La Pizza de “Il Pozzo dei Desideri” a Cerreto Sannita (BN)


Trattoria e Pizzeria “Il Pozzo dei Desideri” a Cerreto Sannita
Via M. Ungaro 122
Tel. 0824 816050

 

di Tiziano Terracciano

Cerreto Sannita è indubbiamente uno dei borghi più belli del Sannio, un esempio di ricostruzione dopo un terremoto da fare invidia ancora oggi per quello che è stata fatto tre secoli fa. Città delle Ceramiche e dell’Olio che va vissuta a tuttotondo andando alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, urbanistiche e architettoniche, senza naturalmente tralasciare la cucina che poggia le basi sui prodotti che questo meraviglioso territorio offre: dalle carni ai salumi, dagli ortaggi ai frutti del sottobosco, dal vino fino all’olio che, come viene in più parti ricordato, è uno degli elementi più caratterizzanti dell’agricoltura locale e che diviene il protagonista assoluto della rassegna annuale “Le Domeniche dell’olio”.

Il Pozzo dei Desideri a Cerreto Sannita

Il Pozzo dei Desideri a Cerreto Sannita

Passeggiando nel centro storico, nelle strade che si intersecano in cardini e decumani sul modello romano, troviamo questa caratteristica Trattoria e Pizzeria con soffitta e volte, pareti in pietra e “il pozzo dei desideri” a vista, coperto da una grata e da un vetro a filo pavimento.

Il Menù offre pietanze “di terra” basate sui prodotti del territorio ma non fa mancare una scelta di piatti “di mare” per assecondare le voglie della clientela abituale. Noi stasera abbiamo voglia di pizza e dall’apposita sezione scegliamo una “Nuova” (7 euro) con Pomodorini secchi, Salsiccia paesana e Patate al rosmarino; e una “Vegetariana” (6 euro+1 euro per l’impasto ai 7 cereali).

Il Pozzo dei Desideri -La Nuova

Il Pozzo dei Desideri -La Nuova

La “Nuova” è molto saporita e profumata con gli ingredienti ben dosati in modo da percepirne i sapori distintamente. La Vegetariana è assai sfiziosa per il gioco di consistenze e sapori dato dalle verdure sia fritte (melanzane e broccoli) che crude (peperoni e funghi) e prende quasi le sembianze di una capricciosa senza salumi con l’aggiunta dei carciofini e delle olive.

Il Pozzo dei Desideri -La Nuova

Il Pozzo dei Desideri -La Nuova

Il Pozzo dei Desideri - La Vegetariana

Il Pozzo dei Desideri – La Vegetariana

Gli impasti, quello tradizionale e quello con farina ai 7 cereali, offrono entrambi scioglievolezza e gusto uniti ad una leggerezza che può essere percepita anche visivamente osservando l’interno dei cornicioni caratterizzati dagli ampi alveoli dipinti e strutturati dalla lievitazione e dall’ottimale cottura.

Il Pozzo dei Desideri -La lievitatura

Il Pozzo dei Desideri -La lievitatura

Il Pozzo dei Desideri -La cottura

Il Pozzo dei Desideri -La cottura

Incuriositi dalla proposta dei Crocchè della casa (1,50 euro al pz.) li ordiniamo dopo, e mai prima della pizza. Il fritto è asciutto, la panatura croccantissima, le patate morbide e saporite, il ripieno di filante provola e dadini di salame assai goloso.

Il Pozzo dei Desideri - I Crocche' artigianali

Il Pozzo dei Desideri – I Crocche’ artigianali

La carta dei vini è rappresentata da etichette prettamente Campane ma il vino della casa (6 euro a lt) non delude assolutamente.

Il Pozzo dei Desideri -Il vino

Il Pozzo dei Desideri -Il vino

Per il digestivo ci fermiamo al vicinissimo Bar dell’Arco dove, mentre sorseggiamo il nostro consueto liquore Strega di Benevento con vista sulla grande Piazza San Martino, scopriamo altre sfaccettature della città dialogando con gli avventori della serata, tra cui Nicola e Giancarlo, che ci raccontano la storia e la morfologia del territorio oltre naturalmente a darci qualche dritta per l’acquisto dei prodotti locali e per delle escursioni da fare la prossima volta alla scoperta delle bellezze naturalistiche del circondario.(…e come sempre….il bar del paese si rivela sempre uno dei migliori info-point del territorio!)

Trattoria e Pizzeria “Il Pozzo dei Desideri” a Cerreto Sannita
Via M. Ungaro 122
Tel. 0824 816050

Il Pozzo dei Desideri sul web

Il Menù 

 

Maggio 2006

Via Michele Ungaro, 122
Telefono 0824.816050
Aperto anche a pranzo. Chiuso il mercoledì
Ferie quindici giorni nel periodo invernale

In questo grazioso ristorante, situato proprio nel centro di Cerreto Sannita (a due passi dalla chiesa di San Martino) ci siamo tornati ben tre volte in un breve intervallo di tempo. In ogni occasione abbiamo provato qualcosa di diverso. Sempre con lo stesso risultato: tutto ben cucinato e accurata scelta delle materie prime. Forse la cosa che ci ha sorpreso di più (in positivo) è stata la pizza, ottima sia nella versione “semplice” della ‘Margherita’ che in quella più “strutturata” della ‘Bufalina’, con pomodorini freschi e mozzarella di bufala. I prodotti caseari arrivano da un laboratorio (‘La mozzarella d’oro’, che raccoglie un po’ tutto il latte che si produce nelle realtà dell’alto bacino del Titerno) che sorge a poche decine di metri di distanza. Così come la carne, con i pezzi migliori prelevati dalle locali macellerie (a Cerreto se ne contano diverse, tutte di prima scelta).
Ci stupisce l’età del pizzaiolo Giovanni, da poco ha compiuto diciotto primavere e fa pizze da quando aveva quattordici anni. Quando si dice la passione. In cucina c’è Michele, di origini castelpotesi (nel Fortore). In sala a dirigere è la giovanissima moglie Grazia. Tre giovani con tanta voglia di fare. Ed il risultato si avverte subito al palato. Le paste, quasi tutte tirate a mano, vengono condite soprattutto con quello che propone il sottobosco. Interessanti i secondi di carne. Da provare assolutamente è la costata alla griglia: ci viene servita tipo “tagliata”, condita con ottimo extravergine di racioppella prodotto dall’Olivicola del Titerno. Stuzzicante anche la proposta dell’agnello, una consuetudine nei menù della zona che non sempre, però, soddisfa appieno. Ad iniziare, invece, un ampio tagliere di salumi e formaggi con le verdure grigliate accompagnati dall’ottima focaccia alle erbe aromatiche. Una piccola delusione arriva sui dolci, in due occasioni su tre siamo rimasti purtroppo senza.
Da migliorare certamente è la carta dei vini, con il consiglio di puntare quasi esclusivamente sulle etichette sannite. Va annotato, però, l’onestissimo ricarico. Altro segnale positivo per questo locale che cura discretamente anche la scelta dei bicchieri (e da queste parti non è poco). A fare il resto sono le suggestive volte che ci circondano: il locale è stato ricavato al pian terreno di una struttura settecentesca che fino a non molto tempo addietro accoglieva un frantoio (ancora visibile il pozzo che ne ha ispirato il nome). Certamente una delle migliori soste gastronomiche in cui ci si può imbattere durante la visita della cittadina famosa per la produzione ceramica ed il particolare tessuto urbanistico. Sui 25 euro.

Pasquale Carlo