Libera Iovine al Settembrini di Roma


Pietratorcia, Libera Iovine e Franco Iacono

Pietratorcia, Libera Iovine e Franco Iacono

Novità, l’ennesima, al Settembrini che dopo Gigi Nastri ha visto un carosello di mani che si sono avvicendate alle cucine. Stavolta si parte con il progetto settemari e a realizzarlo sarà la procidana Libera Iovine, prima stella Michelin a Ischia con il mitico Melograno e adesso in forza alle cantine Pietratorcia.
Alla fine l’accordo è stato trovato e, secondo il rito capitolino, è prevista una serata per la stampa il 17 novembre e l’anticipo a chi lo richiederà.
Noi come al solito ci andremo in anonimato qualche tempo dopo, pagando, per cercare di fare un racconto più simile a quello di un cliente normale.

La cucina di Libera è di chiara ispirazione mediterranea, di grande alleggerimento della materia prima. Niente fuochi di artificio ma delicati accostamenti tra mare, erbe, odori e prodotti dell’orto. Sicuramente in linea con le tendenze attuali.
L’accordo al momento è per tre mesi. Poi si vedrà: chi vivrà, berrà.

2 Commenti

  1. Operazione nostalgia. Mi piace ricordare a coloro che non sanno che la “ristorazione” (quella seria) nell’isola verde nasce da un’intuizione dell’illuminato Corrado D’Ambra che costringe Libera ed il marito Giovanni a trasferirsi da Procida ad Ischia presso la casa vinicola D’Ambra. Se ricordo bene era il 1993, il piccolo ristorante aziendale si chiamava la “Parracina”; poi nel 1995 Giovanni e Libera lasciano Casa d’Ambra per fondare il Melograno. Anni di grandi successi culminati nel 2001 con la prima stella Michelin, nel 2012 l’inspiegabile chiusura. Attorno al Melograno si forma una scuola che tanto ha giovato alla ristorazione ischitana. Anche se spero in una rinascita ad Ischia di un “Melograno 2.0”, rivolgo alla più splendente “stella” del firmamento culinario isolano “in bocca al lupo!” per questa nuova avventura.

  2. I fornelli di Settembrini sono in buone mani … dopo l’ultima cena estiva a Pietratorcia, non vedo l’ora di riassaporare gusti, profumi e colori dei piatti di Libera.

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