Marco Bolasco e Marco Trabucco: Cronache Golose, vite e storie di cuochi italiani


Marco Bolasco e Marco Trabucco (Foto PorzioniCremona)

di Teresa Mincione

50 anni 50 cuochi 50 ricette
Slow Food Editore
286 pagine, 14,5 euro

A  quanti di noi è capitato di entrare in libreria e curiosare qua e la tra scaffali e pile  di libri e, tra titoli e copertine, trovarsi di fronte il  “Settore Gastronomia”? Tanti opuscoli, uno accanto all’altro, dal più piccolo al più grande, con tanto d’indicazione di dosi ed ingredienti se fortuitamente s’inciampa in qualche ricetta! Di solito una foto accattivante in copertina, magari con l’autrice che sorride con tanto di cappello da chef e grembiule colorato, o tutt’al più ,un mattarello infarinato.

A contrario, nonostante di cucina tratti, il nuovo libro edito da Slow Food Editore, grembiuli e cappelli, li ha tutti conservati per le singole storie. “Cronache Golose- vite e storie di cuochi italiani”-  50 anni 50 cuochi 50 ricette – è il titolo del  libro scritto a quattro mani da due importanti penne italiane:  Marco Bolasco, curatore della guida “Osterie d’Italia” e Marco Trabucco, giornalista de “la Repubblica”. Duecentoottantasei le pagine in cui ci svelano e narrano il percorso della ristorazione italiana nell’ultimo mezzo secolo. Un viaggio virtuale attraverso i ristornati,  gli chef e le relative preziosissime ricette che hanno segnato le tappe della storia gastronomica italiana.

La Copertina di Cronache Golose

Uno stile Black and White per la copertina di “Cronache Golose”, che con cerchi concentrici come piatti adagiati su di uno sfondo bianco quasi fosse una candida tovaglia di cotone, cede al colore solo per  “impiattare” i 50 anni -50 cuochi- 50 ricette. Il titolo? Evoca a dir poco “qualcosa di buono “ come diceva un vecchio slogan di anni fa’. Per coloro  che navigano in dubbi amletici tra “l’essere o non essere .. un ricettario”, la risposta la troveranno soltanto …leggendo!

Stupisce immediatamente pagina dopo pagina e le emozioni crescono storia dopo storia.  Chi penserebbe mai a un cuoco-inventore? E beh, questo è quanto si scopre dalle prime righe e dalle prime pagine di Giuseppe Cipriani che in ossequio alla dieta di una contessa veneziana cliente dell’Harry’s bar, inventò il celebre carpaccio. Il nome di un famoso pittore veneziano veniva cosi trasformato in un piatto di crudo.

Da sud a nord, dal mare o dalla montagna,  un concentrato di vissuti. Da Don Alfonso 1980, il Sud, che “crea le condizioni per convincere le guide a scendere sotto la Toscana”, a Gennarino  Esposito che con la sua semplicità e cucina mediterranea ha segnato un inizio per il territorio.  Ancora la cucina verde di Pietro Leeman con la sua rivoluzione silenziosa dove nel riuscire a trasmettere il piacere della cucina vegetariana si può incidere sui gusti di ognuno tanto da poterne modificare le scelte.

E David Scabin de Combal.Zero Carlo Cracco con i suoi spaghetti di uovo.  Insomma ce n’è per tutti i gusti, anche per autentiche storie d’amore come quella tra Linda e Guido Alciati che, nel lontano 1961, innamorati, aprirono in un seminterrato un posto di lusso premiato successivamente con 2 stelle Michelin.  Fu loro la rivoluzione del plin, quel pizzico tra indice e pollice con cui veniva chiusa la pasta. Più si legge più s’impara, per esempio che il Maestro Gualtiero Marchesi, solo a fine anni 80 reinserì in menu la pasta asciutta poiché considerata un “paradigma di una cucina fatta solo per riempire lo stomaco”.

Perché comprarlo o regalarlo? Le pagine si divorano l’una dopo l’altra e tutte d’un fiato come caramelle dolci e gustose. Tanto all’appassionato di gastronomia quanto al neofita inesperto, “cronache golose” lascerà in dono una piacevolissima sensazione, come quella d’un bignè di piccola pasticceria: volerne ancora .. e poi ancora. La chiave di volta è l’esperienza che non pensavi potesse regalarti: lo apri con il dubbio del “ chissà come sarà” e lo chiudi sperando nel suo sequel. Un cammino lungo i viali della storia gastronomica italiana accompagnati mano nella mano da grandi uomini, grandi personaggi, grandi chef e grandi Maestri. Pagine di alta cucina e di vita. La prefazione di Alessandro Baricco è la ciliegina sulla torta, definendo il lavoro di Bolasco e Trabucco “un fantastico giro in un mondo lunare”. Le spedizioni sulla luna non sono frequenti, come non lo sono i lavori e le imprese portate a termine dalle due penne in questione. La loro una “mappa preziosa per quanti amano viaggiare nei paesi del gusto”(parola di A. Baricco).
Per questo potremo suggerire di inquadrarlo come prima ricerca storica sulla gastronomia italiana!

Il libro sarà presentato lunedì 5 marzo (ore 18) all’Hotel de La Ville ad Avellino
Marco Bolasco e Marco Trabucco intervistano Enzo Vizzari
Quale passato e quale futuro per la nuova cucina italiana?
Con Luciano Pignataro

Un commento

  1. Certo incuriosisce la titolazione della serata ad Avellino. Gli autori intervistano il critico e non ,come dovrebbe normalmente essere, viceversa. Solo un refuso o altro? La panissa intervista VizzAri?

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