Fiagre 2005 Irpinia doc


ANTONIO CAGGIANO
Uva: fiano e greco
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Ancora un vuoto da colmare, ma stavolta non ideologico. Con alcuni bicchieri è come avere sempre davanti agli occhi il Vesuvio o il Colosseo: alla fine diventa talmente normale da non guardarli più quando ci si passa vicino. Così il Fiagre, il primo vino bianco di Antonio Caggiano fatto in tutta allegria e scanzonata spensieratezza a differenza del Devon e del Bechar più sofferti dal punto di vista concettuale. Ci ho pensato scegliendo il 2005 all’Osteria Massa di Caserta, stavolta lo scout di eccezione è stato il sommelier professionista Nando Papa, ove si dimostra ancora una volta la superiorità stellare dei bianchi d’Irpinia i cui veri competitor italiani si contano sulle punte delle dita di una mano (Verdicchio, Soave, bianchi dell’Alto Adige, del Friuli, Falanghina): un bicchiere fatto senza impegno, di una annata davvero disgraziata per le piogge abbondanti, si presenta infatti a due anni dalla vendemmia in maniera pimpante, baldanzosa, con profumi primari e secondari assolutamente netti e puliti senza alcun cedimento ossidativo, in bocca la freschezza integra conferma le sensazioni olfattive, la struttura è notevole nonostante le premesse che ho fatto, tanto che la beva è rinfrancante, appagante, esaustiva su molti piatti anche ben congegnati, come lo spaghettone di gragnano con il polpo sul letto di lenticchie. Credo anzi che questo 2005 di Antonio abbia ancora una buona vita davanti a se e lo consiglio per il rapporto tra qualità e prezzo: la struttura del greco, i cui profumi sono sempre difficili da cogliere per qualsiasi enologo, è ben ammagliata con la finezza e l’eleganza del Fiano. Da bere in ouverture prima di passare a bianchi cresciuti in legno, oppure alla fine, dopo il dolce per, come dice scherzosamente Luigi Moio dei bianchi, lavarsi i denti.

Sede: Taurasi, contrada Sala
Tel. e Fax 0827.74043
Sito: http://www.cantinecaggiano.it
Email: [email protected]
Enologo: Giuseppe Caggiano con i consigli di Luigi Moio
Bottiglie prodotte: 100.000
Ettari: 20 di proprietà. Vitigni: aglianico, fiano di Avellino, greco di Tufo