La festa dei Fagioli della Regina a San Lupo (Sannio)


San Lupo - Panorama

San Lupo – Panorama

di Pasquale Carlo

La regina in questione è la tenace Maria Teresa d’Austria; il noto personaggio locale è l’intrepido cavaliere Achille Jacobelli, figura di spicco delle vicende sannite che animano il periodo storico che viaggia tra la fine del regno borbonico e l’avvento dello stato unitario sabaudo. La tradizione popolare narra che Iacobelli, facoltoso personaggio di origini sanlupesi frequentante la corte di Ferdinando II di Borbone, pensò di donare un sacchetto di fagioli, frutto della sua terra d’origine, riscontrando i favori della sorpresa regnante che, nel ringraziare il cavaliere, chiese il nome della bontà avuta in dono e degustata. Richiesta a cui Jacobelli rispose: Maestà, in vostro onore questi legumi saranno chiamati ‘Fagioli della Regina’.
Un legume “reale”, ancora oggi coltivato esclusivamente nel territorio di San Lupo, paese adagiato sul versante sud-orientale del Matese, laddove l’imponente massiccio appenninico si affaccia sulla valle disegnata dal corso del fiume Calore. Tra i poco meno di ottocento abitanti che animano questo grazioso borgo in pietra – profondamente segnato dalla storia e dall’emigrazione – sono soprattutto le donne e gli anziani a mantenere viva la piccolissima produzione di questa autentica prelibatezza: un fagiolo che si contraddistingue per il suo nobile valore nutritivo e per un’alta digeribilità, che rendono ancora più interessante la particolare morbidezza e dolcezza che ne caratterizza il gusto.

Fagioli della regina (agricoltura.regione.campania.it)

Fagioli della regina (agricoltura.regione.campania.it)

Un sapore di altri tempi, anche perché parliamo di una coltivazione che non è stata mai oggetto di un processo selettivo, nonostante le caratteristiche che la rendono non particolarmente facile. Parliamo, infatti, di una varietà di fagioli che si sviluppa particolarmente in altezza, richiedendo per la maturazione una quantità di acqua più consistente rispetto ad altre cultivar. A ciò bisogna aggiungere lo sforzo superiore per la sua difesa, considerato che si tratta di una specie facilmente esposta all’attacco di insetti e parassiti, che ne riducono in maniera consistente l’aspetto produttivo.
Allo sforzo di piccoli e sporadici produttori, da alcuni anni si associa quello della Pro Loco, che organizza la manifestazione ‘Antichi sapori… il Fagiolo della Regina’, quest’anno in programma per sabato 18 luglio (in Largo Zampillo, a partire dalle ore 20.30). La manifestazione intende prima di tutto far conoscere le caratteristiche di questa bontà, da assaporare secondo antiche ricette del posto: con la cotica, con la laganella (pasta a mano) e nella versione classica con la bruschetta, con il menù arricchito anche dalle polpette contadine sanlupesi.
“L’evento – dichiara la presidente della Pro Loco, Annarita Focareta, alla sua seconda organizzazione – rappresenta un momento di promozione e di valorizzazione di un prodotto di nicchia, offrendo la possibilità ai visitatori di degustare un sapore di altri tempi, oltre a rappresentare l’unica vetrina dove poter acquistare questo raro fagiolo. Il tutto – aggiunge – condito da folclore e spettacoli. L’apertura dello spazio gastronomico sarà infatti anticipato dal motoraduno delle Aquile del Matese, ospitando, in via eccezionale, anche il Vespa Club Valle Telesina. Inoltre è previsto anche il concerto di musica popolare dei Sudterranea. A completare l’offerta dei sapori, la possibilità di poter degustare un sorso di ‘Lacrima di Janara’, una preparazione ‘Made in Pro Loco’ che vuole omaggiare un altro importante capitolo della storia popolare locale, quello legato alla figura della janara”.
Un momento unico per visitare il piccolo centro di San Lupo, terra di leggende, storia (da qui partì nella primavera del 1877 la marcia degli Internazionalisti guidati da Cafiero e Malatesta) e buona gastronomia.