La mozzarella blu? Colpa di una muffa. In anteprima i risultati dell’Istituto Zooprofilattico di Portici


La mitica mozzarella blu

Nei giorni scorsi un analogo sequestro a quello di Torino è stato fatto in un discount a Caserta. Viene da pensare che la cosa più sconvolgente di tutte non è tanto che la mozzarella diventi blu quanto piuttosto che a Mozzarellandia si venda un prodotto fatto in Germania e taggato con una marca italiana.

Non serve invocare i prezzi, perché da queste parti quella autentica costa quanto, se non meno, di questa porcheria cromatica azzurra. E’ una questione di cultura.
Questa mozzarella è stata aperta, una persona l’ha anche mangiata ( era notte?) e non è successo nulla. Comunque è stata fatta la segnalazione e l’Istituto di Portici ha emesso un comunicato tramite l’addetto stampa, Rosaria Castaldo, che riportiamo e che spiega la vicenda nei dettagli.
Responsabile del colore è una muffa.

“Voglio subito sottolineareo che il prodotto caseario commercializzato in Italia e prodotto in Germania non è mozzarella di bufala campana dop. Il formaggio in questione è un prodotto industriale proveniente da latte “diverso” – dichiara Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Portici” .
Purtoppo anche in Campania, in particolare nel Casertano, è stata distribuita, in alcuni supermercati, una partita dei formaggi azzurri trovati a Torino.

Nessun allarme: la Asl di competenza sta, proprio in queste ore, sequestrando i lotti incriminati.
Intanto presso la sezione di Caserta dell’IZSM è stato esaminato un campione del prodotto in causa e, pare che l’agente colpevole della colorazione “blu partenope” o considerato il periodo sportivo “blu nazionale” , non sia pericoloso per la salute del consumatore. “Si tratta con molta probabilità di una muffa – spiga la dott.ssa Giovanna Fusco dell’IZSM di Caserta – che, a contatto con l’aria conferisce , alla cosiddetta mozzarella, la colorazione  particolare. E’ chiaro che il problema, seppur di lieve entità, c’è, poiché l’origine dello sviluppo dell’agente colorante è da attribuire probabilmente ad una scarsa igiene durante il confezionamento o ad una contaminazione del latte destinato alla produzione. In ogni caso per avere risultati definitivi bisogna attendere ancora qualche giorno”. Intanto si consiglia  al consumatore di
non utilizzare il prodotto e, piuttosto per eventuali ulteriori segnalazioni, di rivolgersi immediatamente alle ASL di competenza.

4 Commenti

  1. Io pensavo che fosse la presenza di blu di metilene che è di un intenso colore blu in ambiente ossidante ed incolore in ambiente riducente. Aspetto i risultati delle analisi microbiologiche.

  2. Quando la microbiologia lattiero-casearia non esisteva ancora e non esistevano nemmeno i concetti di analisi sensoriale e di panel, un saggio che era destinato alla mozzarella,per saggiarne la sua freschezza,consisteva nel tagliarla con una lama di ferro,e lungo il taglio,se era fresca,si doveva scorgere un lampo blu.Quando abbiamo visto queste immagini di questo formaggio tedesco abbiamo subito eslamato:E’ freschissima!!!!

  3. L’arcano è svelato (d’accordo con Carmela d’Acierno) con l’ennesima truffa ai danni dell’Unione Europea, degli stati menbri e dei consumatori per l’uso truffaldino di latte denaturato con blu di metilene destinato alla zootecnia. Papocchio che arriva a scaffale, forse e non credo, a prezzi simili ad altri formaggi freschi tipo mozzarella. Dico forse e non credo, ma se cosi fosse allora il grande business è sempre lo stesso: acquista a 4 soldi e rivendi con margini da capogiro e se non fosse cosi (e qui è più verosimile) ecco un nuovo esempio per la serie metti in offerta a prezzi stracciati tutto ciò che puoi Il punto è sempre lo stesso: educazione alimentare e relativa informazione. In galera li panettieri….. ma c’è una profonda crisi economica, le famiglie non arrivano a metà mese e continua a mancare una corretta e credibile informazione di prodotto che tenga conto di cosa si consuma e chi o consuma.

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