Capaccio, La Pergola. La terra e il mare di Paestum nel piatto


La Pergola: Adriano e Giovanni Longo

Che bello ritornare alla Pergola di Capaccio, da Silla e i suoi due ragazzi, Adriano in sala e Giovanni in cucina.
L’aria vivace e sicura grazie ad una terra ricca come la Piana del Sele la ritrovate nella bella sala gestita con tanta passione ormai da venticinque anni.

Arredamento sobrio, quasi informale, ma con tutti i pezzi al posto giusto, dehor per la bella stagione e caminetto per le sere d’inverno. Servizio accogliente e preparato, grande serietà e professionalità ma senza ingessature. Accanto, l’angolo salotto per l’aperitivo e il dopocena. Di sera possibilità di cenare con la pizza napoletana e mozzarella di bufala, cotta nel forno a legna.
Proposta di vini interessante, con lo sguardo sempre attento e informato sul territorio (Silla è anche sommelier); buona scelta di distillati e vini da dessert.
Una carta che abbiamo trovato molto “ripulita”, semplice, immediata, genuina e senza fronzoli. Anche perchè il contenuto c’è. Ed è tanto, tutto in zona. Dal pesce del Cilento, alla carne e ai latticini di bufala, agli ortaggi meravigliosi, ai carciofi insuperabili. I piatti raccontano dunque con poche parole un territorio ricco e semplice allo stesso tempo.

La Pergola, il benvenuto

Dopo un piacevole benvenuto, gentilmente offerto, con un piccolo involtino di pesce spada profumato al basilico, si decide di dare l’indirizzo marinaro alla serata (ma in carta anche i carnivori vengono accontentati!). Si può cominciare con una frittatina di bianchetti, fatta proprio come in casa; dei meravigliosi fiori di zucca ripieni di gamberi e ricotta di bufala, cremosi e dal fritto leggero.

La Pergola, i fiori di zucca ripieni

La Pergola, la frittatina di bianchetti

La Pergola, il misto di mare

Oppure scegliere l’antipasto misto di mare, con un crudo di tonno tenero e saporito, vongole veraci, mazzancolle, gamberetti al gratin. I primi di mare sono tutti piatti classici, ben eseguiti, dove non si lesina certo su qualità e quantità della materia prima: che siano i paccheri con i frutti di mare, le linguine all’astice o dei tubetti in un delizioso brodetto di pescatrice, ne ricaverete grande soddisfazione.

La Pergola, il pacchero marinaro di Giovanni Longo

La Pergola, linguine all'astice

La Pergola, i tubetti in brodo di pescatrice

A seconda del pescato, e dunque della disponibilità giornaliera, il pesce viene proposto al forno, alla griglia o fritto, in cotture sempre rispettose di tempi veloci e piccoli ma indovinati abbinamenti vegetali. La tradizionale frittura di calamari e gamberi è croccante e leggera senza tracce di unto. Il pane è buono, l’olio extravergine di oliva anche, ovviamente Cilento dop.

La Pergola, fritturina, asciutta e leggera di gamberi e calamari

Si chiude in bellezza con i biscottini alle mandorle fatti in proprio, oppure, per i più golosi, con un dolce che ormai è il must della Pergola (trovate la ricetta qui): crostata di ricotta di bufala con cioccolato caldo. Una goduria.
Conto medio sui 40 euro.

La Pergola, crostata di ricotta con cioccolato caldo

La Pergola, biscottini alle mandorle

Via Magna Grecia, 1
Tel. 0828.723377
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso lunedi, mai d’estate
www2.lapergola.info

Un commento

  1. I piatti sono davvero invitanti, si presentano bene ma, soprattutto, puntano su materie prime di ottima qualità. Il pesce è freschissimo e cucinato alla perfezione. Che dire, bisogna solo ritornarci per completare gli assaggi mancati ;-)

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