Gragnano Penisola Sorrentina 2011 Iovine


Gragnano Penisola Sorrentina 2011 di iovine – foto di Sara Marte

Il Gragnano è il tradizionale vino delle feste di Natale dei Napoletani: bevuta socialmente trasversale, come del resto è la cultura gastronomica di ogni grande città, priva di distinzioni di ceto. Questo “antico” vino (un uvaggio di Aglianico, Piedirosso, più altri vitigni meno noti ma molto “saporiti”) è un rosso beverino piuttosto mosso.

Vino tipico, vero e proprio Lambrusco del sud, viene ri-fermentato in grandi botti di acciaio con l’aggiunta di lieviti selezionati, sì da assumere la caratteristica spuma poco persistente ma briosa. Il colore è molto scuro, con riflessi blu, per la presenza di antociani intatti. La bevuta è preceduta da profumi fragranti di aromi secondari (cioè vinosi) e da decise note fiorali, molto eleganti, di viola. All’assaggio si presenta energico e quasi completamente secco (questo di Iovine è sostanzialmente asciutto, anche se molti altri produttori lo lasciano appena più sulla vena), molto pulente e fresco l’ingresso in bocca, di buona sapidita’, con una  caratteristica scia finale che sa di affumicato (scia dovuta, credo io, alla composizione dei minerali del soprassuolo vulcanico che ricopre la roccia calcarea sottostante).

Aniello Iovine nella sua bella cantina di famiglia a Pimonte – foto di Sara Marte

Sfatiamo due miti: il primo è quello che vuole che il Gragnano va bevuto d’annata, addirittura a due-tre mesi dalla vendemmia. Per quanto mi riguarda, io ho trovato questa 2011 di Iovine semplicemente fantastica: più pronta, più rotonda, con perlage una virgola meno pungente (rispetto alla sorella del 2012), un vino impeccabile nella sua assoluta schiettezza.

Secondo mito da sfatare: la temperatura di servizio, che Veronelli consigliò fredda sì, ma mai di frigorifero. Io, invece, il Gragnano, sia d’inverno che d’estate, lo amo bere decisamente freddo, cioè a temperatura di frigorifero: un po’ all’americana, è vero, ma solo i grandi Gragnano (come quelli di Iovine, ad esempio) danno il meglio di se’ quando sono serviti freddissimi. Tutti gli altri crollano e si scompongono. Un vino felice, nato per sostenere la tavola ma senza protagonismi di sorta. E’ un vino anti-crisi, sui 5-6 euro al massimo, in enoteca: riscopriamolo, in una veste chic, come originale vino per la tavola di Capodanno.

E… se non è vero Gragnano, desistete!

L’azienda Vinicola Iovine è in via Nazionale  46, Pimonte. Tel 0818792123. Fax 0813934273.
Sito: www.iovine.eu
Email: [email protected]

Questa scheda è di Gaspare Pellecchia