Julekage, torta di Natale scandinava: la staffetta natalizia di Compagni di Blogger


Julekage

Ecco la sesta ricetta della staffetta natalizia di Compagni di Blogger.

Amo il Natale come festa di famiglia, da vivere con il calore di amici e parenti tutti, per condividere la gioia del cuore..e dello stomaco!!! Perché è così bello mangiar bene a Natale, stando tutti insieme. E per questo motivo mi piace condividere con voi lettori le cose che mi appassionano.

Vi racconto quindi del Julakage. Quando abbiamo deciso di fare la staffetta natalizia di Compagni di Blogger dedicata ai dolci del mondo, ho effettuato alcune ricerche e mi sono imbattuta in un lievitato danese.

“Il Julekage è un ricco e saporito pane che viene servito tradizionalmente in molti paesi scandinavi, particolarmente popolare in Norvegia e Danimarca.”

Ecco, le mie conoscenze riguardo a questo bel lievitato, si potevano riassumere in questo.

Trovare una ricetta sul web non era facile data la varietà delle proposte e le varianti accettate. Finché, mentre mi buttavo nella ricerca della ricetta perfetta, la mia attenzione si è focalizzata sulla versione di Camilla Plum tratta dal suo libro Et ordentligt brød . Trovata la ricetta però, dovevo fare i conti con una traduzione dal danese quantomeno difficile.

Ma quando stavo per arrendermi ho deciso di scrivere all’autrice e lei non solo mi ha risposto, ma mi ha tradotto la sua ricetta e raccontato le tradizioni:

“Si tratta di un dolce tipico di Natale, dall’impasto molto ricco di lievito e molto versatile. E’ una torta molto antica, che risale ad un’epoca in cui non c’erano i forni e difatti veniva cotta sulla brace, dentro grandi pentole che venivano coperte anche con le braci, proprio per dare questo colore scuro. Lo stesso impasto è usato anche per gli Sweet Buns di Natale e per queli che si preparano a carnevale, ripieni di marmellata o di crema pasticcera. Da noi, ogni festività è celebrata con dei pani dolci tradizionali, poichè finl alla metà del XIX secolo il pane di farina di grano era riservato ai ricchi o alle occasioni speciali ed era semplicemente chiamato “torta”. Al pari di tutti i pani “ricchi”, è meglio se vien cotto nello stesso giorno in cui lo si consuma, ma può durare fino a 4 giorni, se lo si consuma leggermente tostato. Questa torta danese è la versione più piatta del panettone italiano e viene offerta nelle riunioni di familiari e di amici che si tengono abitualmente a Natale o col caffè di mattino o anche col tè, nel mese di Dicembre. L’impasto e il ripieno possono essere anche avvolti a forma di rotolo e tagliati in spirali , oppure possono avere la forma di buns (focaccine), con il ripieno spalmato dentro l’impasto oppure messo al centro, come farcitura.”
Che dire? Grazie infinite alla signora Plum!
Per la sua gentilezza e perchè il suo Julekage è stato apprezzato tantissimo!
Morbido e profumato, ricco e speziato, un vero dolce delle feste!!

Ma un grazie specialissimo se lo merita pure lei!! :-))
 Con grande generosità, ha prontamente risposto alla mia richiesta di aiuto….
La traduzione della Plum dal danese, era perfetta!!….purtroppo era scritta in inglese! :-D

Julekage

Ho cotto il dolce in uno stampo di 22 cm di diametro con i bordi molto alti, se preferite, potete scegliere una forma diversa: treccia, ciambella intrecciata, nello stampo da plumcake…o tutte quelle che vi vengono in mente!

 Luciano Pignataro consiglia:

“Qui possiamo provare un grande classico molto conosciuto dagli appassionati. Mi riferisco al Moscato d’Asti Saracco dai profumi intensi e persistenti, di buon equilibrio al palato tra i ritorni dolci e la buona vena rinfrescante dell’acidità che è molto utile in questo caso.”

La staffetta di Compagni di blogger continua!
Domani, le bellissime proposte di Rossana e di Maria Grazia.

Ricetta di La Cuoca Dentro

  • Tempo di preparazione 15 minuti
  • Tempo di cottura 30 minuti
  • 1.0/5Vota questa ricetta

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di farina (250 g 00 + 250 g manitoba)
  • 200 ml di latte
  • 100 g di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiaini di cardamomo in polvere
  • 25 g di lievito di birra fresco
  • 175 g di burro
  • 100 g di uvetta
  • 100 g di mirtilli secchi
  • 50 g di mandorle tritate
  • 50 g di scorza di arancia candita
  • buccia grattugiata di 1 limone
  • 6 g di sale
  • Per la decorazione
  • 150 g di zucchero a velo
  • 2/3 cucchiai di acqua
  • Frutta candita a piacere

Preparazione

Versate le farine setacciate assieme alla polvere di cardamomo nella ciotola dell'impastatrice, unite il lievito di birra sbriciolato e il latte leggermente intiepidito, le uova intere, lo zucchero e la buccia di limone grattugiata. Azionate la macchina e impastate per circa 8 minuti a velocità ridotta.
Unite in più riprese i 3/4 del burro ammorbidito facendolo incorporare all'impasto poco per volta.
Aggiungete il sale e impastate per altri 5 minuti circa, o comunque fino a quando non si ottiene un impasto liscio, omogeneo ed elastico.

Mettete l'impasto in ciotola leggermente velata di burro, coprite con pellicola alimentare e riponete in luogo caldo a lievitare fino al raddoppio.

Sul piano di lavoro, leggermente spolverato di farina, stendete l'impasto in un rettangolo di circa 5/6 mm.
Fate fondere il resto del burro e spennellatelo su tutta la superficie del rettangolo.
Distribuite sull'impasto l'uvetta - precedentemente ammollata e ben strizzata - i mirtilli, le mandorle tritate grossolanamente e l'arancia candita tagliata a dadini.
Partendo dal lato lungo, arrotolate l'impasto su se stesso e avvolgetelo a chiocciola.
Ponete nello stampo, coprite con pellicola alimentare e lasciate lievitare in luogo caldo e umido.per circa 2 ore, o fino a quando l'impasto avrà raggiunto il bordo dello stampo.
Infornate a 160°/170° per circa 45 minuti.

Preparate una glassa all'acqua setacciando lo zucchero a velo in una ciotola.
Portate a bollore 3 cucchiai di acqua ed unitela allo zucchero poco per volta fino a quando otterrete la consistenza desiderata, mescolate ripetutamente fino ad ottenere un composto liscio, lucido e vellutato.
Versate la glassa sulla superficie del julekage e decorate a piacere con la frutta candita.

Vini abbinati: Moscato d'Asti Saracco