D'Ambra, nasce il bianco di conversazione


27 aprile 2002

Dopo duemilasettecento anni arrivano altri vitigni dall’isola Eubea ad Ischia: hanno viaggiato, parenti stretti della biancolella, non sulle barche dei primi coloni greci ma su quella di Andrea, appassionato cacciatore e pescatore e, soprattuto, proprietario di Casa D’Ambra fondata nel 1988 da Francesco e portata alla ribalta dal mitico «zio Mario» (Località Panza di Forio d’Ischia. Telefoni 081 907246 e 081 907210. Sito www.dambravini.com). Tutto nasce da una vacanza nell’isola greca del 1994: la scoperta delle uve, la verifica scientifica dei cloni, la creazione del nuovo vigneto in località Posta del Sorbo di proprietà della famiglia Trofa, la prima vendemmia nel 1999 e infine la nascita con l’annata 2000 del Kime (il nome della cittadina sulla costa orientale di Eubea da dove sono stati presi i vitigni). Non è un vino da meditazione, bensì da conversazione, nel bicchiere la potenza dell’alcool è compensata dalla morbidezza, il profumo e il sapore invitano a ripetere il sorso. È destinato certamente ad un lungo invecchiamento ed è anche la prova provata che non è indispensabile usare il legno per ottenere grandi risultati. Gli amici dell’Ais durante una degustazione lo consigliano ad un buon pecorino sardo, noi lo abbiamo accompagnato su una feta a bordo del Tortuga ancorato a Mergellina ma l’idea più forte potrebbe essere il «mefitico» Carmasciano. Quest’anno Andrea si presenta davvero in gran spolvero: il Biancolella Tenuta Frassitelli, famoso cru del monte Epomeo, è in una delle sue migliori perfomance, come pure il Biancolella base (a cui sono aggiunti i vitigni forastera, san lunardo e uva rilla). La conferma della vocazione in bianco dell’isola dove si conserva la coppa di Nestore incisa con il desiderio di sesso da un antico gourmet eubeo.