Diario del Salento-3. Patù, Gelateria Pasticceria PICCI: il gelato più buono del Tacco e le meraviglie barocche di Presicce


Il gelato di Picci

Via Vittorio Veneto, 26 tel 0833.752006
martedì chiuso

di Tommaso Esposito

Patù, chi era costei?
Ecco, sembrerà facile parafrasare il curato lombardo, ma non è così.
Ho con me una cartina di oltre venti anni fa, la mia prima volta pugliese.
In viaggio usiamo ancora le mappe: il tom-tom è fonte di troppi e gravi litigi coniugali.

Antonio Piccirillo

E poi vuoi mettere il piacere di capire dove cavolo stai andando invece di sentirti uno scemo in balia della stridula vocina?
Eppure qua sopra Patù non la vedo. Mah.
A senso passiamo per Presicce. Bella. Anzi stupenda e inaspettata.
Nel vicoletto di Palazzo Villani una voce: “Uhè doc.”
“Uhè guagliò, che fai costì?”.


Capita spesso di trovarti lontano lontano lontano e di essere inopinatamente salutato dal condomino della porta accanto, vero?
Un caffè, allora, e di nuovo in giro tra questi splendidi palazzi segnati dall’insonnia barocca che appiccica demoni e mostri sotto la Colonna di Sant’Andrea.
Floreali piastrelle decò fregiano e allietano il fronte dei palazzi. Il mio cuore si rallegra.
In macchina tra gli ulivi. Alessano e poi eccola Patù. Leggo che da queste parti c’era un tempo Vereto, comunità messapica. Ne restano tracce archeologiche.
E Picci, dove sarà Picci? Una freccia ci dice sta là. Giriamo alla larga. Prima la Piazzetta e qualche palazzotto da vedere. E poi eccoci da Antonio. Il regno del pasticciotto eretico, quello senza strutto, descritto da Oloap. E’ prima serata. Ne è rimasto uno soltanto, son fortunato. L’assaggio.
Sì è “meza frolla” precisava Nina Grande la consulente pasticcera di zì Bettina: un po’ e un po’ di burro e margarina, ma anche qualche pizzico di lievito. Delicato, molto delicato. Buona la crema.
Oddio ho dimenticato la foto. Crudele ingordigia! Non me la perdonerò mai.
Mi riscatto con il gelato. Mandorla, pistacchio e cherry. Un piccollo sballo. Buone le basi e ottima la mano gelataia. Il pistacchio domina.
Canditi al cioccolato e marzapane al limoncello tra i tanti cioccolatini di Picci.
Patù?
Refrain: “Oh che bello passare quaggiù!”

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