La Top Ten dei Vignaioli Naturali a Roma va a Poderi Sanguineto


Vignaioli Naturali, il banco di assaggio di Poderi Sanguineto

di Maurizio Valeriani

Sempre interessante la manifestazione organizzata da Tiziana Gallo, che quest’anno ha visto il cambiamento di nome (da Vini Naturali a Roma a Vignaioli Naturali a Roma) e di location (l’Hotel Excelsior di via Veneto).

Molte persone hanno potuto assaggiare, con discreta comodità, i vini di più di 100 aziende vinicole.

Vignaioli Naturali, Poderi Sanguineto

Ci siamo cimentati anche noi nell’impresa e vi diamo conto dei nostri migliori assaggi:

Nobile di Montepulciano 2011 – Poderi Sanguineto: Note scure al naso, con toni di china e corteccia, ma anche di frutti rossi  e macchia mediterranea; tannini finissimi, di grandissima eleganza e bevibilità, succoso, complesso e lunghissimo. 95/100

Spumante Metodo Classico Riesling Brut 2009 – La Palazzola: Stefano Grilli, uno tra i più bravi spumantizzatori italiani, ci sorprende con questa bollicina che ha toni di frutta secca, melone, agrume; sapido e profondo chiude con ricordi minerali.93/100

Vignaioli Naturali, il banco di assaggio di La Palazzola

Passito di Pantelleria 2006 – Ferrandes: ebbene si, finalmente un passito di Pantelleria che sa di uva passa; poi vengono mineralità, sentori di albicocca secca, spezie e chiusura pietrosa. 93/100

Prulke 2011 – Zidarich: Da uve Sauvignon 60%, Malvasia 20% e Vitovska 20%; grande materia e grande eleganza per un vino strutturato, lungo, avvolgente e minerale. 92/100

Vignaioli Naturali, Zidarich e Ferrandes

Kurni 2011 – Oasi degli Angeli: il Kurni cambia un po’registro e la struttura seppur presente non impedisce l’agilità e la dinamicità di un montepulciano che ha sentori fruttati e speziati ed un finale di frutta secca.92/100 

Vitovska 2011 – Zidarich: confessiamo che l’annata 2010 di questo vino era stata per noi interlocutoria. La 2011 invece è minerale, agrumata, fresca ed avvolgente ed ha un finale fumè. 91/100

Cortona Syrah 2011 – Stefano Amerighi: ormai potremmo ribattezzarlo il nuovo re del Syrah italiano,   Stefano Amerighi, che presenta un vino speziato, agile, complesso, ancora molto giovane, ma di grandissima prospettiva; il finale è tutto sui frutti rossi e pepe nero. 92/100

Alsazia Pinot Gris 2009 – Pierre Frick: pieno, ricco, profondo, procede con toni minerali ed agrumati, e chiude con sensazioni di nocciola e frutta secca.91/100

Faro 2010 – Bonavita. L’olfatto gioca su toni di macchia mediterranea,   iodio e frutta succosa (lampone, fragola), la gustativa procede ritmica con piacevole e lungo finale speziato – 90/100

Vignaioli Naturali, Cantina Morone

Sannio Piedirosso 2011 – Cantina Morone: grandissima bevibilità e piacevolezza per questo vino fresco, floreale, che ha note fumè e chiude con ricordi minerali e di frutta secca. 89/100