I piatti della memoria: la ricetta di Silvia Maestrelli e Federico Curtaz


La ricetta di Silvia Maestrelli e Federico Curtaz

di Marina Alaimo

Nel secondo appuntamento della mia rubrica I piatti della memoria ho unito ai personaggi scelti la mia passione per due territori molto diversi tra loro. Il primo è rappresentato dalla Valle d’Aosta nella quale mi reco ogni anno scoprendo ogni volta realtà sempre più coinvolgenti. Specialmente viaggiando tra vigneti e cantine. La seconda è legata alla mie origini sicule, e quindi a quella splendida isola continente ed ai  vini straordinari dell’Etna. SilviaMaestrelli e Federico Curtaz, la prima produttrice dei vini etnei di Tenuta dell’Etna, il secondo famosissimo enologo valdostano, hanno instaurato un fortissimo legame lavorativo ed affettivo. La ricetta è di Federico che prepara a Silvia ogni volta che si reca nella sua Tenuta sull’Etna per la vendemmia.

di Silvia Maestrelli e Federico Curtaz

La mia ricetta del ricordo, come quel famoso dolcetto intinto nel thé di proustiana memoria, mi conduce veramente alla ricerca del tempo perduto.  Le zucchine cotte nell’aceto con le uova mi sono state preparate da Federico in occasione della nostra vendemmia 2008 a Tenuta di Fessina, quando anche la nostra cantina ha iniziato a funzionare a pieno ritmo. Questo gustoso piatto dell’infanzia valdostana di Federico ha dunque celebrato la prima piena realizzazione del nostro progetto etneo e, ogni volta, assaporarne il gusto mi riporta alla mente l’emozione di quella fruttuosa raccolta, con le speranze e le paure, lo meraviglia e l’apprensione, la soddisfazione e la fatica, di magnifici giorni trascorsi alle pendici del Vulcano.  Ricordo che questa pietanza, preparata dalla nonna a Federico bambino durante il periodo di battitura, ci ha nutriti per più giornate. E’ un ottimo cibo, infatti, da consumarsi anche freddo.Questi ricordi si trasformano ogni volta che vengono richiamati alla memoria. 

La nostra avventura nel vino nasce da quel fascino fortissimo che la Sicilia esercita sulle persone. Così  è stato, da sempre, per intellettuali, poeti, musicisti, artisti di ogni genere,  e anche per semplici viaggiatori. Ne danno testimonianza i mille popoli che l’anno abitata, di cui rimane traccia nelle forme della gente siciliana di oggi, nella cultura e nelle cose di tutti giorni.  Sono i paesaggi, il clima la storia,  l’arte, la sua natura a tratti selvaggia che ne fa una terra ancora tutta da scoprire, una terra in divenire, ad attrarre. È un luogo dai profumi e dai sapori forti, intensi, che danno un senso di  vertigine, qualche volta di inadeguatezza, ma che seducono irresistibilmente. Io e Federico abbiamo incontrato la Sicilia per ragioni diverse. Io in viaggio con mio padre, in una memorabile circumnavigazione dell’isola, ed in seguito affascinata dai racconti viticoli ed enologici dei miei compagni d’avventura. Federico è arrivato in Sicilia  da giovane,  per la curiosità di viaggiatore alla ricerca dei luoghi dell’arte e della storia, e successivamente per ragioni professionali. L’Etna, poi, è stata una scoperta, una vera e propria folgorazione per entrambi. Federico in particolare, tra le rocce che rievocano le sue origini in Val d’Aosta, all’ombra della Muntagna si sente a casa.  Cucinare le zucchine cotte nell’aceto sull’Etna è come chiudere un cerchio, riannodare fili importanti. Piegare la cartina dell’Italia in due e far coincidere, mescolare, Nord e Sud.

In abbinamento a questa antica ricetta dell’Italia settentrionale il nostro primo nato, Nakone, un IGT Sicilia da Chardonnay in purezza cresciuto su un suolo asciutto, calcareo e argilloso come conviene a questo vitigno, ai piedi del tempio di Segesta. Un’ esposizione a nord-ovest e un altitudine di circa 600 metri, per una maturazione lenta e regolare. Nakone è l’antica città degli Elimi che ancora non è stata trovata, un vino che ancora non c’era, l’interpretazione elegante e  nuova di un vitigno possente e  antico.   

Nell’ottica di un progetto emozionale come Tenuta di Fessina intende continuare ad essere, la memoria diviene davvero la nostra energia, il nostro motore, per il futuro.

Gli ingredienti

 

Si tagliano le zucchine

 

Le uova in padella

 

La ricetta in preparazione

Procedimento:
Tagliare le zucchine a rondelle. Versare in una grossa padella dell’olio extravergine d’oliva e cuocervi le zucchine. Salare e inserire qualche foglia di salvia fresca. Aggiungere un po’ di aceto. Nel frattempo, ungere un’altra padella e cuocere  alcune uova freschissime  Una volta cotte, tagliare le uova a piccoli pezzi.  Togliere le zucchine dal fuoco dopo circa 20 minuti di cottura ed eliminare la salvia. Impiattare come segue: adagiare le zucchine sul fondo, porvi sopra le uova e aggiungere nuove foglie fresche di salvia.

4 Commenti

  1. Marina carissima, io e Federico ti ringraziamo di cuore per le buone parole e l’attenzione così sensibile che ci dedichi.
    Deliziosa inizitiava “I piatti della memoria”, felici di avervi partecipato! Silvia

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