Pontelatone, 26-27 luglio. L’appuntamento è con il “Casavecchia wine festival”


da sinistra verso destra: Antonio Carusone, Antonella D’Avanzo, Lucia Ranucci, Peppe Santagata, Mimmo Mastroianni

Presso la sede dell’Ente provinciale del Turismo di Caserta, all’interno del Palazzo Reale di Caserta, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della prima edizione del “Casavecchia wine festival”. La manifestazione, in programma nel centro storico di Pontelatone sabato 26 e domenica 27 luglio, è organizzata da Slow Food Volturno e dal Comune di Pontelatone e patrocinata dall’Ente Provinciale del Turismo di Caserta, dall’Associazione nazionale Città del Vino e da Agrisviluppo, Azienda speciale della Camera di Commercio di Caserta.

L’obiettivo è promuovere uno dei vini di eccellenza del territorio della valle del Medio Volturno, che ha ottenuto recentemente la denominazione di origine controllata DOC “Casavecchia di Pontelatone”. Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla food writer Antonella D’Avanzo, sono intervenuti il commissario dell’EPT Lucia Ranucci, il sindaco di Pontelatone Antonio Carusone, il fiduciario Slow Food Volturno Mimmo Mastroianni e uno degli organizzatori del festival e membro del direttivo dell’associazione, Giuseppe Santagata. “Il futuro del turismo passa necessariamente dalla salvaguardia dei territori – ha affermato Lucia Ranucci – e questa manifestazione, che intende valorizzare le zone interne della nostra provincia, può essere un volano per lo sviluppo e l’attrattività turistica, portando sotto i riflettori non solo le importanti produzioni enogastronomiche della valle del Medio Volturno, di cui il vino Casavecchia è una delle perle, ma anche le sue bellezze artistiche e storiche”. Il sindaco di Pontelatone Antonio Carusone si è detto orgoglioso del fatto che Pontelatone sia stata inserita recentemente tra le città del vino, e ha annunciato che entro fine anno partirà nel suo Comune il progetto “Strade del vino”, coinvolgendo non solo le cantine dell’area intorno al paese, ma anche agriturismi, strutture ricettive e associazioni impegnate nella promozione dei beni storico-culturali dell’area, tra cui gli scavi di Trebula Baliensis. “Deve finire il napolicentrismo – ha concluso Carusone – e la Regione deve capire che esistono anche altre realtà da valorizzare, come la nostra.

“Il Casavecchia è un vino robusto e spigoloso, proprio come i territori collinari nei quali è prodotto – ha affermato Mimmo Mastroianni, fiduciario di Slow Food Volturno – Bisogna incentivare il ritorno alla terra, anche dei giovani, perché le potenzialità del territorio che ospita il Casavecchia sono enormi e i produttori potrebbero vivere benissimo delle loro produzioni, come accade in Francia, oltre a creare un grosso indotto economico. Ciò che è importante è la cooperazione e la volontà di creare consorzi, che creano anche un marketing del territorio. Oltre alla qualità dei prodotti, che è un requisito fondamentale per Slow Food, è necessario infine imparare ad accogliere le persone, per farle tornare: in questo ancora difettiamo rispetto ad altre zone d’Italia”.

Infine Giuseppe Santagata ha illustrato alcuni dettagli del “Casavecchia wine festival”: è previsto un percorso tra le varie cantine del Casavecchia, nei comuni di produzione del vino DOC (oltre a Pontelatone c’è Liberi, Formicola, Caiazzo, Castel di Sasso, Castel Campagnano, Piana di Monte Verna e Ruviano); dei workshops, seminari e laboratori del gusto sull’abbinamento cibo-vino all’interno dei principali monumenti del piccolo borgo; un menu itinerante con i prodotti delle Colline Caiatine e dei Monti Trebulani; di sera, infine, ci sarà la partecipazione di artisti di strada e di musicisti nelle strade di Pontelatone, in un connubio straordinario tra arte e gusto.

 

Per maggiori informazioni:

Giuseppe Santagata [email protected]  338 7543231

Francesco Scaramuzzo francesco [email protected] 349 7253207

Pagina Facebook: Casavecchia Wine Festival