Combination 2001 Colli di Salerno igt


LUNA ROSSA

Uva: aglianico e merlot
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Allora, le cose stanno così: all’inizio il Merlot prende per mano l’Aglianico e lo presenta in giro usando le chiavi giuste grazie alla morbidezza e ai profumi, poi, con il passare degli anni, è l’Aglianico che si mette sul groppone il Merlot per continuare insieme la corsa attraverso il tempo. Metafore a parte, devo dire che sono rimasto assolutamente impressionato dalla degustazione di questo 2001 aperto con una punta di scetticismo dopo oltre sette anni dalla vendemmia, conservato per molte stagioni alla buona in casa, come è accaduto per tutti i vini fino a due anni fa, prima che potessi disporre finalmente di una cantina autentica e professionale nel settecentesco palazzo di famiglia nel Cilento. Scetticismo nato da analoga esperienza fatta con il Cossano 2001, un Merlot in purezza di Tenuta Ponte nato sulla scia del successo del Patrimo, apparso stanco e svogliato, in una parola al capolinea. Il Combination 2001 ha esordito con l’estate 2003 ed è rimasto quieto quieto a soffrire fino all’altra sera nella casa di città quando, appunto, ho deciso di aprirlo. Devo dirvi soprattutto tre cose: la prima è la freschezza assolutamente integra del frutto, evidente anche dal colore granato vivo e intenso, compatto. La seconda è la convenenienza incredibile del rapporto fra qualità e prezzo, siamo sotto gli 8 euro franco cantina. La terza, più importante, è la profondità olfattiva molto bella che ha ancora frutta, ma anche terziari ben sviluppati e note dolci del legno, in piena corrispondenza fra naso e palato, buona morbidezza ma non piattezza perché, come dicevo, a parte la viva e gradevole acidità, i tannini dell’aglianico sono ancora ben operanti. Dal 2001 Luna Rossa fondata da Rino Di Maggio e Tiziana Teodoro ha un po’ cambiato pelle con l’ingresso del giovane agronomo Mario Mazzitelli e, dal marzo 2007, con il trasferimento della sede da Montecorvino a Giffoni Valle Piana dove dispone di ampi spazi e strutture funzionali. Il binomio fra i due vitigni è certamente un po’ d’antan, ma devo dire che, come ha fatto Librandi con il Gravello, è stato giusto mantenerlo visto che si può disporre di una storia che risale sino al 2000 e che comunque il Combination, a dispetto del nome naif, si è fatto conoscere e apprezzare nei mercati nazionali e internazionali e in molti concorsi con l’etichetta coperta. Ora la cantina, nata come monoprodotto, produce anche altri tre vini di cui avremo modo di parlare. Tornando al Combination, non è difficile capire il motivo del successo: il rosso infatti ha una spiccata personalità di territorio, un terroir grasso e ben esposto al Sud ove gode alternativamente dei venti freddi del Terminio e di quelli caldi di mare e sul quale, sulla scorta del Montevetrano, stanno sorgendo belle aziende come Casa di Baal e Terre di Vento tanto per citare le più vicine. La beva del 2001 è molto viva, lunga, intensa e persistente, starei per dire che ha raggiunto la piena maturità ma non escludo, se ne avete altre bottiglie, che la storia potrebbe riservare ancora altre sorprese. Intanto io lo giudico food friendly, da abusare su formaggi pecorini ben stagionati o sulla lasagna napoletana di Carnevale. Ah, sì, l’enologo è Fortunato Sebastiano, l’Harry Potter dell’Aglianico.

Sede a Giffoni Valle Piana, via Santa Maria a Vico. Tel. 089.8021016, fax 089.8021177. www.viniepassione.it; [email protected]. Enologo Sebastiano Fortunato. Ettari: 3,2 di proprietà e 4 conduzione. Bottiglie prodotte: 55.000. Vitigni: aglianico, merlot, cabernet, falanghina, fiano.