Conca della Campania, (Ce). I vini da vitigni storici e autoctoni di Poderi Foglia


Amedeo Barletta contitolare dell'azienda Poderi Foglia

di Phyllis De Stavola

Bacchus amat collis, soprattutto in area protetta e terra d’origine vulcanica.
Nel comune di Conca della Campania, nell’area settentrionale della provincia di Caserta e interna rispetto al Monte Massico, lungo la Strada Statale Casilina che ripercorre il tracciato della Via Latina romana che collegava Capua a Roma e lungo la quale erano situate le ‘ville rustiche’ dei romani, ve ne era una dove oggi è ubicata la sede dell’Azienda Vinicola Poderi Foglia, come testimonia una cisterna romana con il suo arco a botte che secoli addietro serviva per la raccolta delle acque piovane provenienti dalla retrostante montagna ricoperta da bosco naturale. L’azienda vinicola Poderi Foglia, immersa nel paesaggio verde e boscoso confinante con il Lazio, è circondata da borghi medioevali oltre che da rilievi montagnosi verso i quali si sta sviluppando il turismo escursionistico, è collocata nell’occhio del vulcano spento di Roccamonfina, laddove un tempo c’erano le bocche di fuoco, secondo i geologi.

I vini dell'azienda vitivinicola Poderi Foglia

La produzione di vini di Poderi Foglia è esclusivamente da vitigni autoctoni di pregio e storici: in primis Aglianico (su una superficie di circa due ettari con una resa per ettaro di 70 quintali) e Falanghina (allevati su una superficie di circa due ettari presentano una resa massima per ettaro di 80 quintali), fra i più antichi della storia della Campania, e Pallagrello nero e Pallagrello bianco, presumibilmente anch’essi risalente all’antica Grecia, apprezzati da Ferdinando IV che li aveva incluso nella sua ‘vigna del ventaglio’ così come nei ‘buffet’ (menu) proposti dalla corte reale borbonica e riscoperti a valorizzati sostanzialmente nell’ultimo decennio. Davvero secoli di storia e di storie nel bicchiere!

Vigneti Poderi Foglia di Pallagrello nero e Pallagrello bianco

Degustazione verticale. Confronto tra 'Concarosso' e 'Concarosso riserva'

I vini Poderi Foglia sono prodotti da vitigni autoctoni e storici di Terra di Lavoro allevati sulle colline di terra vulcanica, terra ad elevata vocazione vinicola già nota ai romani. Oggi dalla cisterna romana, sulla quale poi fu costruito un edificio medioevale di cui rimangono tracce, e dalla sede dell’azienda vitivinicola, che ricomprende anche un’ampia sala di rappresentanza e degustazione, si gode la veduta sui vigneti di Pallagrello bianco, Pallagrello nero, Aglianico e Falanghina posti su un’area di oltre cinque ettari lungo il fianco scosceso della collina che affaccia sulla ‘conca’ verso Tora e Piccilli, a nord-est del Monte Massico, tra i 350 e i 400 metri slm con sistema di allevamento a ‘Guyot classico’, sesto d’impianto 2,40m x 0,90m, orientamento dei filari in prevalenza nord-sud ed esposizione sud-ovest.

Vigneto Poderi Foglia di Aglianico

L’imprenditore vitivinicolo Avv. Amedeo Barletta, che opera nell’azienda insieme al papà Avv. Alberto e al fratello Avv. Luigi, tutti avvocati di professione e imprenditori vitivinicoli per passione, ci conduce tra i vigneti in fase di riposo invernale e in cantina dove il vino matura in botti di rovere e in acciaio.

Sostituzione dei pali di legno dei vigneti situati in area tutelata Parco Regionale Roccamonfina Foce Garigliano

Il vigneron casertano spiega che l’area, situata nel verdeggiante e protetto Parco Regionale Roccamonfina Foce Garigliano, è ad elevata vocazione vitivinicola fin dai tempi dei romani. Ciò in ragione della struttura e composizione del terreno di origine vulcanica, da diverse eruzioni del vulcano spento di Roccamonfina (apparato vulcanico ritenuto dai geologi più antico del Vesuvio) e pertanto caratterizzato da una spiccata mineralità, ricco di potassio, di magnesio e di altri sali minerali che dà dei vini dai profumi intensi, dotati di forza ed esuberanza e con attitudine all’invecchiamento.

Amedeo Barletta nella cantina-bottaia mentre mostra una doga di una botte ricoperta di sali minerali e tartrati

Botti di rovere francese e americano

A ciò si aggiunge il declivio collinare sul quale sono situati i vigneti, ottimale per il drenaggio dell’acqua, l’apporto costante di calore consentito dall’angolo d’incidenza dei raggi solari, la ventilazione. Dalle risultanze archeologiche è comprovato che ai tempi dei romani nell’area si produceva il Falerno. Non a caso Bacchus amat collis (Virgilio) fin dai tempi dei Romani, che riconobbero le potenzialità qualitative superiori della vite coltivata in zona collinare.

