Bellavista cuvée brut Millennium 1995: le occasioni da non perdere


Bottiglia Jéroboam Franciacorta Bellavista 1995 – foto di Enrico Malgi

A volte le casualità disegnano incontri ed avvenimenti davvero speciali. E’ proprio il caso di questo Bellavista Millennium 1995 nato in seguito a due avvenimenti fortuiti e forse anche banali. Ho avuto il privilegio di degustarlo in occasione del convegno Le Strade della Mozzarella a Paestum, essendo stata questa azienda uno dei main partner dell’evento.

Scelta felicissima in quanto le bollicine sono un ottimo abbinamento con questo formaggio, per la loro freschezza vivace e per quel senso di leggerezza che sanno infondere proprio come accade quado si assapora una mozzarella di bufala fresca. Ed anche perché trovo più che interessante e ben pensato uscire dagli abbinamenti territoriali quando si vuole dare maggiore risalto alla comunicazione di un prodotto così valido. Meno male che esistono menti libere e vivaci capaci di andare oltre i pregiudizi scegliendo di associare un prodotto simbolo del nord con un altro tipicamente meridionale. Tornando al Millennium 95, questa meraviglia prende forma in seguito ad una visita imprevista che l’enologo Mattia Vezzola ha fatto allo Chateau d’Yquem, dove sappiamo che la botrytis cinerea rende speciale questo vino così ricercato.

Anche se in partenza sembrava una esperienza professionalmente inutile, essendo Mattia impegnato soprattutto nella produzione delle diverse selezioni Bellavista, la curiosità  lo ha spinto comunque a voler sapere di tutto sul trattamento delle uve botritizzate. Sono soprattutto le donne a vendemmiare quest’uva preziosa, selezionando  con estrema minuzia ogni singolo acino da mandare nei tini a fermentare. La lunga esperienza concede loro di intuire, in base alla colorazione assunta dall’acino, come questo poi si comporti in fermentazione. Si dice impara l’arte e mettila da parte. Nel 1995 una parte dei vigneti Bellavista è stata attaccata dalla muffa nobile e quella che in partenza si è accolta come una tragedia si è poi tradotta in Bellavista Millennium, un bere sublime. Mattia ha l’intuizione di tentare la produzione di bollicine da uve botritizzate e la grande esperienza in fatto di rifermentazione in bottiglia ha trasformato la sua capacità di osare in un successo.

In effetti la cuvée Millennium non è più in commercio, fa parte della riserva di famiglia da stappare per gli ospiti speciali. Millennium perché ha inaugurato l’avvento del terzo millennio.  Questa bellissima bottiglia in formato Jeroboam, da tre litri, spunta a sorpresa al termine della verticale Bellavista organizzata in occasione di Le Strade della mozzarella 2014. Ed ha sorpreso veramente tutti. Si dice che la bellezza esista nella mente di chi la contempla e di bellezza Mattia ne deve aver vista tanta. Il lungo affinamento ed i sentori indotti dalla botrytis hanno reso questo vino estremamente seducente, sorprende ogni volta che si mette il naso nel bicchiere – del resto la seduzione vuole attesa e sorpresa.

E’ un Bellavista raffinato, profondo e da inseguire. Ampio nei profumi che si delineano man mano che il contatto con l’ossigeno ridà energia e voce al vino. In apertura rilascia note leggermente tostate e di idrocarburi, e lentamente dà spazio al muschio bianco, zafferano, buccia di agrumi e qualche accento di miele. In bocca il vino conferma la grande eleganza espressa al naso con bollicine finissime, ha freschezza vivace e si allunga con leggiadrìa sulle note salate.

E’ certamente un Bellavista da occasioni speciali, proprio come questa serata a Le Strade della Mozzarella.

 

Sede in via Bellavista 5, 25030 Erbusco (Bs) – tel. 030 7762000 – www.bellavistawine.it[email protected]

 

Questa scheda è di Marina Alaimo