Magis 2011 Aglianico Irpinia dop Antico Castello


Magis 2011 Antico Castello (Foto Lello Tornatore)

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Non è facile trovare buoni Aglianico in Irpinia quando si esce fuori dalla docg. La elevata acidità e i tannini in eccesso rendono sempre difficile la gestione in cantina quando si vuole giocare sui tempi brevi. L’aglianico fresco è un ossimoro, a meno che non lo abbiniate al cibo di tradizione che lo compensa con grassezza e dolcezza.
Il Magis della famiglia Romano, coltivato a circa 400 metri di altezza su un impianto di 13 anni, è sicuramente una delle migliori espressioni della categoria per quanto riguarda il millesimo 2011. In fondo sono passati tre anni, il vino ha già raggiunto un suo punto di equilibrio nel quale l’acidità è compensata dal tempo e dal buon rapporto con il legno grande di rovere nel quale ha sostato per circa sei mesi dopo la fermentazione in vasca di acciaio.
Un vino che nella sua austerità essenziale ricorda in qualche modo il Salae Domini, espressione di buona viticoltura gestita dai giovani  fratelli Chiara e Francesco su un progetto molto serio pensato dai genitori: vinificare solo uve proprie, compreso Fiano, Grecoe e Falanghina anche a costo di rinunciare alla docg per le prime due perché fuori areale.
Una scelta non facile in un contesto dove anche le piccole aziende si presentano con la gamma completa per soddisfare le richieste ignoranti di molti ristoratori, ma che siamo convinti che finirà per pagare sui tempi medio lunghi, quando sul mercato resterà solo chi fa davvero seriamente il proprio lavoro e non racconta frottole.
Un Aglianico da godere con i primi soffi freschi dell’Autunno ormai alle porte con molto anticipo dopo una estate decisamente difficile per questo vitigno in Irpinia, che a molti ricorda la 2002.

Antico Castello, Contrada Popano, 11 bis. www.anticocastello.com. Ettari 9 di propriet. Bottiglie prodotte: 50mila. Enologo: Carmine Valentino. Vitigni coltivati: aglianico, fiano, greco e falanghina