Massimo Bottura a Culinary Journeys, il nuovo programma della CNN sull’alta cucina: il piatto più difficile? Spaghetti al pomodoro


Massimo Bottura

Massimo Bottura

L’Italia è un piatto di spaghetti al pomodoro.Parola di Massimo Bottura che ha battezzato la serie tv della Cnn. Ecco la traduzione del pezzo.

di S. Irene Virbila

La serie TV della CNN, Culinary Journeys, inizia con Massimo Bottura, lo chef tre stelle Michelin dell’Osteria Francescana di Modena, in Italia, terra di cibo ‘slow’ e auto veloci. La parte ‘slow’ sarebbe il Parmigiano Reggiano e l’aceto balsamico. Quella veloce la Ferrari e la Maserati che entrambe hanno il quartier generale in questo centro di origini medioevali nel cuore dell’Emilia Romagna.

Oltre alla terza stella Michelin (ottenuta nel 2012), l’Osteria Francescana si è posizionata al terzo posto nella classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo a Londra.

L’Emilia Romagna e la città di Modena sono nel DNA di Bottura. “I miei muscoli sono fatti di Parmigiano Reggiano. Nelle mie vene scorre aceto balsamico”, dice nel video.

Da quando ero un ragazzo ero uno che fa guai e mi rifugiavo da mio fratello più grande sotto il tavolo della cucina. E da lì guardavo il mondo da un altro punto di vista. E’ quello che facciamo all’Osteria Francescana ogni giorno. Condensiamo tutte le nostre passioni – la musica, l’arte, il nostro passato, le nostre esperienze, i nostri ricordi – in bocconi”.

Conosciuto per la sua creatività e per la sua cucina di avanguardia, Bottura spiega che la cucina italiana è tutta basata su ingredienti meravigliosi – ma la sua semplicità è una cosa molto difficile da raggiungere.

“Una delle cose più incredibili e buone è spaghetti al pomodoro. Ma questo è il piatto più difficile da fare. Bisogna sapere da dove vengono i pomodori, il tipo di spaghetti, come sono stati essiccati. Ci sono così tante variabili”.

E’ affascinante assistere a questo chef che pensa ad alta voce, il modo in cui sembra che porti fuori le idee dalla testa, le getti in aria e poi le contempli. Non mostra tecniche elaborate che è possibile invece trovare in TV ma mostra la sua anima, ciò che lo ispira e lo commuove. E non si tratta di foie gras e tartufi. Nel ristorante di Bottura “prendiamo il pane avanzato, prendiamo le bucce delle patate, le bucce della radice del sedano e tutto ciò che la gente pensa sia quasi da buttare. Non lo è. Una patata non deve essere un tartufo per essere apprezzata. Una patata è molto meglio di un tartufo”, dice, agitando le braccia in modo enfatico. “E’ proprio un modo di pensare!”.

Lo chef continua, “La cucina è emozione. E’ amore. E’ ricordo. Io sono un viaggiatore gastronomico”.

Questa è la prima parte. Nella seconda Bottura visita Londra e incontra lo chef Fergus Henderson allo Smithfield Market dove i londinesi comprano carne da 800 anni. Comprano alcuni ossi con midollo e ritornano al ristorante St. John di Henderson dove vengono preparati in accompagnamento a fette di pane tostato e insalata di prezzemolo.

Nella terza parte Bottura ritorna a Modena e all’Osteria Francescana per cucinare un nuovo piatto nato dall’ispirazione durante il suo viaggio culinario.

 

Culinary Journeys è una nuova serie televisiva mensile della durata di mezz’ora di CNN International.

 

Traduzione di Novella Talamo