Un Trebbiano che nasce con la passione e l’amore di Adriana e Fausto di Torre dei Beati


Adriana Galasso e Fausto Albanese

Adriana Galasso e Fausto Albanese

di Andrea De Palma

Arrivando a Loreto Aprutino bisogna passare attraverso una moltitudine di ulivi di “Dritta” la cutivar tipica del territorio, da dove scaturisce un extravergine fantastico, ma questa è, soprattutto, terra di grandi vini dai magnifici vitigni Trebbiano, Pecorino e Montepulciano.

Una, fra le aziende che ci regala questi tesori enoici, è Torre dei Beati, dove Adriana Galasso e Fausto Albanese conducono un’azienda tutta a gestione familiare.

Entrambi sono delle persone speciali; sorridono sempre, ti accolgono come un fratello; rispettano tutti e poi… fanno vini fantastici.

La mia inesperienza dei primi anni non riusciva a cogliere le sfumature artigiane del loro lavoro.

Il loro percorso è cadenzato da piccoli passi, prima solo vini da Montepulciano come il Mazzamurello, il Cocciapazza e il Cerasuolo, tutti prodotti realizzati con precisione sartoriale, oculata gestione della cantina e maniacale gestione dei vitigni.

Poi l’azienda cresce e la curiosità di sperimentare di Fausto si sposta sul Pecorino e nasce un vino che traccia una strada interessante per questo, ostico vitigno, ma ricco di potenzialità.

Messo a regime produttivo e stilistico il Pecorino, Fausto è preso dal rimorso di non aver mai dato spazio al Trebbiano; e quindi nel 2008 pianta i vigneti e nel 2012 nasce un vino, che nei progetti iniziali doveva fare il suo “ingresso in società” timidamente e senza fare rumore, così come sono le personalità dei produttori.

Ogni etichetta è pensata e nasce sempre da progetti concreti e quindi vi riporto il commento di Fausto che ho voluto lasciare per intero;

“ …..la singolarità del progetto si esprime a livello di etichetta sia nella poesia quasi intimista che correda la retro etichetta, rubata a un compito di scuola di mio figlio Giovanni qualche anno fa (“immagino e sogno tutto il mio mare”), sia nel nome “Bianchi grilli per la testa”, commentata dal dipinto dell’artista anconetano Francesco Colonnelli, in cui si individua un uomo di spalle con due grilli bianchi che fanno capolino in mezzo ai capelli, che però a me piace di più vedere come un uomo con gli occhi spostati in alto sopra la fronte per poter guardare il mondo da una prospettiva diversa dalla solita. Fausto “

La degustazione

“Bianchi i Grilli” per la testa Trebbiano D’Abruzzo 2012

Bianchi i Grilli Trebbiano 2012 Torre dei Beati

Bianchi i Grilli Trebbiano 2012 Torre dei Beati

Il suo colore giallo paglierino carico, rimane integro e brillante; la scorrevolezza e la fluidità è sinuosa e agile; il primo impatto olfattivo è di estrema eleganza nei profumi intrisi di note minerali e fiori gialli, seguiti da miele di acacia e spezia bianca come il sandalo con rimandi di camomilla e genziana in chiusura.

Al palato emerge da subito una cremosità che gli dona morbidezza con succulenza intrisa di frutto bianco, seguita da sapidità e tanta acidità che rendono il finale lungo e fresco.

 

Trebbiano Abruzzese 100%

Terreno: argilloso-calcareo

Vinificazione: acacia, acciaio

Maturazione: 9 mesi sulle fecce di fermentazione

Affinamento: 10 mesi in bottiglia

 

Costo orientativo: da 14,00 a 16,00 euro

 

Azienda Agricola Torre dei Beati

Vigneto e cantina: c.da Poggioragone, 56

65014 Loreto Aprutino (PE)

Tel. 0854.916069 – 333.3832344

Fax 0854.916069

Un commento

  1. Fausto come il suo ottimo Montepulciano :Cocciapazza.Non penso di essere il solo a dirlo!Sciocchezze a parte parliamo di persone speciali dove il mestiere si sposa felicemente con una naturale umana e gentile cordialità.Ad Maiora.PS.Non scordiamoci del Mazzamurello che in parecchie annate è talmente perfetto da essere emozionante.FM.

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