I cinque vini dell’anno 2011 a cui voglio più bene


Che ti prende vecchio Pigna? Due vini dolci su cinque? Già, quest’anno le vere emozioni nel bicchiere sono state poche, vini buoni tantissimi.

Vi lascio ai festeggiamenti con cinque flash in attesa delle novità che, sin dalle prossime ore, ci aspettano numerose. Ma avremo modo di parlarne, adesso sto sorseggiando un Aglianico del Taburno del 1997.
Buon anno.


Moscato di Saracena 2005 Feudo di Sanseverino

Roberto Bisconte con Luciano

Roberto Bisconte con Luciano

Sicuramente il più buono ed emozionante. Incontrato in degustazione e premiato, ma soprattutto durante una zingarata a Saracena.

Roinos Aglianico 2008 Passito di Eubea

Roinos Passito di Eubea

Questo vino mi fa capire l’anima dell’Aglianico, è dolce e gentile come i modi del professore Sasso.

Coda di Volpe 2010 Irpinia doc Vadiaperti

Raffaele Troisi (FotoPigna)

Un grandissimo vitigno nell’azienda storica che lo ha sempre imbottigliato. Bianco di altri tempi, irresistibile tra le nebbie e il freddo della Valle del Sabato. Quello che avrebbero dovuto fare alcuni taurasini e non hanno fatto pr monetizzare con Fiano, Greco e Falanghina.

Fiorduva 2002 Costa d’Amalfi Furore Bianco doc

Fiorduva 2002 Marisa Cuomo

Un’agricoltura di lotta per lo spazio, verticale. E un grande enologo capace di guardare dai dieci anni in poi.


Campoceraso 2004 Taurasi docg Struzziero

Mario Struzziero (Foto Monica Piscitelli)

Mi piacciono tanto una decina di Taurasi, ma questo rispecchia esattamente la mia idea di Aglianico invecchiato.

14 Commenti

  1. Che bello il taurasi 2004 di struzziero degustato a vitigno italia.
    Ancora auguri Luciano…domani è un altro anno, altro giro, altre zingarate, altre emozioni!

  2. Fiorduva 2002 Costa d’Amalfi Furore Bianco doc, bianchi che non temono il letargo dei rossi
    Auguri di Buon Anno

  3. Augurissimi Big Luciano di un sereno e godurioso 2012. Speravo ci fosse il moscato di saracena che come ben sai e’ anche tra i miei preferiti!!! ;-) Ci vediamo l’anno prossimo, ;-)

  4. Augurissimi a tutti di un 2012 sereno e ricco di ogni gioia che il vostro cuore desidera. :-D

  5. Auguri, tanti, anche da parte mia. A tutti: direttori, autori, lettori, commentatori, ispettori, mangiatori, bevitori, viticoltori, cuocitori…Buon Anno. ;-)

  6. Auguri Luciano, auguri a tutti Voi del Blog, auguri proprio a te che leggi in questo momento, sappi che x noi sei una persona speciale.buon anno buone bollicine a tutti e un grande abbraccio al Maffi, ciao Lido

  7. ne approfitto anch’io, visto che c’è pure il mio bianco preferito ;-) Auguri a tutti gli amici del blog!!!!

  8. Auguri Big. E’ vero sono stati tanti i vini buoni e pochi quelli emozionanti. Ma è giusto così. Le mie emozioni enoiche hanno tappe diverse: Taursi Poliphemo 2007 di Luigi Tecce e sono curiosissima di provarlo tra dieci anni, anche se non ho proprio voglia di vedere come sarò dopo tutto questo tempo. Anch’io ho un vino dolce del cuore, Moscato di Pantelleria Martingana 1997 di Salvatore Murano, un vero e proprio dream catcher. Non posso non citare il vino di una donna,anche se in questo caso lavoroa in squadra con la famiglia, trovo sempre estremamente emozionante riscontrare buoni risultati nel lavoro di una donna in campo enologico, il suo impegno vale dieci volte quello di un uomo, Greco di Tufo Terrantica Etichetta bianca 2009, un gran bel vino. Poi Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo 2005, ha forza, passione e grande temperamento. Grande emozione ho provato poi nel degustare un bianco del mio territorio che ha dimostrato di saper affrontare bene il tempo, Lacryma Christi bianco Vigna del Vulcano 2004. Grande sorpresa anche la falanghina dei Campi Flegrei Vigna del Pino 2006di Agnanum, e di questi ultimi due produttori oltre ai vini citati, mi ha colpito la voglia infinita di non mollare. Poi una toccatina nella amatissima Valle d’Aosta, quindi Vallèe d’Aosta Pinot Gris 2010 Lo Triolet. E chiudo con il Grecomusc’ 2008 della splendida famiglia Lonardo.

  9. Ciao Luciano, approfitto per farti gli auguri di un buon 2012, e anche per farci gli auguri (a noi tutti)di riuscire ad emozionarci un pò in più il prossimo anno.
    Questo 2011 è stato avaro di emozioni, tolti i soliti arcinoti e stracari. Non sono un grande appassionato di vini Campani, è fin troppo nota la mia posizione, ma da qui a non trovare niente di nuovo sotto il sole, resta una grande delusione.
    Faccio giusto un commento sulla tendenza da parte dei produttori a sfruttare sempre i vitigni più accreditati: mi sono sempre espresso contro la ricerca spasmodica di vecchi vitigni dimenticati per andare a produrre vini di nicchia (sigh), con un numero di bottiglie tale da non coprire neanche il fabbisogno di casa mia.
    Non è questo il caso del Coda di Volpe che menzioni, l’ottimo Raffaele è persona di grande passione, e soprattutto mantiene un rapporto con il territorio e con i vitigni storici, senza troppe concessioni all’archeologia enologica di cui sopra.
    Giusto per lanciare il solito sasso……diamo spazio alla riconoscibilità territoriale dei vini, Campani e non,

  10. Allora non è vero che non siamo mai d’accordo, selezione emozionante Lucià, tanti auguri!

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