Degustazioni AMIRA – Tutti i Fiano Cilento 2011: primo il Kratos di Maffini


Luigi Maffini

di Diodato Buonora

In occasione di “Benvenuto Cilento 2012”, l’interessantissima iniziativa organizzata dal “Luciano Pignataro Wineblog”, l’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum ha tenuto una degustazione di fiano cilentano dell’annata 2011. Il tutto è stato fatto rigorosamente “alla cieca”, vale a dire i degustatori non erano informati dei vini che degustavano. I degustatori ricevono in sala unicamente i bicchieri di vino che un cameriere versa dietro le quinte da una bottiglia “fasciata”. Man mano che serve, lo stesso cameriere numera le bottiglie che preleva a caso. Ogni degustatore valuta il vino in base ad una scheda (creata dall’Amira Paestum) basata soprattutto sulla valutazione della piacevolezza, non si tiene conto di tipicità territoriali o varietali. Nel caso di bottiglie difettate, non si possono sostituire in quanto il cameriere di turno non sa il nome del vino.

18 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 10 degustatori AMIRA:

–        Aiello Giuseppe (Ristorante Oasi, Paestum).

–        Calabrese Maurizio (più volte finalista concorso nazionale “Maître dell’Anno”).

–        Grippo Francesco (Fiduciario Amira Paestum – Hotel Le Palme, Paestum).

–        Li Santi Giuseppe (Maître e sommelier – Hotel Royal Paestum)

–        Longobardi Roberto (Sommelier Professionista Ais – Le Trabe, Paestum).

–        Longo Raffaele (Sommelier – Hotel Le Palme, Paestum).

–        Martino Chiara (Sommelier – Ristorante La Bettola del Massaro, Eboli)

–        Napoleone Franco (Sommelier Ais – Ristorante La Selva, Capaccio).

–        Rotondi Davide (U’ Saracino Banqueting, Agropoli)

–        Taurone Bruno (Responsabile banqueting – Savoy Beach Hotel, Paestum).

 

I campioni, degustati nei saloni dell’ Hotel Esplanade di Paestum, hanno decretato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso. 

Degustazione Fiano

1° vino classificato: Kratos 2011, Fiano Paestum Igt, Maffini, Castellabate (SA).  Che il fiano di Maffini arrivi primo ad una degustazione non è più una novità. L’azienda con una continuità disumana non sbaglia un “colpo”. Il Kratos è sempre di più una sicurezza per i ristoratori ed i consumatori. Questo vino in degustazione ha avuto l’eccellenza alla vista in tutti i parametri della scheda. Al naso un’ottima intensità ed un’eccellente persistenza e finezza. Al gusto, tutti i parametri si sono alternati tra l’eccellente (persistenza, stato evolutivo e piacevolezza)  e l’ottimo (intensità, finezza e corpo). In poche parole una garanzia. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 86,3/100, ottimo. www.maffini-vini.com

2° vino classificato: Vignolella 2011, Fiano Cilento Doc, Barone,  Rutino (Sa). Anche questo risultato non è una sorpresa. L’azienda di Rutino può vantarsi di avere tra le sue fila Vincenzo Mercurio, uno degli enologi più affermati e preparati della Campania. Il vino molto piacevole nell’insieme ha avuto in degustazione l’eccellente alla vista, l’eccellente-ottimo al naso e l’ottimo al gusto. Gradazione alcolica 14 %. Punteggio finale 84,2/100, ottimo. www.cantinebarone.it/

I Fiano in degustazione

3° vino classificato: Vigna Girapoggio 2011, Fiano Cilento Dop, Verrone, Agropoli (Sa). Ne avevamo sentito parlare (bene) di questo vino ed il risultato ha confermato questa diceria. Il Girapoggio dei Verrone ha conquistato il palato degli esigenti degustatori Amira per la sua eleganza e piacevolezza. Il vino, come i precedenti, ha avuto il massimo all’esame visivo. Ha sorpreso favorevolmente al naso e si è confermato un ottimo cavallo di razza anche al gusto. Complimenti. Il risultato è la conferma che c’è un Cilento “nuovo” che avanza con passione e professionalità. Complimenti. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio finale 81,1/100, ottimo. www.verroneviticoltori.it/

4° vino classificato: Trentenare 2010,  Fiano Paestum Igt, San Salvatore, Giungano (SA). Ancora un ottimo risultato per la bella azienda di Peppino Pagano, titolare del Savoy Beach Hotel di Paestum. Il vino tecnicamente senza difetti, per un soffio (basta guardare il  punteggio) ha sfiorato il podio. La neo azienda cilentana ha confermato che è fortemente intenzionata a voler ricoprire un ruolo di  primo piano nel ricco panorama vinicolo della Campania. La cantina è tecnologicamente avanzata, l’enologo è Riccardo Cotarella, per molti il numero 1 in Italia, le vigne sono curate con la stessa passione di come si cura un giardino di casa, i vini in tutte le sue categorie sono molto apprezzati dall’utente finale. In pratica una realtà che gradualmente conferma la sua volontà di fare bene. Bravi. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 80,8/100, ottimo. www.sansalvatore1988.it

