Etichetta Bronzo 2004 Falerno del Massico doc



Felicia Brini con il padre Alessandro
MASSERIA FELICIA
Uva: aglianico e piedirosso
Fascia di prezzo: da 25 a 30 euro formato magnum
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Ho già manifestato in passato la mia predilezione per i vini rossi di qualità in formato magnum, si tratta, a mio parere, del rapporto ideale tra contenuto e contenitore in termini di affinamento, jolly da aprire in occasioni importanti con le persone giuste. Il Falerno Etichetta Bronzo 2004 Magnum lo conservavo in cantina da qualche mese, domenica l’occasione giusta: pura convivialità familiare e atmosfera carnacialesca. Mi allontano dal chiasso per pensare al vino: all’esame visivo mi appare ancora un rosso rubino vivace con una leggerissima virata verso l’aranciato da evoluzione. Alla roteazione il bicchiere è decisamente consistente e annuncia una struttura decisa e robusta. Il primo naso è tutta frutta rossa carnosa e matura, more e ciliegie che stanno evolvendo in sotto spirito, seguono spezie, pepe bianco, liquirizia, una leggera vanilla, note balsamiche e minerali, per chiudere con un etereo appena accennato. L’ingresso in bocca è potente, l’attacco tannico ancora irruente rivela tannini ben lavorati e dosati che si stanno fondendo lentamente verso equilibrio ed eleganza. Il vino ha una spalla acida prepotente che promette lunga vita e gli conferisce intriganti agilità e bevibilità. La corrispondenza gusto olfattiva si esprime bene e la persistenza aromatica è molto lunga e profonda.
Le vigne hanno quasi 20 anni, esposte a nord ovest, a 150 sul livello del mare. Già, il mare, è ad appena sei chilometri in linea d’area e alle spalle il Massico: un microclima ideale che conferisce al vino eleganza sulla lunga distanza. La vigna è quella storica, il cru di famiglia voluto da Felicia e papà Alessandro nei primi anni ’90. L’Etichetta Bronzo invecchia 12 mesi per il 90% della massa in piccole botti di rovere di primo passaggio, di tostatura medio bassa. Il restante riposa in acciaio. Soltanto le botti migliori concorrono al vino di punta che affina almeno 12/18 mesi in bottiglia, in pratica, tra una cosa e l’altra esce a 3/4 anni dalla vendemmia. E’ un Falerno di concezione moderna ma saldamente attaccato alla tradizione ed al territorio. Felicia ed Alessandro hanno lavorato a lungo: oggi i frutti si cominciano a raccogliere, il vino si fa apprezzare da critica e consumatori, ma a Masseria Felicia non si fermano, più si raccoglie, più si lavora con la stessa passione del primo giorno. L’abbinamento è stato di tradizione: lasagna napoletana, carne di maiale del ragù ( quello cotto 24 ore nella pentola di terracotta ) e friarielli di Volla ben conosciuti dagli amanti di quest’impareggiabile ortaggio.
Questa scheda è di Giulia Cannada Bartoli

Sede a Sessa Aurunca. Via Provinciale Appia Carano. Località San Terenziano
Tel. e fax 0823.935095
Sito: http://www.masseriafelicia.it
Email: [email protected]
Agronomo ed enologo: Vincenzo Mercurio
Bottiglie prodotte: 22.000
Ettari: 4,5 di proprietà
Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina
In cantina: Alessandro e Maria Felicia Brini