La vendemmia 2004 regione per regione secondo Assoenologi


Si annuncia una grande annata, meglio del 1997
Quella in partenza potrebbe essere una vendemmia da ricordare, una delle migliori produzioni degliultimi dieci anni, molto vicina se non superiore al 1997. La previsione è di Assoenologi, l’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo, che, nelle prime stime ufficiali, sottolinea: se settembre decorrerà nel modo più opportuno, «le premesse per firmare un eccellente millesimo ci sono tutte».
Quanto alla quantità, secondo le stime dell’associazione si produrranno poco più di 50 milioni di ettolitri di vino con un incremento del 14% rispetto allo scorso anno che fece registrare 44,1 milioni di ettolitri, cioè una delle produzioni più contenute degli ultimi 50 anni. «Dopo due anni di forte decremento -sottolinea ilRapporto- siamo tornati ad una vendemmia che rientra nella media quinquennale (1999/2003) attestata sui 50,6 milioni di ettolitri di vino». Quella del 2003 è stata la vendemmia più anticipata e più corta degli ultimi cinquant’anni. Il 2004 ha fatto invece registrare un ciclo vegetativo regolare sia nei tempi che nelle fasi fenologiche tanto che la maturazione è posticipata mediamente di oltre 15 giorni rispetto allo scorso anno. I primi grappoli sono stati raccolti dopo ferragosto e le operazioni vendemmiali termineranno a metà ottobre.
PIEMONTE: Quantità in crescita del 20%, con una produzione di vino che dovrebbe essere vicina ai 2.750.000 ettolitri. Qualità ottima se il decorso sarà favorevole, solo buona se le condizioni climatiche saranno avverse. L’epoca di vendemmia risulta fortemente ritardata rispetto al 2003, ma nella norma pluriennale. I primigrappoli, quelli di Pinot nero e Chardonnay, sono stati staccati a partire dall’1 di settembre, mentre le prime uve di Moscato saranno vendemmiate a partire dall’8 di settembre, seguite da quelle di Dolcetto dopo il 15, quindi quelle di Barbera a partire dall’ultima settimana dello stesso mese, mentre per quelle di Nebbiolo si dovràattendere dopo il 10 di ottobre.
LOMBARDIA: Si prevede un incremento produttivo di circa il 15%, pari a poco meno di un milione di ettolitri di vino. Molta soddisfazione per la qualità che dovrebbe raggiungere ottimi livelli con diverse punte di eccellente sia nei vini bianchi che in quelli rossi. In Oltrepò e in Franciacorta le operazioni di raccolta sono iniziate il 20 agosto con la vendemmia degli Chardonnay base spumante, a cui è seguita quella dei Pinot. Per le uve di Barbera si dovraì attendere l’ultima decade di settembre, mentre per quelle di Bonarda i primi giorni di ottobre. La produzione in Oltrepò Pavese è stimata con un incremento molto vicino al 15% ri-spetto al 2003, più contenuta in Franciacorta dove si stima poco sotto al 10%. In Valtellina vendemmia ancora lontana: i primi grappoli saranno staccati nella prima decade di ottobre, mentre gli ultimi tra l 25 ed il 30 dello stesso mese. Al momento la produzione risulta abbondante di almeno il 15% rispetto al 2003. TRENTINO ALTO ADIGE: si prevede una produzione vicina a 1.250.000 ettolitri, pari al 15% in più rispetto alloscorso anno e qualità ottima. Le uve si presentano sane con acini piuttosto grossi, che fanno prevedere una quantità incrementata di almeno il 5% in Alto Adige e di oltre il 15% in Trentino, dove i conferimenti sono iniziati nei primi giorni di settembre con le uve base spumante (15/20 giorni di ritardo rispetto al 2003). Tra il 10 e il 15 sarà la volta delle bianche da vino, a partire dal Pinot grigio, per continuare con Chardonnay, Muller Thurgau e Sauvignon. A fine mese sarà la volta delle varietà a bacca nera quali Teroldego, Marzemino, Lagrein per concludere nella seconda decade di ottobre con gli ultimi conferimenti di Cabernet. I primi riscontrianalitici evidenziano in tutta la regione un rapporto zucche-ri/acidità di tutta considerazione e fanno sperare in unottimo risultato accentuato in Trentino per le varietaì bianche, mentre per quelle rosse si segnala una produzione quantitativa superiore alla media per Merlot, Marzemino e Teroldego.
