Kratos 2008 Fiano Paestum igt


MAFFINI
Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Luigi Maffini

Solo una decina di anni fa pensare di prendere sul serio un Fiano di San Marco di Castellabate, località ad un passo dal mare, gettonatissima in estate, sarebbe stato impossibile. Il vino, certo, è sempre stato elemento costante della campagna cilentana, con l’orto e le olive, ma imporre sui mercati regionali e nazionali un Fiano senza subire l’effetto del confronto inevitabilmente con l’espressione più consolidata del vitigno in Irpinia e il vantaggio di quest’ultimo in termini di immagine, era un’altra cosa. In questa impresa sono riusciti (e questo sito non ha mancato di registrarne puntualmente i progressi), da alcuni anni, imprenditori come Bruno De Conciliis, Luigi Maffini e Alfonso Rotolo, tra Prignano Cilento, San Marco e Rutino. Storia recente, tutto sommato. A conferma che pagine indelebili della viticoltura campana si scrivono ancora in questi anni, in un’apparente naturalità.
L’annata 2008 di questo Fiano base di Luigi Maffini è una piacevole sorpresa in una domenica fredda come quella appena trascorsa e mi dà conferma che spesso i vini che nella gamma identifichiamo come“base”, di “basic” hanno ben poco. Il prezzo, ad esempio, si: piu’ vantaggioso. Con i suoi 13 gradi d’alcool e una struttura importante che gli dà quasi spessore e masticabilità in bocca, il Kratos dà conforto alle papille che sembrano già propendere per un rosso invernale. Alla vista, appaga e scalda con il suo giallo paglierino carico, dorato e risplendente nel bicchiere, e con la seducente pesantezza con la quale si muove nel bicchiere. Non è un segreto, qui ad un passo da Punta Licosa, non manca il sole. Anzi il rischio è che ce ne sia troppo, a tutto svantaggio della freschezza e dell’eleganza. Ma Luigi Maffini, produttore ed enologo, riesce ad assicurarsi entrambi con questo bicchiere, molto ben studiato. Il Kratos esce dalla degustazione a testa alta nel confronto, forse sciocco, ormai, con i fratelli irpini. Alla nocciola tostata, la mela e una traccia agrumata, accompagna, un sottofondo di erbe mediterranee e una bella sapidità. E’ intenso, pieno e lungo, in bocca.
Lo trovo in carta “Sulle Onde della collina”, la bella Country House di Montecorice di Maryda Gerace e suo marito Danilo, e lo abbino a un saporosissimo piatto di “Gnocchetti cilentani con ceci di Cicerale e gamberetti” del loro giovane e talentoso chef italo-tedesco.
Una bottiglia che definirei anticrisi due volte: per l’eccellente rapporto prezzo qualità (lo trovo nella carta di questo locale country – chic per 15 euro) e perché regala una lunga mezz’ora di buon umore e soddisfazione.

Monica Piscitelli

Assaggio del 21 aprile 2009.

Si presenta molto bene l’annata 2008 per i bianchi. Dopo le magre o comunque difficili 2002, 2004, 2005 e 2006 e le calde 2003 e 2007, sembra che stavolta ci troviamo con un equilibrio di partenza in vigna molto rassicurante nelle pieghe dei diversi terroir del Sud.
Una piccola verifica l’abbiamo fatta a Paestum con l’Anteprima Perlage svoltasi a Le Trabe di Capodifiume, tre settimane di vetro in più per i vini sono sufficienti almeno per il primo assestamento e l’impressione che ne abbiamo tratto è stata davvero molto positiva. Intere batterie ci hanno convinto come mai in precedenza e, per quanto riguarda i cari Raffaella e Luigi, vi annuncio che per la prima volta mi è piaciuto sia il Kratos 2008 che il Pietraincantenata 2007 capace di dare al legno pane per i suoi denti.
Il Kratos, poi vedremo l’evoluzione, è una delle meraviglie enologiche campane, sempre di alto profilo, in alcune annate come la 2001 addirittura strepitoso: semplice frutta in acciaio e via così. è la frutta del Cilento, dunque meno nervosa di quella irpina, respira un’aria salmastra, da macchia mediterranea e il bicchiere si presenta con la giusta maturazione: dopo il floreale subentra infatti già il fruttato bianco, la struttura e l’alcol sono comunque importanti e il vino si accinge ad ogni tipo di abbinamento possibile e immaginabile.
La volata tirata dall’acidità ci annuncia un vino capace di evolversi bene nei prossimi anni e il mio consiglio è dunque quello solito: fatene incetta visto l’ottimo rapporto qualità-prezzo e iniziatelo a stappare tra un anno per conservalo poi a lungo nel tempo. Sono sicuro che ne ricaverete molta soddisfazione. Con questa esecuzione il Kratos sembra aver raggiunto quella maturità stilistica che confina con l’affidabilità e al tempo stesso non delude mai gli appassionati. Una buona espressione del Fiano nel Cilento e di alto artigianato enologico di cui speriamo di godere ancora a lungo i risultati.

Sede a Castellabate. Località Cenito, frazione San Marco.
Tel. e fax 0974 966345.
www.maffini-vini.com
Enologo: Luigi Maffini.
Ettari: 4 di proprietà e 2 in fitto.
Bottiglie prodotte:50.000.
Vitigni: aglianico, fiano, piedirosso.