Ferrari Perlè, la Ue blocca i Lunelli sul nome


Addio buon Ferrari Perlé?

La società Ferrari F.lli Lunelli SpA, non può registrare il marchio
«Perlè» per i suoi vini e vini spumanti. Il Tribunale dell’Ue ha infatti confermato – respingendo ieri a Lussemburgo il ricorso della società italiana – la decisione dell’Ufficio armonizzazione dei marchi
nell’Ue (Uami) che nel 2010 aveva negato la protezione del marchio chiesto da Ferrari per «assenza di carattere distintivo acquisito in seguito all’uso».
 La Ferrari ha fatto valere, nel corso del procedimento, che il marchio richiesto presenta un carattere distintivo in seguito all’uso, e che la commissione di ricorso dell’Uami non ha valutato orrettamente le prove.
 Il Tribunale dell’Ue non ha accolto quella posizione giudicando che l’espressione «vin perl» appartiene «ai vocabolari francese e inglese, per questo occorreva prendere in considerazione la percezione del pubblico di lingua francese e inglese». Inoltre, ha aggiunto che il termine «perle», impiegato in enologia per designare un «vino leggermente frizzante», è sostanzialmente identico al marchio richiesto e presenta un carattere descrittivo per quanto riguarda i vini e gli spumanti.
 I giudici europei ritengono quindi che, «essendo il pubblico di riferimento costituito da consumatori di lingua francese e inglese, la prova dell’acquisizione del carattere distintivo doveva essere apportata per tutto il territorio di lingua francese e inglese dell’Unione europea (Francia, Belgio, Lussemburgo, Regno Unito, Irlanda e Malta). Le prove dell’uso depositate presso l’Uami
dalla Ferrari riguardavano soltanto il Regno Unito e la Francia e non tutti gli Stati membri rilevanti».
La decisione del Tribunale Ue può essere impugnata entro due mesi per le questioni di diritto.
(ANSA).

Un commento

  1. un grande prodotto con 60 mesi di permanenza sui lieviti e un grande rapporto qualità prezzo spaventa il mercato concorrente

I commenti sono chiusi.