Forastera 2009 Ischia doc, Pietratorcia


I fratelli Gino e Vito Iacono com il padre Franco (foto Monica Piscitelli)

L’anima vera contadina di Ischia è espressa dai grandi vini di Pietratorcia, l’azienda fondata nel 1996 dalle famiglie Iacono, Regine e Verde che, vendemmia dopo vendemmia, ha dimostrato sino in fondo le potenzialità delle uve, spesso coltivate in condizione di viticoltura estrema. L’altra sera al Circolo Savoia di Napoli, lì dove per pura combinazione provai il primo bianco ancora fuori commercio, è stato presentato l’ultimo nato, la Forastera. Si dice così di un’uva portata da fuori, ma in realtà viene coltivata qui dal 1850.

Oggi le piante sono coltivate nel magico scenario, il Quadrilatero anti-speculazione costituito dal Cuotto, Chignole, Toppo e Montecorvo: c’è terreno interessante, formato da materiale detritico derivante da distaccamento di tufo verde. In questo vino, evviva grado alcolico dichiarato a quota dodici, come ai vecchi tempi in cui il bianco si beveva invece di essere tagliato a fette con coltello e forchetta, si respira l’animo discreto e gentile di Gino, l’enologo di famiglia. Una mano, ve lo dico subito, capace di creare bottiglie in grado di correre nel tempo con molta autorevolezza e spavalderia. La 2009 non è stato certo una vendemmia facile, però il risultato nel bicchiere c’è e si vede tutto. Lo userete come aperitivo nei giorni assolati regalati dal sole mediterraneo, prima di passare, per esempio, allo straordinario Vigna di Chignole 2008, blend di forastera, biancolella e fiano, uno dei migliori in Campania. Bene i monovitigni, ma spero nella tutela dei cru aziendali che tante soddisfazioni hanno regalato. Le persone ancora non se ne sono accorte, ma il terreno sta tornando in primo piano e la visione francese sta lentamente tornando di moda rispetto a quella anglosassone che spara il nome dell’uva in etichetta. In Campania abbiamo certo ragione nel farlo, come pure di tutelare nella comunicazione la viticoltura più bella e spettacolare del mondo. In questo caso interpretata con piacevolezza: sui pesci da taglio in bianco appena scottati oppure sui fiordilatte di Agerola. Excellent.

Forio d’Ischia Via Provinciale Panza, 267 Tel.081.908206 www.pietratorcia.it Prezzo: 7 euro franco cantina

2 Commenti

  1. Ischia, l’Isola Verde è meravigliosa, ci torno ogni anno sempre più volentieri, ti ricarica nel fisico e nella mente.
    Pietratorcia è una bella realtà, giovane e moderna, una bella location in quel di Panza dove si possono ammirare anche le fosse dei conigli in mezzo alle vigne, buoni vini forse un pò meno “ischitani” rispetto a quelli di D’Ambra che personalmente preferisco.
    Comunque bene così, e pensare che molti napoletani conoscono posti di plastica tipo Sharm el Sheik e magari non sono mai stati a Forio…che tristezza
    W Ischia, ma non andateci ad agosto mi raccomando!
    CARPE DIEM

I commenti sono chiusi.