Degustazione a Palermo di vini austriaci: ovvero quando gli Austriaci ti conquistano con la dolcezza


degustazione trocken austriaci

di Francesca Tamburello

Parliamo di un viaggio di degustazione austriaca  condiviso con gli amici dell’Associazione culturale Dioniso e dell’Associazione G.B.L gruppo barman liberi, appassionati ed interessati neofiti, che ha riguardato due annate di Trockenbeerenauslese ’96 ’98  Alois Kracher,a cui sono seguiti Pinot Blanc Trockenbeerenauslese 1999 Weingut Schieschel Osterreich Neusiedlersee e 2000 Freie Weingartner Wachau Beerenauslese.

La vocazione edonistica, intrinseca nel  vino, si è manifestata da subito, dalle prime battute d’assaggio dei vini di Alois Kracher ,trockenbeerenauslese straordinari per lo stile inimitabile ,con uve di partenza chardonnay e welschriesling botritizzate dalla potenza calda –umida del lago di Neusiedle, bacino acquitrinoso di ben 32 chilometri, grande terroir confinante  con il territorio ungherese ed artefice del fenomeno della muffa nobile ,la noble rot delle Graves per intenderci.

Se in genere  i vini con il Pradikat seducono per la loro complessità mai stucchevole,le tipologie Trocken di Kracher nella progressione delle due annate  – svelano una capacità assai rara di presenza di  ben 9,8 g/l di acidità per un volume di  soli 5% di alcool.

Ciò si traduce in impressionante lucentezza ed in  un naso appagante di pepe nero e cannella. La botrytis s’insinua dolcemente, conquistando ed emozionando la platea del gusto.

L’approccio con l’Austria del Burgenland continua in un crescendo di grande evoluzione:ora abbiamo nel calice il Pinot Blanc  Trockenbeerenauslese 1999 Weingut Schiesch  Osterreich  Neusiedlersee. Si pronuncia “Weissburgunder” ed altro non è che il Pinot bianco,leggero nell’alcool ma di fiery minerality, impetuoso nel suo assetto varietale, uva  che ben coniuga la sua dolcezza ad una godibile acidità,chiudendo con una sfumatura gustativa gradevolmente amarognola.Infine,il nostro itinerario ha un suggello davvero importante nel Distretto di Wachau,zona estremamente espressiva dell’Austria del vino e mosaico di vigneti coltivati in terrazze ed impervi e rocce affioranti: senza dubbio una viticultura eroica!La cantina in esame, Freie Weingartner Wachau, cooperativa famosa di Dunstein,suggerisce un Beerenauslese-che significa letteralmente “vendemmia di acini selezionati” ovvero solo acini sani,attaccati da muffa o almeno sovramaturi,L’uvaggio è il grunerveltliner,simbolo del Wachau ,con le sue svariate declinazioni aromatiche, pungenti, fino ad una naturale predisposizione all’invecchiamento.Qui è la struttura avvolgente a premearti il palato piuttosto secondo i canoni del Riesling.Alla fine di questa significativa maratona,… abbiamo voluto un po’ disattendere una certa autorevole scuola di pensiero che consiglia di godersi le tipologie esaminate “da sole,senza sacrificare alcun cibo”..Noi abbiamo chiuso ,forse un po’ perfidamente, abbinando il tutto con  un “Cusiè”,formaggio piemontese ricco e denso negli aromi..forse per riportare tutto nello charme altrettanto espressivo di “casa nostra”…