Firenze, Da Burde: la cucina con l’anima toscana di Paolo e Andrea Gori


Da Burde, Andrea e Paolo Gori

Via Pistoiese, 154
Tel. 055.317206
www.vinodaburde.com
Aperto a pranzo, chiuso la sera e la domenica

La risposta precisa a una domanda diffusa: ma a Firenze esistono ancora trattorie vere? Si, basta venire qui dove in cucina dal 2009 c’è Paolo Gori e godere di piatti tradizionali, collaudati, a buon prezzo. Certo, si è un po’ fuori mano rispetto al centro, ma vi assicuro che ne vale davvero la pena.

Da Burde, il banco

Che non sia un posto di cazzeggio lo si capisce dal fatto che è aperto solo a pranzo (ovviamente ci sono cene tematiche o su prenotazione): dunque questa trattoria, nata nel 1901, è anzitutto un luogo dove il cucinare è servizio. Proprio come le autentiche pizzerie napoletane che chiudono la sera.

Da Burde, le zucche

Spifferi di una Italia ormai al tramonto, ma vera, autentica e ricca di sapori oltre che di biodiversità. La trattoria è una sorta di labirinto con un bar salumeria ricco di specialità del meglio dell’artigianato italiano venduto a buon prezzo e dove la gente del quartiere si affaccia per un caffé o anche un semplice panino.

 

Da Burde, minestra con patate

Ma il bello viene quando vi infilate in una delle sale d’antan ben collegate alla cucina che ha una posizione centrale e vi lasciate andare alle proposte del giorno, come sempre conviene fare quando si è in queste luoghi dell’anima.

Da Burde, vellutata di zucca

Le zuppe di Paolo sono intense e ricche di sapore, a quelle tradizioni si aggiungono proposte personalizzate, noi abbiamo provato, tra le altre, quella di zucca, delicata e molto ben eseguita.

Da Burde, la zuppa di fagioli

Avere tempo o, meglio, non avere null’altro da fare, sul bere ci si può davvero sfiziare: la carta e la sala sono gestite Andrea, fratello di Paolo, bravissimo sommlier molto conosciuto nel settore e per la sua attività in rete dove riporta le sue degustazioni. Dai rossi toscani al Piemonte, alla Francia, la scelta della carta dei vini è ricca di spunti, curiosità, ben gestita sui prezzi e riesce in modo da far girare la cantina senza imbalsamarla.

Da Burde, la sala

 

Da Burde, i condimenti al tavolo

Da Burde (“Burdèl” era il soprannome con cui venivano chiamati un tempo i commercianti di maiali in Romagna), come un po’ ovunque in Toscana, il piatto forte è ovviamente la carne. Si mangia un’ottima fiorentina a buon prezzo mi dicono gli amici di Firenze, ma noi ci siamo dedicati alla peposa, alla trippa alla fiorentina, sorta di stufato ricco di pepe e alla nostra fissazione, il pollo.

Da Burde, la carne

 

Da Burde: trippa alla fiorentina

 

Da Burde, il servizio al tavolo

 

Da Burde, i vini

Gran finale con dolci di tradizione toscana.

Da Burde, il dolce

Un riferimento sicuro, uno dei luoghi di cultura gastronomica grazie ai quali l’Italia sopravvive alle multinazionali omologanti e ai messaggi oncologici televisivi.
Spenderete a dire molto dai 30 ai 40 euro, ma anche venti euro con due piatti.
Prossimo obiettivo, una guida dei locali aperti solo a pranzo a gestione familiare: sarà difficile sbagliarla:-))

Un commento

  1. ottimo locale ottimo cibo particolarità da bere ..caro luciano ho seguito qualche anno fa il tuo consiglio che ho ripetuto ben 2 altre volte , pur se fuori mano , andare ne è valsa la pena e ritornerei con piacere sempre!!!

I commenti sono chiusi.