VENETO: si stima una produzione di almeno il 20% in più rispetto al 2003. Si preannunciano vini bianchi eleganti con profumi intensi e fruttati. Per i rossi, se il mese di settembre decorrerà soleggiato, la qualità dovrebbe non negare punte di eccellenza. Il Prosecco è indietro di 20 giorni rispetto al 2003 e di una settimana rispetto alla media pluriennale. L’inizio dei conferimenti è avvenuto nei primi giorni di settembre con le uve di Pinot grigio, seguite da Pinot bianco e Sauvignon. In Veneto occidentale la raccolta della Garganega è prevista per il 20 settembre, mentre per le uve rosse base Recioto e Amarone si dovrà attendere fine mese. Nel Veneto orientale le uve di pianura (Merlot e Prosecco) saranno conferite a partire dal 15/20 di settembre, quelle di Cabernet alla fine dello stesso mese, mentre la vendemmia si chiuderà dopo la metà di ottobre con la raccolta delRaboso.
FRIULI VENEZIA GIULIA: si stima un incremento di circa il 15% rispetto allo scorso anno pari ad una produzione superiore ai 1.250.000 ettolitri di vino. La qualità delle uve in campo è ottima. Le prime analisi di cantina fanno prevedere una normale resa uva/vino. Qualitativamente si presume che saranno favoriti, tra i bianchi, i vini a corredo aromatico più importante e quindi Sauvignon, Chardonnay, Tocai friulano e Ribolla gialla, mentreper i vini rossi ogni previsione qualitativa risulta a tutt’oggi azzardata. Le uve precoci (Chardonnay, Pinot grigio e Pinot bianco), in alcune zone sono state raccolte a fine agosto. In questi giorni è iniziata la vendemmia delle altre varietà bianche tipo Tocai Friulano, Sauvignon e Ribolla gialla. Per i rossi si dovrà attendere l’ultima settimana di settembre, quando i conferimenti inizieranno con le uve di Merlot per continuare con quelle di Cabernet Franc echiudersi con il Cabernet Sauvignon e Refosco dal peduncolo rosso. Il pieno della raccolta è previsto dalla seconda decade di settembre fino ai primi giorni di ottobre.
EMILIA ROMAGNA: si stima una produzione abbondante di almeno il 15% in più rispetto allo scorso anno e qualitativamente di vivo interesse, generalmente buona, con molte punte di ottimo se l’andamento climatico e meteorico di queste settimane decorrerà in modo opportuno ed adeguato. In Romagna per Chardonnay e Pinot bianco il conferimento è iniziato nell’ultima settimana di agosto, con un ritardo di oltre 8 giorni rispetto alla norma, la raccolta proseguirà nella seconda decade di settembre con l’Albana per chiudersi intorno alla metà di ottobre con le uve di Sangiovese. In Emilia l’inizio dei conferimenti è previsto dopo il 10 di settembre, con le varieta a bacca bianca (Malvasia, Chardonnay e Sauvignon) e di quelle precoci a bacca rossa (Ancellotta) a cuifaranno seguito i Lambruschi dopo il 15 settembre.
TOSCANA: si stima una produzione circa il 15% in più rispetto al 2003, con 2.600.000 ettolitri. Se l’andamentometeorologico di settembre decorrerà favorevolmente i vini saranno di ottima qualità, sia per quanto attiene i bianchi di pronta beva sia per ciò che riguarda i rossi blasonati d’affinamento ed invecchiamento. Le operazioni vendemmiali sono in ritardo di circa 10 giorni rispetto alla media pluriennale e di 15/20 giorni rispettoalla passata campagna. Sono iniziate i primi giorni di settembre con Chardonnay e Sauvignon, a cui farà seguito nella terza decade di settembre il conferimento di Sangiovese base Chianti. Il pieno è previsto a finesettembre, quando si sommeranno i conferimenti di Sangiovese, Trebbiano e Canaiolo. La vendemmia si chiuderà intorno al 15 ottobre con la raccolta delle uve base per Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano e Chianti Classico.
MARCHE: l’incremento rispetto al 2003 è stimato in un +20%. Interessante la qualità che fa presupporre vini bianchi freschi e fruttati e rossi di ottima fattura. L’epoca di vendemmia si prevede in linea con la media pluriennale, con un ritardo di circa 20 giorni rispetto al 2003. Nella provincia di Ancona i primi grappolidi Chardonnay sono stati raccolti negli ultimi giorni di agosto, a metà settembre inizierà la vendemmia di Merlot, Cabernet, Sangiovese e Verdicchio base spumante, mentre per il Verdicchio classico si dovrà attendere la fine del mese. Nella provincia di Ascoli Piceno le uve Passerina, Pecorino e Trebbiano saranno staccate dopo il 15 di settembre. A Macerata le uve base per la Doc ‘Colli Maceratesì saranno conferite nell’ultima decade di settembre. Per tutte le province la vendemmia si chiuderà con la raccolta delle uve Monte-pulciano nella seconda metà diottobre.
