Grisara 2009 Val di Neto igt


Roberto Ceraudo (foto Lorenza Vitali da Porzioni Cremona)

CERAUDO

Uva: pecorella
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vorrei darvi un consiglio per questa estate: vincete i luoghi comuni negativi e fatevi un bel giro nella Calabria vitivinicola. Anche qui scoprirete quanto in realtà sia unita e compatta l’Italia del vino, giovani al lavoro, investimenti, passione, riscoperta delle radici.


E la Calabria sta al mondo vitivinicolo come il deserto prima della scoperta del petrolio. Non a caso è la regione più ricca di biodiversità, e chi predilige il viaggio al trasferimento non potrà che trarre giovamento. Chi ha occhi lunghi fa affari.

Roberto Ceraudo è uno dei miei punti fissi da sempre: lo so che sembro il Numero Uno di Alan Ford, ma potrei narrarvi di quanto lo vidi la prima volta ancora impegnato nella costruzione del suo agriturismo.
Ma siccome non è del web il fine la rottura di palle e l’esibizione bensì il trasferimento di informazioni utili, vengo subito al punto.

Benché il Petraro e l’Ymyr siano due vini, come si diceva un tempo, monumentali, qui troverete anche il bere leggero e trendy, piacevole e senza ulteriore impegno se non di mandare giù a garganella una bottiglia a bordo piscina, in barca, piuttosto che durante una bella cena estiva con amici o in famiglia.

Il Grisara parte proprio da questo presupposto. Leggero e tipico, da uva pecorella, autoctona anche se il nome agli amici del centro, soprattutto abruzzesi, riporta alla mente il pecorino. L’origine del nome non sarà diversa.

Roberto è biologico certificato dal 1992, ha venti ettari di viti assediate da arance, pompelmi rosa, ortaggi, olive e produce lo Chardonnay italiano preferito di mia moglie Annarita, stile anni ’90 senza se e senza ma.

Sicché, essendo il matrimonio soprattutto mediazione, ci si può alternare bellamente. Il Grisara 2009 è fresco scugnizzo, non ha altro scopo che allegrare il palato e sollevarlo dalla calura nonostante i 13,5 gradi. Esce a 6 euro, usatelo e vi troverete bene.

Sede a Marina di Strongoli, Contrada Dattilo. Tel. e fax 0962.865613. www.dattilo.it. Enologo: Fabrizio Ciufoli. Ettari: 20 di proprietà. Bottiglie prodotte: 70.000. Vitigni: gaglioppo, magliocco, cabernet sauvignon, chardonnay, greco, pecorella.

Un commento

  1. In quanto sommelier e appassionato di vino, non posso non condividere le giuste considerazioni fatte a proposito di uno dei nostri (scivo da Catanzaro) migliori e originali vignaioli. Ho conosciuto Roberto qualche anno fa quando stava completando il ristorante del suo bellissimo agriturismo, e se c’era una cosa di cui non dubitare, era che avevo di fronte una persona che fa il proprio mestiere con amore per quello che fa e attaccamento alla Sua terra. E’ un vero signore e un vero cultore del vino e della terra dalla quale proviene, ad averne tanti così. Gaetano Fontana

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