La sede dell'azienda vitivinicola Poderi Foglia a Conca della Campania

La bottaia dell'azienda vinicola 'Poderi Foglia'

L’azienda Poderi Foglia è nata nel 1997 quando Maria Grazia Foglia e Alberto Barletta, insieme alla famiglia Quaranta decisero, come già in precedenza fatto per l’azienda Vestini Campagnano fondata da Peppe Mancini e Alberto Barletta e situata nel comune di Caiazzo,, di operare per il recupero di vitigni autoctoni e dimenticati a partire dai quali hanno incominciato a produrre vini di qualità dalla vendemmia 2004. I vigneti furono reimpiantati e in parte fu cambiato il sesto d’impianto nonostante le difficoltà intrinseche nel prediligere vitigni quale il Pallagrello bianco e il Pallagrello nero, a bassa resa e a bassa redditività, e l’impegno richiesto nell’adottare le misure di tutela dell’ambiente e del paesaggio del Parco Regionale Roccamonfina Foce Garigliano nel quale sono situati i vigneti. La vigna in dicembre, sebbene sia in attesa della ripresa primaverile del ciclo vegetativo, in qualche modo è donna e pertanto esige attenzione costante e dedizione tutto l’anno. Il sistema di conduzione dei vigneti situati in aree ad alta tutela richiede, infatti, pali di legno. Questi ultimi, esposti agli agenti atmosferici, sono devono necessariamente essere sostituiti periodicamente (ogni 5-6 anni).

Arco della cisterna della pre-esistente villa rustica romana

Carta delle zone a vocazione vitivinivola della provincia di Caserta

Poderi Foglia è la prima azienda vitivinicola a produrre la prima DOC riserva della storia di Galluccio. Nel 1997 (D.M. 4.08.1997) è stata istituita la DOC, la più giovane della provincia di Caserta. Un riconoscimento che in qualche modo recupera l’ingiusta esclusione di Conca della Campania dalla zona del Falerno disegnata negli anni settanta così come di altri territori dell’area interna al Monte Massico, a discapito delle ricostruzioni storiche.

Carta delle zone vocate nel casertano. Zoom su Conca della Campania

Sono tre i vini prodotti dall’azienda vinicola Poderi Foglia. Tutti prodotti nel rispetto del Disciplinare della DOC Galluccio e caratterizzati da un ottimo rapporto prezzo/qualità: Conca bianco DOC Galluccio, Conca rosso DOC Galluccio e Conca rosso DOC Riserva.

Riconoscimento 'I vini di Veronelli ' 2010 al 'Conca rosso riserva 2006'

Conca bianco DOC Galluccio (Falanghina 85% e Pallagrello Bianco 15%) è prodotto in 14.000 bottiglie l’anno. Le uve sono raccolte a mano a fine settembre E’ vinificato separatamente in acciaio a temperatura controllata e lasciato sulle ‘fecce nobili per due mesi’; segue la fermentazione malolattica naturale, l’assemblamento, la maturazione in acciaio per tre mesi e l’affinamento in vetro per almeno un mese prima della commercializzazione. Il vino si presenta di colore giallo dorato brillante Al naso presenta un bouquet aromatico ricco dei profumi tipici delle uve che lo costituiscono in particolare frutta e polpa gialla (pera, pesca, mela) con sentori aggrumati e di mandorla amara. In bocca è secco, fresco, armonico. Temperatura di servizio consigliata: 10°. Proposto in abbinamento con risotto ai funghi, pesce grigliato, carne bianca saltata in padella. Prezzo medio in enoteca: € 7,00.

Logo riportato nell'etichetta classicheggiante dei vini Poderi Foglia

Buffet Borbonico per la serata del 13 novembre 1828 in Portici che include il vino Piedimonte (Pallagrello nero)

Conca rosso DOC Galluccio (Aglianico 85% e Pallagrello Nero 15%), prodotto in soli 4.500 bottiglie all’anno, è vinificato in acciaio a temperatura controllata dove matura prima di un passaggio in barrique di rovere per quattro mesi. Di colore rosso rubino; al naso presenta profumi di frutta a polpa rossa quale amarena, mora, prugna e sentori di frutti di bosco e spezie (vaniglia). L’aglianico, con la sua ruvidezza e forza di carattere è arrotondato dall’eleganza di velluto del Pallagrello nero. E’ un vino dotato di forza, energia ed esuberanza con attitudine all’invecchiamento. La temperatura di servizio consigliata è 16°. Alcuni piatti proposti in abbinamento: zuppa di soffritto, pasta e fagioli, arrosti, capretto, cinghiale. Prezzo medio in enoteca: €uro 8,00.

