La pezzata rossa a Paternopoli, in Irpinia


Mario e le sue mucche

di Lello Tornatore

Dopo una giornata trascorsa in giro per l’Irpinia a scovare chicche enogastronomiche, paesaggi, natura e belle persone da raccontare, a me fa bene al cuore!!! E non è nemmeno perché qui non ho bisogno di bombole d’ossigeno o di portarmi dietro “soppressate di Linus”(le coperte agli irpini veri non sono indispensabili) ;-)), quanto l’opportunità di conoscere delle persone vere, che dicono quello che pensano e fanno quello che dicono. Mario Cresta è così!!! Ci incontriamo davanti alla stalla, lui impacciato e sospettoso (come tutti noi irpini), io pensieroso e preoccupato di conquistare la sua fiducia. Dopo i primi tesi formalismi iniziali, si scioglie e incomincia a parlarmi della sua vita e della sua grande passione: l’allevamento dei bovini.

Classe 1980, pensate un po’, di lì a tre mesi ci fu quel violento terremoto con epicentro a nemmeno 10 km da casa sua, che sconvolse i destini di questa terra con morte e distruzione. I genitori di Mario invece di abbandonare l’Irpinia, scelsero la strada più dura, si rimboccarono le maniche e testardamente, con grandissimi sacrifici ricostruirono la casa nuova dove tutt’ora abitano. Ma furono ripagati dall’attaccamento e dall’amore per la natura del loro figlio, che seguendo l’indole di grandi lavoratori degli abitanti di questa terra, studiava e lavorava, occupandosi, insieme alla famiglia, della piccola azienda agricola ad indirizzo vitivinicolo, ma anche e soprattutto zootecnico.

a tavola con Mario a degustare formaggi e la sorella e la mamma di Mario intente a preparare le soppressate

Si diploma all’Istituto Tecnico Industriale di Bagnoli Irpino e subito dopo va a prestare il servizio di leva nei Carabinieri dove viene convinto a fare il concorso per l’immissione in ruolo che supera brillantemente. Dopo nove anni, il richiamo della terra irpina diventa fortissimo, e complici alcune esigenze familiari, insieme al forte desiderio di creare un attività collaterale ex-novo, gli fanno concludere la carriera nell’Arma dei carabinieri ed aprire un nuovo scenario. L’obiettivo è quello di far crescere la propria azienda creando un minicaseificio aziendale.

i tre formaggi più prodotti e il formaggio primo sale di Montebeliarde

“La scelta di allevare animali a duplice attitudine, da carne e da latte – ci dice Mario – ci dà la possibilità di aprirci verso più fronti di entrate, in primis si alleva la razza Montebeliarde di origine francese, animale abbastanza rustico, con un ottima capacità di adattamento al clima freddo delle nostre zone e alla tipologia di allevamento a stabulazione fissa.Un animale che possiede una buona capacità di produrre latte, con una ottima percentuale di grassi e proteine, ma allo stesso modo dà anche buoni vitelli.

in senso orario: la più bella, vitellini di Montebeliarde e di Pezzata Rossa, la prima a dx mucca di razza Montebeliarde e il toro di razza Blonde D’acquitaine-Garronese

Rimango sbalordito rispetto alle conoscenze specifiche in materia (soprattutto per quelle teoriche) sciorinate da Mario che sembra un fiume in piena nello spiegarmi le sue idee al riguardo. “Vista la difficoltà a reperire capi genealogicamente perfetti di Montebeliarde, insieme al prezzo sempre più proibitivo – continua il nostro – ho introdotto anche la Pezzata Rossa che ha quasi le stesse caratteristiche, predomina leggermente l’attitudine al latte”.

formaggio semi-stagionato e stagionato 12 mesi di pezzata rossa


Infatti, mi spiega Mario, una pezzata rossa produce mediamente circa 5.110 Kg di latte all’anno con una resa in grassi e proteine, rispettivamente del 4,16% e del 3,35%.  Ad oggi l’azienda conta 50 capi, tra cui 33 vacche in lattazione, e una ventina circa tra vitelli da ingrasso e vitelle da ristallo. Qui a Paternopoli  la famiglia Cresta-D’Amato (Grazia D’Amato è la mamma di Mario) è anche attenta al benessere degli animali e all’impostazione naturistica e tradizionale dell’allevamento. E’ perciò bandito il sistema artificiale moderno di fecondazione, che invece avviene come natura comanda e cioè attraverso la monta tradizionale delle mucche con toro presente in azienda, di razza Blonde D’acquitaine/Garronese. L’introduzione di questa razza  serve a conferire geneticamente ai capi una buona facilità al parto e degli accrescimenti abbastanza significativi.

vitellino di pezzata rossa, la vecchia stalla, fila di pezzate rosse e vitelle a ristallo

Attualmente la produzione di latte si attesta intorno ai 500 lt giornalieri, che Mario è costretto a vendere a grandi caseifici locali che non riescono a retribuire equamente il latte di qualità prodotto. Ed è per questo che egli punta a mettere su un piccolo caseificio aziendale che consenta a lui ed alla fidanzata Michela di realizzare i propri sogni attraverso la caseificazione e la vendita di prodotti realizzati esclusivamente dal latte aziendale, con lavorazioni artigianali e particolari. Già producono , per sé e per gli amici, alcuni splendidi formaggi (che ho assaggiato) affinati nelle vinacce e nella birra irpina, oltre a delle cremosissime ricotte e dei caciocavalli a dir poco emozionanti!!!

formaggio di pezzata rossa affinato nella vinaccia di Aglianico

Il segnale che ci trasmette, insomma, è tutto indirizzato verso la sostenibilità ambientale coniugata alla sfida che Mario ha accettato con sé stesso nel lasciare un posto sicuro per intraprendere un’attività che costa tanti sacrifici e dal destino incerto. Non so quanti , al posto suo, avrebbero fatto altrettanto.

Bravo Mario, per quel che possiamo, ti saremo vicini…

 

Azienda Agricola D’Amato Grazia

Via Mattine

83052 Paternopoli (AV)

tel: 0827 71455


3 Commenti

  1. mio cugino Mario suo Padre Zio Vittorio e famiglia sono delle persone squisite , grandi lavoratori mettono amore in quello che fanno .chi crede in quello che fa nonostante le grandi difficoltà del periodo , prima o poi sarà ripagato .

  2. Bellissima realta bravi ragazzi complimenti….

    Lello ti aspetto insieme a Pignataro per degustare i formaggi di Mario , e un anticipo dei nuovi piatti sul broccolo

    1. Valentì, preparati di qui a poco…metteremo le tende lì a Paternopoli, direttamente in un campo di broccoli!!! ;-))

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