Il birrificio di Lambrate in trasferta ad Arezzo: serata sperimentale all’Osteria Mest


le birre del birrificio di Lambrate

di Fabio Panci

Dopo i due interessanti appuntamenti con le cene degustative a base di vino, prima con il “sangiovese e le sue sfumature” ed in seguito con i “rosati toscani”, l’Osteria Mest ha voluto stupire ancora una volta i suoi affezionati clienti  con una “cena sperimentale” con ospite d’onore il birrificio di Lambrate rappresentato alla grande per l’occasione dal docente e grande appassionato del mondo birra  Fabio Cornelli.

L’estro dello chef Francesco Mastronardi, fresco di riconoscimento insieme a tutto lo staff del Mest della menzione da parte della Guida Ristoranti dell’Espresso, si è spinto oltre preparando 12 tapas equamente divise tra i classici piatti di un pub inglese e la loro rivisitazione in chiave gourmet. A fare da contraltare 6 birre con stili totalmente diversi tra loro, per un percorso enogastronomico fuori dagli schemi ma ampiamente apprezzato da tutti i commensali presenti.

Ad introdurre la serata è toccato alla coppia sandwich cheese raisins – canapè mousse di formaggio e gelatina di mosto d’uva.

sandwich cheese raisins – canapè mousse di formaggio e gelatina di mosto d’uva

Personalmente pur apprezzando il sandwich ho trovato di gran lunga migliore il canapè, con il quid della gelatina di mosto d’uva davvero sublime.

Birra: Sant’Ambroeus –  stile Belgian Strong Golden Ale

Parziale: Inghilterra 0 – Italia 1.

Poi spazio ai funghi con mushrooms pie – sfoglia salata e flan di funghi

mushrooms pie – sfoglia salata e flan di funghi

Piatti entrambi particolarmente delicati ed armonici, dove la parte aromatica dei funghi esaltava la birra in accompagnamento.

Birra: Porpora –  stile Hopped Bock

Parziale Inghilterra 1 – Italia 2

Per il giro di boa la coppia più goduriosa della serata rappresentata da scotch eggs – crocchetta di salsiccia e zabaione salato.

scotch eggs – crocchetta di salsiccia e zabaione salato

Nonostante lo zabaione fosse un qualcosa di sublime per il palato, devo dare il punto al piatto da pub davvero fantastico considerando anche la Ghisa ed il suo stile che amo alla follia.

Birra: Ghisa –  stile Smoked Stout

Parziale: Inghilterra 2- Italia 2

Passando poi alla quarta sfida, il pesce la fa da padrone con il classico fish and chips da un lato e baccalà e patate con mayo e polvere di capperi d’altro.

fish and chips da un lato e baccalà e patate con mayo e polvere di capperi d’altro

Ancora una volta sono i britannici a primeggiare con una bandiera del cibo di strada, nonostante la prova convincente  del nostrano baccalà. Piccola nota di demerito per la birra, che pur personalmente non ho trovato adeguata nella sua funzione classica di “pulizia della bocca in vista del prossimo boccone” .

Birra Montestella –  stile Pilsner

Parziale Inghilterra 3 – Italia 2.

Prima del gran finale spazio al match tra pesi massimi rappresentato da hamburger vs cubo di manzo brasato e crostone integrale. Piatti entrambi ricchi, gustosi, in una sola parola eccellenti grazie anche  al perfetto abbinamento con la birra che mi ha maggiormente stupito per la sua complessità al naso ed in bocca.

hamburger vs cubo di manzo brasato e crostone integrale

Birra: Lambrate – stile Bock

Parziale Inghilterra 4 – Italia 3.

In conclusione il dolce riporta tutto in perfetta parità in quanto il sia pur delizioso bread and butter pudding non può nulla contro la quintessenza della dolcezza  del semifreddo con canditi e bruschetta dolce.

bread and butter pudding – semifreddo con canditi e bruschetta dolce

Per quanto riguarda l’abbinamento, pur avendo apprezzato moltissimo la Doom, e sperando che non me ne voglia l’amico Fabio, non riesco ancora a staccarmi dal mio “background sommelier” che afferma il binomio indissolubile dolce-vino dolceBirra: Doom –  stile Bavarian HefeWeizen

Parziale Inghilterra 4- Italia 4.

Un ringraziamento particolare mi sento di farlo allo chef Francesco Mastronardi, a tutto lo staff del Mest, al birrificio di Lambrate ed alle sue ottime birre e last but not least al grade amico Fabio Cornelli, la mia enciclopedia vivente in tema di birra.