Conca rosso DOC Riserva (Aglianico 85% e Pallagrello Nero 15%) Nel rispetto del disciplinare della DOC Galluccio riserva è invecchiato per 18 mesi in barrique di rovere (francese e americano). Maturazione per 18 mesi in barrique di rovere (in prevalenza francese) di primo passaggio seguito da almeno 6 mesi di affinamento in vetro. Di colore rosso rubino intenso; al naso presenta un bouquet aromatico di frutta rossa matura (prugna, lampone, note di amarena, mirtillo, mora), fiori (violetta, ciclamino), spezie (vaniglia, tabacco, pepe rosa). In bocca la morbidezza è ben equilibrata da freschezza e tannicità. Temperatura di servizio consigliata: 18°. Proposto in abbinamento con: brasato di carne, arrosti, formaggi stagionati. Prezzo medio in enoteca: €uro 15,50.

I vini dell’azienda vinicola Poderi Foglia sono apprezzati in Italia, in cui il mercato principale è rappresentato dalla Campania (35%) seguita da altre regioni quali Lazio e Lombardia (20%), e all’estero, in primis USA (25%), seguita da altri paesi nel mondo quali Gran Bretagna, Germania, Cina (20%).

Amedeo Barletta ritracciando la storia del Pallagrello ne evidenzia l'apprezzamento da parte dei Reali Borbonici

Il Pallagrello è allevato su una superficie di circa due ettari (uno per la varietà a bacca nera e uno per la varietà a bacca bianca) con una resa di 65 quintali per ettaro per il Pallagrello bianco e 60 quintali/ettaro per il Pallagrello nero. E’ notoriamente un vitigno ‘nobile’ con una storia antica. Il nome storico del Pallagrello è ‘Pallarelli’ o ‘Piedimonte’, da ‘Piedimonte Matese’ (in provincia di Caserta), il luogo nel quale era impiantato già nel ‘700 il vitigno nella vigna reale di Ferdinando IV di Borbone, come risulta dal Dizionario Geografico del Regno delle Due Sicilie del 1759: “I vini di questa contrada sono eccellenti, così bianchi, come rossi, e sono de’ migliori del regno così per la loro qualità, e natura, come per le grate sensazioni, che risvegliano nel palato. Vanno sotto il nome di Pallarelli, e sono stimatissimi nei pranzi.” Ritroviamo il Pallagrello con il nome di ‘Piedimonte’ in documenti storici riportanti il buffet e la bottiglieria dei banchetti serali organizzati dalla Corte Borbonica, come in occasione del Carnevale del 1827 e della serata del 13 novembre 1828 svoltesi presso la Reggia di Portici. Nel ‘Buffet per la serata del 13 novembre 1828’ infatti compare tra i vini ritenuti di pregio quali i francesi (Sciampagna, Bordò rosso) e internazionali (Madera secco, Xeres secco) e italiani già noti all’estero (Marsala, Amarone, Moscato di Siracusa). Oggi i vitigni di Pallagrello, nella varietà a bacca bianca e a bacca rossa, sono coltivati nei vigneti dell’azienda Poderi Foglia a Conca della Campania e della collegata e pre-esistente azienda vinicola Vestini Campagnano nell’area collinare di Caiazzo. In quest’ultima area la composizione e la struttura del terreno, argilloso e scheletrico, conferiscono al vino la sua grande eleganza e particolare complessità aromatica.

Veduta dall'edificio ospitante gli uffici e la sala degustazione sui vigneti e sulla cantina-bottaia

L’enologo Paolo Caciorgna (che segue anche l’azienda collegata Vestini Campagnano sita nel comune di Caiazzo ed è inoltre attivo in Toscana per il Brunello di Montalcino, in Francia e in Cile), l’enologa responsabile della gestione della cantina Emilia Tartaglione laureata in chimica e specializzata a Torino in Enologia, e l’agronomo Antonio Di Giovannantonio, esperto di viti-enologia campana, coadiuvano i titolari dell’azienda Poderi Foglia nella promozione dei vitigni di Terra di Lavoro condividendo l’impegno costante e instancabile nell’esplorare ed accrescerne le potenzialità, sperimentando ad esempio la maturazione del vino in castagno ed in rovere americano. L’etichetta classica esprime, infatti, il legame con la storia della produzione vinicola classica che non si piega all’omologazione moderna del gusto internazionale.

Azienda Vinicola Poderi Foglia
Via Costa dell’Aia, 9
81044 Conca della Campania (CE)
Tel. +39 0823 679087
www.poderifoglia.it

Un commento

  1. Complimenti alla giornalista Phillis per l’appasionato articolo e complimenti alla Poderi Foglia, già Vestini Campagnano che è diventata emblema di coerenza e serietà produttiva nel panorama vitivinicolo campano, nazionale ed internazionale!

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