La Caravella di Amalfi e la formula della felicità


La Caravella (FotoPigna)

Via Matteo Camera 31
Tel.089.871029
www.ristorantelacaravella.it
Sempre aperto, chiuso il martedì. Ferie a gennaio e novembre

Stagione di vip alla Caravella di Amalfi. Ma noi vi consigliamo di andarci adesso, la stagione più bella della Costiera che torna a misura d’uomo, abitata solo dai residenti e dai turisti stranieri. Anche perchè Amalfi è diventato un bel distretto gastronomico: Lido Azzurro se amate la cucina di mare tradizionale ben fatta e con ottime materie prime, Marina Grande e Gemma per la giusta mediazione tra divertimento e prodotti amalfitani come è nello stile della ristorazione campana, l’Hotel Santa Caterina se cercate buona cucina d’albergo.
Insomma, un bel week end gourmet in uno dei posti più belli del mondo non può che far bene allo spirito e alla gola.

Amalfi (FotoPigna)

La Caravella di Antonio Dipino, fondata dall’indimenticabile Franchino scomparso quattro anni fa. Il ristorante, prima stella Michelin della Campania, ha compiuto i 50 anni degnamente festeggiati nel 2009.

Amalfi (FotoPigna)

Lo stile della Caravella è molto semplice, a parte ogni dettaglio curato nel minimo particolare, una cantina tra le migliori d’Italia e una collezione di ceramiche da sballo: prodotti locali, tradizione rivisitata, il giusto pizzico di creatività e classici intramontabili.

I bicchieri (FotoPigna)

L’orgia dei ciucci (FotoPigna)

Un asinello, ‘ o ciuccio (FotoPigna)

Altri ciucci (FotoPigna)

Menu

Coperchi con animaletti in ceramica

Ora seguiteci in questa bella batteria di piatti golosi e ricchi di sapore.

Il benvenuto: pizzella fritta di pesce serra (FotoPigna)

Antonio%Antonio (FotoPigna)

Il biscotto di Agerola con il crudo (FotoPigna)

Il piatto che ci è piaciuto di più: perfetta sitesi tra antico e moderno, con un bel gioco di consistenza. Appagante e salivante!

Polpette di parmigiana di melanzane e di cozze ripiene (FotoPigna)

Il classico: spada cotto in foglia di limone (FotoPigna)

Non potete dire di essere stati qui senza aver provato il grande classico.

Trionfo di crostacei cotti e crudi (FotoPigna)

Qui piatto molto tradizionale in cui il gioco è affidato solo alla materia prima

Si inzuppa il pane fritto (FotoPigna)

Il pane fritto (FotoPigna)

Ceramica di fine ‘800

Timballetto di pasta e e patate con i totani di Antonio Dipino (FotoPigna)

Il piatto gioca con due tradizioni della Costiera: pasta e patate e totani e patate. Goloso

Rivisitazione di ricotta e pera all’aglianico con crudo di gamberi (FotoPigna)

Può il pesce entrare nei dessert? Antonio Dipino ci ha provato anche se secondo me la presentazione deve essere di stile orientale: crudi al centro, tazzina con la riduzione di aglianico e tazzina di ricotta e pera per attingere.

Choux fritto con crema al limone sfusato di Amalfi (FotoPigna)

Amen

Choux fritto aperto con crema al limone sfusato di Amalfi (FotoPigna)

Elefantino in ceramica (FotoPigna)

Melanzana al cioccolato

Alleluya

Caffé

Uno dei pochi stellati dove si beve un caffè decente servito in tazza calda

Caffé

La carta dei vini bianchi e quella dei vini rossi  (FotoPigna)

La cucina  Amalfi (FotoPigna)

I vini
Champagne Paul Bara 2002
Fiorduva 2002 Costa d’Amalfi doc
Vigna di Zama 2001
La Castellada 2000
Franz Haas Pinot nero 2002

e per finire, una birra da dessert di Teo Musso che abbiamo provato sulle melanzane al cioccolato

Birra Xyauyù di Teo Musso

3 Commenti

  1. Sono trascorsi 6 anni da quando ci sono stata… ma la melanzana alla cioccolata me la ricordo ancora;-)
    All’epoca ero incinta di quasi 6 mesi e mi ricordo che la pargola si era emozionata durante la cena :-)

  2. Ad aprile di 3 anni fà per i nostri 25 anni di matrimonio siamo stati un paio di notti al Santa Caterina,e poi grande cena alla Caravella,

  3. 7 anni in costiera….. terra di profumi, povertà, sapori ed altro…. la caravella non era cosi sofisticata, le ceramiche sono arrivate dopo….. e la divina si è data una mise e si è imbellettata per i turisti sia i ricchi scemi che i restanti…..comunque il fascino è immutato nel tempo.

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