Greco di Tufo 2005 docg Benito Ferrara


Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Davvero una bella performance per questo bianco d’autore: mai direi che si tratta di un 2005 vista la grassezza e la struttura, sentito il naso ricco, frutta bianca e zolfo: in bocca promette un equilibrio di cui si avrà notizia certa solo tra tre o quattro anni perchè per il momento dominano incontrastate mineralità e freschezza. In un momento in cui l’azienda di Gabriella Ferrara inizia ad allargare la gamma dei prodotti con un Aglianico, la promessa  di un Taurasi e un Fiano, appare essenziale non perdere la concetrazione sul prodotto clou che l’ha resa famosa e l’ha fatta amare dagli appassionati in tutti questi anni. Quello che mi stupisce di questo cru è lo standard qualitativo raggiunto e mantenuto sempre alto a dispetto delle diversità delle annate. Certo, il vertice della 2001 è sinora un picco mai più toccato, ma possiamo anche dire che tutte le annate a seguire, ciascuna piena di problemi, hanno comunque regalato un bicchiere da pole position. Una impostazione da premiare e lodare vista anche la generale banalizzazione in cui il Greco di Tufo è precipitato dopo il suo irresistibile successo. Lo beviamo su zuppe, formaggi non stagionati, paste con i legumi e gli ortaggi, pesci grassi e carni bianche o comunque non salsate, su salumi e prosciutti non eccessivamente speziati. Da comprare e conservare fianco a fianco con il Fiano di Marsella.

Sede a Tufo, Frazione San Paolo. Tel e Fax 0825 998194 [email protected]www.benitoferrara.it. Enologi: Attilio Pagli e Paolo Caciorgna. Ettari: 3 di proprietà, bottiglie prodotte: 25.000. Vitigni: greco di Tufo, aglianico, fiano