Cetara, ristorante La Falalella


Corso Umberto I, 1
Tel. 089.262052
www.ristorantefalalella.com
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Rosario e Antonio Cioffi

Una simpatica novità nel già ricco panorama gastronomico cetarese: rinasce la Falalella, il ristorante dell’Hotel Cetus, l’unica struttura alberghiera del paese, molto bella, affacciata sul mare proprio all’ingresso del centro abitato. Dopo una gestione diretta e un periodo di chiusura, da quasi un anno i locali sono stati rilevati dai fratelli Antono (ai fornelli) e Rosario (in sala) Cioffi, di Ravello, approdati nel borgo dei pescatori di tonno dopo aver fatto un po’ di esperienza in Italia e soprattutto all’estero.
Il mestiere si vede nella proposta molto semplice ed essenziale, con alcuni ammiccamenti turistici, il costo finale che si aggira, prendendo tutte le portate, sui 40 euro, il servizio puntuale e attento. Il bonus di questo locale è sicuramente la piacevolezza: l’accesso è esterno al ristorante, c’è un comodo parcheggio riservato ai clienti, cosa alquanto rara in Costiera, si scendono degli scalini ricavati sulla roccia e si lascia il mondo alle spalle per accedere ad un terrazzino sospeso tra il cielo e il mare e una stanza che sembra una stanza di una lussuosa nave da crocera.

L’ambiente è rimasto semplice, essenziale, domina il bianco impreziosito dal cotto vietrese, la carta dei vini privilegia quelli della Costiera, ci sono tutti, a seguire i campani e un po’ di nazionali ben conosciuti e riconoscibili. Vi presentiamo una delle batterie di antipasti per avere subito l’approccio di stile: Sinfonia di pesce spada e salmone marinato con salsa allo yogurt e erba cipollina, Insalatina di polpo e patate tiepide, Composizione di alici e tonno marinato, Seppie grigliate servite su zucca marinata profumata alla menta. Come vedete proposte semplici, giocate sul mare, alleggerite nella presentazione e, quel che conta, ricche di sapore. Tra i primi ci si mantiene sul classico: Raviolino bicolore ripieno di branzino con guazzetto di calamari, Mezzi paccheri di Gragnano con pescatrice,vongole e pomodorini, I nostri tagliolini con funghi porcini e gamberetti, Gnocchetti di farina serviti con pesto di melanzane e ricotta salata e il vegetariano Bauletto di crepes farcito con verdure di stagione. Tra i secondi c’è la frittura di paranza, un ottimo rombo al forno reso interessante e goloso dall’abbinamento ai porri, pinoli e alle olive nere, il guazzetto di totani e patate, rivisitazione di uno dei classici della Costiera Amalfitana. Non mancano proposte di carne, sicuramente superflue di fronte alla qualità della materia prima del mare ma utili per rispondere alla domanda turistica o dei clienti abituali dell’albergo, e lo spaghetto alla colatura di alici che però andrebbe inserita nella carta, magari insieme a qualche altro piatto visto che è il prodotto bandiera di Cetara. Molto bene anche i dolci, sempre orientati sul classico, ma alleggerito, supportati dal Lambiccato di Longo e da una valanga di infusi e distillati. Insomma, un fuoriporta romantico per chi abita a Salerno, una gita per chi vive a Napoli e Avellino, una sosta ancestrale per chi è turistica in Costiera. I prezzi: 9 euro gli antipasti, 11 i primi, 15 i secondi, 5 i dolci. Si mangia per 40 euro, vini esclusi con un menù degustazione di sette portate.

Come si arriva
L’uscita autostradale è Vietri Sul Mare per chi viene da Napoli. Si imbocca la Costiera e dopo cinque chilometri, sulla sinistra, prima di entrare a Cetara, c’è il Cetus con il ristorante. Dalla Costiera è subito dopo Cetara, a venti minuti di auto da Amalfi.