5° vino classificato: Valentina 2011, Fiano Paestum Igt, Alfonso Rotolo,  Rutino (Sa). Questo vino ha avuto il punteggio inferiore dello 0,2% del precedente vino e dello 0,5% del terzo classificato. Vien da sé capire che anche il Valentina è piaciuto molto ai degustatori. Sappiamo che il viticoltore Alfonso Rotolo, anche enologo, ha da sempre fatto vini piacevoli ed interessanti. Il Valentina, che, se la memoria non m’inganna, è stato prodotto per la prima volta nel 1999, annualmente ha conquistato un nutrito numero di estimatori. Ai degustatori Amira è piaciuto molto per il suo insieme. Il vino subisce un leggero passaggio in barrique, assolutamente non invadente e leggermente percettibile, che gli dà un grande tocco di eleganza. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 80,6/100, ottimo. www.alfonsorotolo.it

6° vino classificato: Heraion 2011,  Fiano Cilento Doc, I Vini del Cavaliere – Casa Vinicola Cuomo, Capaccio Paestum (SA). Tra i primi della classe, a ruota, troviamo l’Heraion dei Vini del Cavaliere di Giovanni Cuomo. L’azienda è l’unica che ha sede nel comune della Città più bella della Magna Grecia. Ricordiamo che lo scorso anno, nella stessa degustazione, l’Heraion conquistò il primo posto. Il risultato di quest’anno è la conferma che l’azienda pesto-capaccese, da qualche anno, produce vini molto interessanti ad un ottimo rapporto qualità prezzo. Complimenti. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 80,3/100, ottimo. www.vinicuomo.com

Per ragioni di savoir faire e di quieto vivere non pubblichiamo la classifica dal 7° al 18° posto, ma elenchiamo, in ordine alfabetico, gli altri vini che sono stati degustati: Botti (Enfasi), Casebianche (Cumalè), Cobellis (Crai), Cuomo-I Vini del Cavaliere (Leukòs), De Conciliis (Donnaluna), Marino (Proclamo), Polito (Roccaventa e Saracè), Rizzo (Amon), Rotolo (San Matteo), San Giovanni (Tresinus) e San Salvatore (Pian di Stio).

La cosa più importante di questa degustazione, secondo i soci Amira, è stato notare con piacere l’alto livello qualitativo raggiunto dalle aziende cilentane. I vini che fino a qualche anno fa, se paragonati a quelli di tante altre regioni italiane, sembravano avere un prezzo alto, in questa sessione hanno dimostrato che  il prezzo di vendita attuale è fortemente giustificato dalla grande qualità. Era facile intuire che la maggior parte dei vini degustati si presteranno bene anche ad un invecchiamento di 3/5 anni, cosa impensabile qualche anno fa. È proprio il caso di dire “Benvenuto Cilento”.

 

4 Commenti

  1. Un piccolo consiglio ai soci AMIRA:se possibile riassagiate gli stessi campioni dalle stesse bottiglie aperte e ritappate dopo qualche ora o, ancora meglio, il giorno dopo.Sono sicuro che tanti valori andranno riconsiderati.Prosit.FM.

    1. E’ giusto che rispondo io. Rifiutiamo il consiglio. I nostri clienti (ricordo a Francesco Mondelli che lavoriamo in sala) scelgono la bottiglia e noi la serviamo nel giro di pochi minuti.
      Non conosco quello che fa Francesco … forse ci chiede che il cliente ci deve ordinare il vino con 24 ore di anticipo…. oppure di dire al cliente di aspettare un’ora prima di bere il vino…
      Le nostre degustazioni e la nostra scheda sono nate proprio per valutare un vino come dei comuni mortali e non come dei mamma santissima che nel vino vedono solo tanta poesia.
      Ricordo che i maggiori consumatori sono quelli che stappano e bevono e non quelli che stappano ed hanno tempo di aspettare ore ed ore. Credo sia giusto fare come interessa a quelli che fanno “vivere” il mondo del vino.
      Buona giornata a tutti

  2. trovo giusta la risposta di Diodato,visto che il cliente non può oordinare un giorno prima il vino che eventualmente vorrebbe bere,anche se in fondo lasciare il vino aperto per un breve periodo,può cambiare le sue caratteriostiche

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