L’albero di ulivo più vecchio del mondo si trova a Pisciotta?


Albero di ulivo ultramillenario di Pisciotta

Albero di ulivo ultramillenario di Pisciotta

di Enrico Malgi

Personaggio poliedrico di nobili origini, animato da una vena profondamente artistica e connotato da un carattere socievole, generoso, determinato e prorompente. Ecco qui tracciato succintamente l’identikit di Carlo Sacchi, che da sempre si è dedicato con pieno successo alla cultura, alle arti, al teatro ed a tante altre coinvolgenti attività.

Carlo Sacchi mentre abbraccia l'albero di ulivo ultramillenario

Carlo Sacchi mentre abbraccia l’albero di ulivo ultramillenario

Da più di un quarto di secolo si è definitivamente trasferito nel Cilento e precisamente nel Comune di Pisciotta, dove la sua famiglia aveva già la sua residenza. Nel corso degli anni si è particolarmente distinto come promotore della Dieta Mediterranea, della Dop Cilento e del Consorzio Amici delle Alici di Menaica di Marina di Pisciotta, nonché come fondatore dell’Osservatorio per lo Sviluppo Umano di Pisciotta e della Lega Navale di Palinuro. E’ anche Presidente dell’associazione Alla Ricerca dell’Olio Extravergine e socio fondatore del Consorzio per la Tutela dell’Olio Evo Cilento Dop. Inoltre è proprietario di un panoramico agriturismo, situato a Caprioli, che affaccia sul golfo di Palinuro e di oltre cento ettari di terreno, ricchi di boschi, orti, alberi da frutta, macchia mediterranea e di secolari alberi di ulivo della locale e pregiata cultivar Pisciottana.

Drupe dell'albero di Ulivo di Pisciotta

Drupe dell’albero di Ulivo di Pisciotta

E con mio grande stupore scopro che proprio qui potrebbe celarsi addirittura l’albero di ulivo più antico del mondo, che risalirebbe – come afferma Sacchi – a circa 4.500 anni fa, secondo gli studi e gli accertamenti portati avanti dal CNR di Perugia. Più vecchio ancora, quindi, dell’ulivo di Borgagne nel Salento, di quello di Palombara Sabina nel Lazio e di quello di Luras in Gallura. Si tratta di un enorme albero cavo, segnato da una folta chioma, che raggiunge gli otto metri di circonferenza e dotato poi di lunghi rami che si estendono fino a trenta metri. A questo proposito Sacchi ci tiene a sottolineare che “…abbracciare quest’albero può allungare la vita di almeno dieci anni perché emana una grande energia positiva…”. Mah! Sarà vero? Intanto lui ci prova, come si può vedere nella foto! Da rimarcare che questo ulivo, miracolo della natura, è ancora produttivo, così come gli altri alberi ultracentenari che insistono sul territorio.

Chioma dell'albero di ulivo di Pisciotta

Chioma dell’albero di ulivo di Pisciotta

Alla fine della mia visita Carlo Sacchi lancia un accorato grido di allarme: ”Spero tanto che questi monumenti viventi del mondo vegetale non siano più abbattuti o rimossi, come purtroppo sempre più spesso accade, per fare posto a colate di cemento per costruzioni abusive e speculative, che vanno poi a deturpare il meraviglioso paesaggio cilentano. Nel comune di Pisciotta sono presenti centinaia di ulivi millenari, che non solo vanno conservati e tutelati, ma vanno anche pubblicizzati e promossi, perché essi raccontano la storia di tante generazioni passate ed inoltre apportano un’infinita ricchezza paesaggistica ed economica”. E qui non gli si può dare assolutamente torto. Staremo a vedere. Intanto finché possiamo, godiamoci ancora questo meraviglioso ed incomparabile prodigio della natura!

Albero di ulivo ultramillenario pisciottano

Albero di ulivo ultramillenario pisciottano

 

8 Commenti

  1. Mi hai regalato una grande emozione.Federica Galli ha passato parte della sua vita artistica a girare l’Italia per disegnare gli alberi monumentali presentati in una mostra di qualche anno fa all’accademia di Brera a Milano e di cui conservo gelosamente il catalogo.Il nostro “eroe”meriterebbe a pieno titolo di farne parte.Nel mio piccolo ho anch’io nella casa di campagna un Pinus Silvestris di più di 130 anni che a confronto del “grande vecchio”pisciottano è poca cosa ,ma come si dice a Napoli “ogni scarrafone è bello ‘a mamma soja “.L’olivo è per me il mediterraneo e faccio mie le considerazione del sindaco di Pisciotta che ad un convegno sull’olio di qualità di qualche anno fa alla proposta dei soliti “tecnici”che proponevano di sostituire le piante storiche con nuove cultivar più adatte a tale scopo declinò decisame l’invito dicendo chiaramente che preferiva tenersi il paesaggio argentato dalle foglie di ulivo girate dal vento anche se queste non permettevano di ottenere un olio pregiato.(difficoltà per la raccolta meccanizzata,oliva piccola con poca polpa ecc).Accogliamo quindi favorevolmente l’accorato invito di Carlo Sacchi non solo per la tutela di questo patrimonio unico da tramandare doverosamente alle future generazioni, ma anche e sopratutto a pubblicizzarlo e farlo conoscere a tutti li amanti della natura. Ancora Grazie e…..Non di solo vino ma anche di olio nutriamo le nostre menti.Ad Maiora semper da Francesco Mondelli.

  2. A Zante, isola greca, ho fotografato un ulivo che avrebbe, a detta della guida turistica circa 2.500 anni. È possibile fotografare l’ulivo di Pisciotta?

  3. Ben detto Francesco. Sig Maurizio per fotografare L’Ulivo telefoni al proprietario r vedrà che sarà contento di invitarla. Sig. Cinicus sicuramente in altre nazioni mediterranee ci saranno altri olivi millenari, ma sembra proprio che in Italia ce ne siano di più ed ancora più vecchi.

  4. Sono un agronomo di 77 anni. Vivo a Salerno e sono regolarmente iscritto all’Ordine degli agronomi e forestali della Provincia. Necessita misurare la circonferenza del tronco a m. 1,30 (circa) da terra; a petto d’uomo. Dalle foto non sembra che l’ulivo abbia una circonferenza tale da battere gli altri ulivi citati. Sto su face book e sono iscritto (tra l’altro ) al gruppo degli creato da Valido Capodarca. Carlo Sacchi o Enrico Malgi (o entrambi) possono chiedermi l’amicizia ? così trattiamo l’argomento in maniera organica e con documentazioni fotografiche ?

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