Le Maschere Primitivo 2005 Salento igt


FEUDI DI TERRA D’OTRANTO

Uva: primitivo 85%, syrah 15%
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Ringrazio l’amico Roberto Giuliani di Lavinium per avermi fatto assaggiare e scoprire questa interessante nuova realtà del sempre più prolifico panorama pugliese. Questa azienda si trova a Veglie nel cuore del Salento e nasce nel 2004 da una collaborazione tra la Masseria Santa Venia e la nota azienda chiantigiana Vignamaggio. La famiglia del Balzo titolare della Masseria Santa Venia possiede, fra l’altro, ben 320 ettari di oliveti ed è dotata di un proprio frantoio. Feudi di Terra d’Otranto dispone, invece, di 25 ettari a vigneto tutti destinati e coltivati ad uve rosse. Quando i vigneti arriveranno a pieno regime si produrranno più di 300.000 bottiglie all’anno. La densità d’impianto è di circa 5000 viti per ettaro allevate a cordone speronato con rese in vino di circa 60 ettolitri. Attualmente la vinificazione prevede solo l’impiego di vasche in acciaio. Il colore è concentrato senza risultare eccessivo proponendo nel bicchiere una rassicurante trasparenza. All’olfatto prevalgono le sfumature floreali con la classica nota di ciliegia sottospirito tipica del primitivo solo accennata e che ritorna, forse, più nel finale di bocca per via retrolfattiva. A differenza di Manduria il Primitivo del Salento offre al naso un’inaspettata carica minerale ed una sapidità al palato del tutto peculiare ed originale. La leggera speziatura sembra richiamare il contributo, anche se minimo, dell’esotico syrah. Il naso pur tradendo in parte ed a tratti la giovane (presumo) età delle vigne con qualche sensazione un po’ cruda e “fredda si riflette al palato dove colpisce, con estrema coerenza gustolfattiva, per la freschezza, davvero sorprendente se pensiamo ad un vino del profondo Sud. Sicuramente l’acidità sostenuta e rinfrancante (direi entusiasmante per la tipologia) ribalta i soliti vecchi stereotipi del vino(ne) pugliese. Lo beviamo volentieri provando l’accostamento alla “taieddhra”: una pasta con patate, zucchine, pomodori, carciofi, cipolla e cozze nere, tra le più tradizionali ricette della cucina salentina.

Questa scheda è di Fabio Cimmino

Sede a Veglie, Masseria Santa Venia, Via Arneo Mare. Tel.089386401, fax 089849588; www.feudidotranto.com [email protected]; vitigni: primitivo, syrah, aglianico, negroamaro.