccia su misticanza e caciotta per chiudere con una torretta di fragole e ricotta.

Sabato 4 giugno, a pranzo, lo chef Alfonso Crisci, di Taverna Vesuviana, ambasciatore della cucina italiana nel mondo dell’Apci, da sempre attento alla valorizzazione dei prodotti del territorio proposti con una cura particolare nella scelta degli ingredienti. Per l’occasione preparerà una quenelle di bufala su maionese di pomodoro giallo e stracciata di bufala, passata di piselli con olio alla liquirizia e gamberi rossi.

Il sabato sera riserverà una sorpresa. Alle 18, uno spazio dedicato alla pizza gourmet proposto nell’ambito di un format sponsorizzato dalla casa automobilistica Ford.Una serata di gala che porta la firma di Giuseppe Vesi che proporrà il suo progetto Alta Qualità con una pizza “stellata” e dop che utilizzerà un condimento particolare capace di abbinare fiori di zucca, salsiccia, ricotta e mozzarella di bufala campana.

“Sono felice – ha detto Vesi – di partecipare al Bufala Fest poiché storicamente la pizza nasce con la mozzarella di bufala e con il pomodoro San Marzano. Vanno bene le sperimentazioni, le innovazioni, ma dobbiamo preservare la storia della pizza che ha conquistato il mondo. La qualità – sostiene da sempre Vesi – è nei piccoli dettagli”.

La serata gourmet terminerà con la mano dello chef Giuseppe Daddio , fondatore e direttore della scuola Dolce & Salato. Straordinari gli abbinamenti. Uno per tutti: lombo di bufalo alle erbe con salsa di ciliegie affogate al vino rosso accompagnato da lavagnetta di patate viola, zucchine alla menta e pomodorini datterini.

Domenica 5 giugno a pranzo, lo chef Lino Scarallo dello stellato Palazzo Petrucci che da sempre abbina con sapienza mozzarella di bufala campana dop alla delicatezza di gamberi e crudi di mare. E per finire, la domenica sera, a chiusura del Bufala Fest, lo chef Cristian Torsiello dell’Osteria Arbustico di Valva. Suo il cannellone di salsiccia stufata di bufalo al finocchietto, zucchine e bufala affumicata.

I pranzi e le cene bufaline stellate della kosmosfera del villaggio del Bufala Fest possono essere prenotate all’indirizzo [email protected], al costo di 50 euro a persona per singolo evento o attraverso la piattaforma www.mybestmarketing.it

3 Commenti

  1. Le parole di Vesi mi fanno morire dalle risate.
    Proprio lui che usa la farina integrale vuole preservare la storia della pizza.
    Boh

  2. Caro Marco Ippolito
    Mi preme puntualizzare che Giuseppe Vesi non adotta solo farine integrali.
    Egli utilizza farine macinate a Pietra di tipo 1 e integrale quest’ultima è proprio la farina adottata per creare pizze integrali, ma ripeto, le pizze prodotte da Giuseppe Vesi non sono solo integrali, nonostante siano tutte prodotte con farine macinate a Pietra.
    A proposito, colgo l’occasione per porti una domanda, dal momento che il tuo commento mi fa presupporre un’ampia conoscenza della pizza napoletana…per caso sai dirmi come e quanto è stata creata la pizza napoletana, ossia che farina hanno adottato per creare la pizza napoletana in quell’epoca ? Attendo con trepidazione la tua risposta…un saluto

  3. Caro Marco,
    Mi preme puntualizzare che Giuseppe Vesi non adotta solo farine integrali.
    Egli utilizza farine macinate a Pietra di tipo 1 e integrale quest’ultima è proprio la farina adottata per creare pizze integrali, ma ripeto, le pizze prodotte da Giuseppe Vesi non sono solo integrali, nonostante siano tutte prodotte con farine macinate a Pietra.
    A proposito, colgo l’occasione per porti una domanda, dal momento che il tuo commento mi fa presupporre un’ampia conoscenza della pizza napoletana…per caso sai dirmi come e quanto è stata creata la pizza napoletana, ossia che farina hanno adottato per creare la pizza napoletana in quell’epoca ? Inoltre mi sapresti anche dire quando è stata creata la pizza napoletana? Attendo con trepidazione la tua risposta…un saluto

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