Casebianche, Cilento. La prima cantina italiana recensita da un enologo. Non aziendale:-)


Vignerons d'Europe: il curatore della guida Slow Food allo stand del calabrese De Franco e del cilentano Case Bianche

di Gerardo Vernazzaro*

Sono le quattro di notte. Circa. E sono appena rientrato a casa dopo una intensa giornata ” etilica” insieme a tanti colleghi che stimo:  stamattina alle 9 eravamo a Fisciano per la selezione dei crus dell’ Appennino.

Siamo partiti  da Napoli io, Francesco Martusciello jr ed Antonio Pesce , abbiamo fatto due sessioni di degustazioni di circa 29 vini della provincia di Caserta e  di Benevento e  ho trovato tante cose interessanti ed in particolar modo un bianco macerato con le bucce veramente buono, buono in tutti i sensi.

Gli ho dato 90, il massimo dei punteggi delle mie 29 schede, purtroppo non so chi l’ abbia fatto. Mi sono proprio divertito insieme ad altri 9 tecnici campani selezionati all’ interno dell’ Assoenologi della sezione Campania presieduta dal nostro presidente Roberto di Meo.
Poi rientro a Napoli, un giro in azienda molto veloce, a casa ed una doccia rapida, pronti per ripartire direzione Abraxas di Nando dove insieme a Francesco jr , Francois Di Domenico e Fortunato abbiamo passato una spendida serata all’ insegna della convivialita’ e dell’ allegria.
Ovviamente quando dico Fortunato sto parlando di Sebastiano, stasera insieme a Pasquale titolare dell’ azienda ” CASEBIANCHE “, ci hanno raccontato la loro storia, il loro progetto, la filosofia di produzione , ma sopratutto ci hanno deliziato con i loro vini.
Accompaganti da pietanze gustose e genuine di Nando , abbiamo degustao i 4 vini dell’ azienda , due bianchi e due rossi cilentani.
Casebianche nasce nel 2000 quando Elisabetta e Pasquale lasciano la professione di architetti ed iniziano ad occuparsi dei vigneti di famiglia realizzando le prime vinificazioni sperimentali. Nel 2006 l’ incontro con Fortunato li accompagna al primo imbottigliamento.
L’azienda aglicola si estende su 14 ettari nel territorio di Torchiara, tra il Monte Stella, il torrente Acquasanta ed il mare del Cilento. Tra ulivi, agrumi e fichi si coltivano circa cinque ettari di vigne di aglianico e fiano e barbera da cui nascono Cupersito, Cumalé, Iscadoro e Dellemore .

Gerardo Vernazzaro

Il Cumalé è un Fiano vinificato con una pressatura soffice e fermentato per l’ 80% in acciaio e il 20% in tonneau di rovere, un vino molto interessante che nonostante provenga da una zona caldissima dove le acidità tendono ad abbassarsi drasticamente in maturazione e di conseguenza i vini possono risultare poco freschi ed avvolte stucchevoli. Questo fiano di Fortunato invece è molto gradevole, ha una buona freschezza ed è’ elegante. L’ altro bianco Iscadoro è ottenuto da fiano, malvasia e Santa Sofia vinificate con macerazione lunga con le bucce senza l’ innesto di lieviti selezionati, un vino masticabile, ma non stucchevole. Inoltre  ho apprezzato  il colore, paglierino carico che tende a sfumature verdi, quindi per nulla ossidato, e nonostante il lungo contatto con le bucce , il vino non è “rustico” , anzi anche questo bianco è’ contraddistinto da una notevole eleganza , proprio buono.
I due rossi, Delle more ottenuto da un blend centrato di barbera (frutto), aglianico (struttura), piedirosso (spezia), e il Cupersito Aglianico in purezza . Sono veramente puliti, fini, eleganti, digeribili mi sono piaciuti molto, in modo particolare il Delle more vinificato solo in acciaio ed il mio amico e collega Fortunato è stato bravo nell’impostazione di tutti e quattro i vini che pur essendo prodotti da una piccola realtà’ ,con un approccio “agroecologico”, biodinamico e naturale, in pratica con il minimo interventismo possibile, tutti e quattro sono caratterizzati da una grande eleganza e finezza, praticamente i vini che mi piacciono.
La serata e’ terminata alle 3:50  per i 4 superstiti il sottoscritto, Francois, Nando e Rosario Mattera ed il rum agricolo offerto da ABRAXAS
Evviva l’ amicizia, e viva l’ allegria, evviva il vino buono!!!!!

A breve tutti a Torchiara !

Sede a Torchiara, Cilento. Via Case Bianche, 8. Tel 0974 84 32 44  [email protected]

*L’autore è proprietario ed enologo di Cantine Astroni a Napoli ed enologo di Monte di Grazia a Tramonti.

8 Commenti

  1. Forse davvero qualcosa di nuovo sta cambiando nella nostra Campania: parlare con questa passione di un vino fatto da un collega è una prova di maturità. Un esempio per tutti

  2. QUESTI DUE ENOLOGI HANNO UNA MARCIA IN PIU’: LA SEMPLICITA’. LI HO AMMIRATI SCAMBIARSI RECIPROCI COMPLIMENTI SUI VINI DA LORO LAVORATI DALLO STESSO VITIGNO A TRAMONTI. IN UN TERRITORIO TANTO PICCOLO CONFRONTARSI SENZA RIVALITA’ SULLA STESSA UVA E CERCARE, INVECE, DI IMPARARE COME FAR MEGLIO OSSERVANDO IL VINO DELL’ALTRO SIGNIFICA AVER CAPITO CHE E’ LA NATURA A FARE, IN FONDO, QUEL CHE L’UOMO SOLO CERCA DI RIPRODURRE. E’ LEI AD AVERE L’ULTIMA PAROLA, QUINDI IL LITIGARE NON AVREBBE ALCUN SENSO. UN PLAUSO VA AI PRODUTTORI, POI, CHE A QUESTI GIOVANI TALENTI DANNO FIDUCIA E CHE NE RISPETTANO LE SCELTE FACENDOSI GUIDARE E CONTEMPORANEAMENTE GUIDANDO.

      1. SARA’ EPRCHE’ SONO PIUTTOSTO COLTI E SOPRATUTTO LA LORO ESPERIENZA E’ A CONTATTO DRETTO CON LA TERRA. BASTA NON PRENDERSI TROPPO SUL SERIO. ALLA TERRA TORNIAMO TUTTI.

  3. ottimi vini,e proprietari simpaticissimi.L’Iscadoro è elegante e merita di essere conosciuto da tutti i seguaci(consapevoli)di Bacco.

  4. Ho bevuto il Dellemore abbinato a Ravioli di fagioli borlotti con pomodori secchi, pecorino e rucola su salsa di melanzane……….STREPITOSO. Un equilibrio ed eleganza rara.

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