LAZIO: si prevede una produzione in crescita del 5% rispetto al 2003, per 2.600.000 di ettolitri di vino, e unaqualità non sempre omogenea, ma complessivamente assai interessante che non manchera0 di dare vita a prodotti di buona qualità con diverse punte di ottimo se le condizioni climatiche e meteoriche delle prossime settimane saranno confacenti. La vendemmia è iniziata a fine agosto con lo Chardonnay, proseguirà nella prima decade disettembre con i conferimenti di Merlot, Bellone, Malvasia del Lazio e Trebbiano giallo. Nella seconda quindicina di settembre sarà la volta di Trebbiano verde e Malvasia di Candia, mentre per il Sangiovese, Cesanese ed altre uve a bacca rossa si dovrà attendere fine settembre e in alcuni casi anche i primi di ottobre.
ABRUZZO: si stima una produzione superiore alla scorsa campagna di circa il 15%, mentre la qualità dei futuri vini alla data odierna si prevede buona con diverse punte di ottimo. La vendemmia è iniziata il 30 agosto con le uve precoci (Chardonnay e Sauvignon), mentre i conferimenti di Trebbiano, Malvasia e Pecorino avverrannodopo il 15 di settembre. Per le varietà a bacca rossa (Sangiovese, Montepulciano, Cabernet) si dovrà attendere la fine del mese di settembre ed in alcune zone anche i primi giorni di ottobre.
CAMPANIA: si stima un incremento del 20% rispetto al 2003, anche in ragione del fatto che in diverse aree sono entrati in piena produzione i nuovi impianti. Se le ottime condizioni climatiche perdureranno anche nell’ultimo periodo di maturazione, si prevede una qualità di tutta considerazione sia per i vini bianchi che per quelli rossi. Si prevedono 15 giorni di ritardo delle operazioni di raccolta, che inizieranno verso la fine di settembre ei primi giorni di ottobre con le varietà a bacca bianca (Asprinio, Falanghina, Coda di Volpe, Trebbiano e Fiano), si proseguirà poi con le uve base per la produzione del Gragnano e il Lettere, quindi con il Piedirosso, mentre nella seconda decade di ottobre i conferimenti si chiuderanno con l’Aglianico.
PUGLIA: si prevede un incremento di circa il 10% rispetto al 2003, che fece registrare 6,1 milioni di ettolitri di vino, e una qualità delle uve complessivamente buona ma piuttosto eterogenea. La vendemmia delle uve precoci ha avuto inizio il 23 agosto con un quadro aromatico che si dovrebbe ben evidenziare. Per quanto riguardale uve autoctone, Primitivo dell’area tarantina e Negroamaro dell’alto e basso Salento, l’inizio della raccolta avverrà solo nella prima decade di settembre. Per le uve autoctone della zona di Castel del Monte, Bombino bianco, Pampanuto, Bombino nero, Nero di Troia e Aglianico, i primi grappoli saranno vendemmiati dopo il 15di settembre. In Valle d’Itria la Verdeca, il Bianco d’Alessano e il Fiano, autoctoni del Locorotondo Doc e Martina Franca Doc, saranno vendemmiati nell’ultima decade di settembre.
SICILIA: si stima una produzione di circa il 5% superiore a quella dello scorso anno, quando si produssero poco più di 6,5 milioni di ettolitri di vino. Le previsioni qualitative sono ottimistiche per bianchi e rossi, fatta eccezione per quelli ottenuti da uve coltivate in alcuni aerali interni della Sicilia (30-35%) duramente colpite dalla peronospora. L’epoca di raccolta delle uve, rispetto alla scorsa annata, è ritardata di almeno 15 giorni pertutte le varietà. Le operazioni vendemmiali sono iniziate negli ultimi giorni di agosto con Chardonnay e Muller Thurgau, mentre per Nero d’Avola, Grillo e Catarratto si dovrà attendere la seconda settimana di settembre. Il pieno dei conferimenti è previsto nella terza decade dello stesso mese con le uve di Inzolia, Grecanico eNerello Mascalese. La vendemmia si chiuderà nella seconda decade di ottobre con la raccolta delle varietà tardive di Catarratto e delle uve della zona dell’Etna e del Palermitano.
SARDEGNA: si prevede una produzione superiore del 5% rispetto a quella dello scorso anno, che dovrebbe far registrare 900.000 ettolitri di vino di qualità ottima con diverse punte di eccellente. In Sardegna la vendemmia risulta ritardata di circa 10 giorni rispetto alla media pluriennale e inizierà verso la metà di settembre con la raccolta del Vermentino, a cui farà seguito, nei primi giorni di ottobre, Cannonau, Torbato e Nuragus con cui sichiuderanno le operazioni vendemmiali. Il pieno della raccolta è previsto a cavallo dei mesi di settembre ed ottobre, periodo in cui verranno conferite contemporaneamente la maggior parte delle varietà.