Le ricette di Nicola di Filippo alla scuola di cucina Mise en Place | La pastiera


La pastiera

Ingredienti per 10 persone:

1 kg. ricotta romana

1kg. zucchero

150 gr. frutta candita

1kg. grano

14 uova

2 arance grattugiate

1 fiala millefiori buton

1 bustina di vanillina

½ l. latte

100gr. burro

1 stecca di cannella

Procedimento:

Riporre la ricotta in un recipiente, versare sopra lo zucchero,  mescolare e mettere in frigorifero per 24 ore.

Il giorno dopo, “passare”il tutto, aggiungendo il grano precedentemente cotto con latte, burro e cannella e raffreddato, la frutta  candita, le arance grattugiate, la bustina di vanillina, la fiala di millefiori e le uova sbattute a poco alla volta.

Mescolare il tutto, riempire i ruoti precedentemente foderati con pasta frolla. Mettere alcune strisce di pasta frolla sulla superficie ed  infornare a forno già caldo sui 180° per circa 50 minuti.

Se la superficie tende a bruciarsi, coprirla con carta stagnola.

Pasta frolla per pastiera


Ingredienti:

1 kg. farina 00

400 gr. burro

400 gr. zucchero

200 gr. uova più 1 tuorlo

1 arancia grattugiata

1 bustina di vanillina

Procedimento:

Mettere la farina passata a setaccio su di un tavolo, al centro mettere il burro a temperatura ambiente, lo zucchero, le uova, l’arancio grattugiato e la vanillina.

Amalgamare bene il tutto, unire la farina e impastare il tutto.

Avvolgere la pasta in un tovagliolo e metterla in frigorifero.

È consigliabile farla il giorno prima di adoperarla.

La ricetta è stata eseguita durante la lezione alla scuola di cucina Mise en Place e raccolta da Novella Talamo

Foto di Novella Talamo

3 Commenti

  1. se la ricotta di pecora può non piacere, la si può sostituire con altre tipologie(bufalina, vaccina, caprina) avendo cura di asciugarla; il latte lo si può aromatizzare con un’intera zesta di limone che andrà poi tolta; mi raccomando i canditi, acquistate quelli interi da scubettare a casa, sono di qualità inconfrontabile rispetto a quelli già tagliati; può piacere (a me sì) rinforzare la millefiori con pari quantità di “neroli”ad uso alimentare; alcuni danno una “botta” di mixer ad immersione per far sparire i grani di riso, ma questa finezza a me pare un piccolo tradimento; nella frolla per pastiera ci va un po’ di strutto, ché la rinforza quel tanto che occorre; un’ultimo suggerimento, la cottura va fatta per metà nella parte bassa del forno e per metà nella parte alta, viene inconfrontabilmente meglio che se lasciata a metà.

  2. Gaspare, seguirò tutti i tuoi consigli con i quali concordo pienamente. Quest’anno farò la pastiera per la prima volta.

  3. marina, bene. sono contento di sentirti.
    la pastiera è una preparazione strutturata la cui ricetta vive un continuo, delicato, ammodernamento. raddolciamoci così, innocentemente, in questo mare di problemi noi ci isoliamo in cucina, oppure con un calice di buon vino.
    :-)

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